AUTO E MOTO D′EPOCA DA RECORD
OLTRE 60.000 visitatori
La rassegna si è il 25 ottobre 2009, alla Fiera di Padova
Dai primi conteggi sono 60.000, il 20% in più rispetto al 2008, i visitatori che hanno preso d′assalto la 26º edizione della principale rassegna europea del motorismo storico che si è conclusa ieri, domenica 25 ottobre 2009, alla Fiera di Padova.
1.200 espositori, ed oltre 2.400 veicoli i numeri di una manifestazione che ha confermato lo status di evento di riferimento per appassionati e collezionisti sia in termini di mercato che come momento di verifica dei trend del comparto.
Tra gli stand che hanno riscontrato maggior interesse del pubblico: Fiat con la rassegna dedicata alla 500 cabrio, Lancia con l′80º compleanno della Dilambda e Alfa con l′evoluzione del Quadrifoglio.
La kermesse padovana è stata il palcoscenico del confronto fra passato e presente: dall′anteprima nazionale della Mito Quadrifoglio Verde che ha riproposto il marchio sportivo per eccellenza dell′Alfa Romeo con una carrellata di celebri, alla Lotus Evora con la reinterpretazione del concetto di auto sportiva 2+2.
Sabato 24 ottobre si è svolta l′asta di Coys, la più celebre casa mondiale specializzata nel settore che ha visto andare all′incanto oltre 210 lotti. Tra le auto più prestigiose vendute, una Ferrari Daytona del valore di 240.000 euro ed una rara Aston Martin progettata da Augusto Bertelli aggiudicata da un collezionista per 90.000 euro. Invenduto il pezzo pregiato della collezione, una Lamborghini Miura SV del 1972 per cui è stata rifiutata un′offerta di 670.000euro.
Nella giornata conclusiva si è svolta anche una tavola rotonda dell′ASI, federazione che riunisce oltre 131.000 appassionati in Italia, sullo stato attuale del Decreto Ministeriale e del Disegno Legge Berselli in materia di motorismo storico.
Soddisfatto Mario Carlo Baccaglini presidente della società Intermeeting ed organizzatore di Auto e Moto d′Epoca: Una manifestazione all′insegna della passione. Questa la scelta vincente di Auto e Moto d′Epoca che spinge sempre più curiosi a diventare appassionati. E conferma l′auto storica non solo un mercato di investimento dalle grandi prospettive ma anche un vero e proprio fenomeno di costume .
Sulla stessa linea il Direttore Generale di PadovaFiere, Paolo Coin: Siamo soddisfatti dell′esito di questa manifestazione che, come altre rassegne che si svolgono nel nostro quartiere, rappresentano un′opportunità per l′intero indotto e le categorie economiche del territorio. E grazie all′eco riscontrato sui media nazionali ed esteri rilancia l′immagine della città e della fiera non solo sul piano produttivo, ma anche su quello culturale .
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