LUCA POZZI – A.E.W.O.M.  [Le Strabisme du Dragon]

LUCA

Museo Marino Marini
Florence, Piazza San Pancrazio
 
LUCA POZZI
A.E.W.O.M.
[Le Strabisme du Dragon]

a cura di Alberto Salvadori
in collaborazione con Valerio Borgonuovo
20 gennaio – 8 febbraio 2010
 
Mercoledì 20 gennaio 2010, il Museo Marino Marini ospita A.E.W.O.M. [Le strabisme du Dragon], terza fase del progetto di ricerca realizzato da Luca Pozzi, a cura di Alberto Salvadori e in collaborazione con Valerio Borgonuovo. Il progetto è stato condotto sulla base delle specifiche esperienze e dei relativi contributi teorici formulati da ricercatori e artisti coinvolti e trasmessi sotto forma di intervista in occasione dei precedenti momenti espositivi W.O.G.U. Pennsylvania-Italy 1983/2009″ e ″M. Southern California-Italy 1995/2009 .
A.E.W.O.M. [Le strabisme du Dragon], elaborato dall′artista tra il 2007 e il 2009, si pone come test sperimentale per un ″diagramma″ visivo complesso, costituito da una stretta rete di corrispondenze riscontrate tra differenti discipline: Storia dell′arte, Fisica Teorica, Teologia e Arti Marziali, convergenti in un unico atto all′interno di un antico sito di origine paleocristiana nel cuore della città simbolo del Rinascimento italiano.
Il progetto visualizza l′area di incrocio tra un Drago – figura mitologica simbolo dell′unione degli elementi -, il cui sguardo rivolto in differenti direzioni è qui effetto di uno strabismo apparentemente contraddittorio, e l′Aleph Experiment, il programma di ricerca in fisica del CERN/Centro Europeo per la Ricerca Nucleare di Ginevra, volto a osservare il risultato sistematico di innumerevoli collisioni ad alta energia di particelle subatomiche di carica opposta. Da questo riferimento prende spunto l′acronimo iniziale del titolo della mostra, letteralmente Aleph Experiment Without Mass.
Una mostra sperimentale che attraverso la visualizzazione immaginifica delle interazioni gravitazionali tenta innanzitutto di fare esperire un campo basico pressoché simmetrico; un campo potenziale che esiste prima della massa; ma anche un campo che, possedendo continue fluttuazioni quantistiche, è metastabile. Un campo che qualcuno chiama ″vuoto″.

Luca Pozzi – 1983 – vive e lavora a Milano. Artista visivo, ricercatore culturale e mediatore interdisciplinare conduce all′interno del proprio dominio di riferimento un programma teso alla formulazione di una visione onnicomprensiva dell′esperienza, capace di estenderne le possibili corrispondenze emergenti a una dimensione del sapere priva di specificità e dunque più ampia. Avvalendosi dei contributi teorici espressi da ricercatori e artisti coinvolti indirettamente – mediante conversazioni in forma di intervista – nei progetti finora realizzati, l′artista giunge attraverso l′impiego di differenti media e materiali a realizzare insiemi installativi ibridi, caratterizzati da un originale utilizzo della forza di gravità: strumento di riflessione sull′uomo e sulle misteriose leggi fisiche che sottendono ai processi naturali. Tra le mostre realizzate nel 2009 si annoverano le personali M. Southern California-Italy 1995/2009 – Galleria Astuni, Bologna/Pietrasanta -, Supersymmetric Partner – Museo Diocesano, Milano – e W.O.G.U. Pennsylvania-Italy 1983/2009 – Galleria Federico Luger, Milano -; mentre tra le collettive si ricordano Sensibili Energie – Galleria d′arte contemporanea, Arezzo – e La différence? – C.A.B., Grenoble -. Nello stesso anno partecipa al programma di residenza per artisti promosso dalla Dena Foundation of Contemporary Art – Centre international d′accueil et d′echanges des Récollets, Paris -. Nel 2007 co-fonda il gruppo Diogene Bivacco Urbano – responsabile dell′ideazione di una residenza da artisti per artisti nel tessuto urbano della città di Torino -. Dal 2004 al 2008 partecipa  al progetto Isola Arte e community Center per la creazione di un centro per l′arte contemporanea e per la salvaguardia del quartiere Isola a Milano insieme ad artisti, designer e architetti. 
L′inizio del 2010 lo vedrà impegnato nelle personali A.E.W.O.M. [Le strabisme du dragon] – Museo Marino Marini, Firenze – e O.S.O.B.E. [Other Side Of Brane Experiment] – Complesso monumentale di Santa Maria della Vita, Bologna -.
 
Informazioni: Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio – tel. 055.219432
e.mail: 
info@museomarinomarini.it
Orario: dalle 10 alle 17, chiuso la domenica e il martedì

Ufficio stampa Museo Marino Marini: Davis e Franceschini
tel. 055.2347273 – fax 055.2347361
e.mail:
davis.franceschini@dada.itwww.davisefranceschini.it 

Comunicazione: Neri Torrigiani
e.mail:
rsvp@torrigiani.comwww.torrigiani.com