Prima Festa del libro ebraico in Italia – Ferrara

1

1ˆ FESTA DEL LIBRO EBRAICO IN ITALIA – Ferrara 17-21 aprile 2010

Visita guidata nella Ferrara ebraica di Giorgio Bassani: luoghi e letture
Dal 17 al 21 aprile, Ferrara ospita la prima Festa del libro ebraico in Italia, proposta a Ferrara dal MEIS – Museo Nazionale dell′Ebraismo Italiano e della Shoah, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Provincia e del Comune di Ferrara e dell′Unione delle Comunità Ebraiche in Italia e con il supporto organizzativo di Ferrara Fiere.

Epicentro della manifestazione l′ex Convento di San Paolo, dove sarà allestita la più grande libreria specializzata il libri di e sugli ebrei. Ma incontri, confronti, iniziative e itinerari coinvolgeranno tutto il cuore storico della città estense.
Protagonista, con i libri, sarà anche la Città, riletta attraverso gli occhi di Giorgio Bassani.

Ai partecipanti questo primo, intenso festival, vengono infatti suggeriti due itinerari bassaniani per scoprire una città meravigliosa, sotto un ulteriore cono di visione. E sarà una intensa scoperta.
Itinerario Bassani: la casa, le mura, il giardino, l′orto degli Ebrei

Ferrara, Bassani, la bicicletta, le mura: un itinerario affascinante che, non è dato trovare in alcuna altra città.
Partendo dal centro città ci si ferma di fronte alla casa dove fu immaginato lo studio del dottor Faticati – Occhiali d′oro -. La seconda tappa è casa Bassani, resa visivamente nota dal film di Vittorio De Sica.

Il giardino dei Finzi-Contini. Appena dietro l′angolo vi sono i campi da tennis dove, prima delle leggi razziali, Bassani giocava con un altro grande ferrarese: Michelangelo Antonioni. Si passa poi alle mura – grande patrimonio artistico della città – percorrendole sia in basso, sulla ciclabile, sia in alto sul bastione da dove si gode una suggestiva visione del cimitero ebraico – un tempo noto come «orto degli ebrei» -.

Entrati nel cimitero, si rende omaggio, nel decennale della scomparsa, all′appartata tomba di Giorgio Bassani, caratterizzata dalla stele funebre di Arnaldo Pomodoro.
L′itinerario continua raggiungendo il grande spazio della Certosa – ricordata in Gli ultimi anni di Clelia Trotti -, per poi andare alla «ricerca del giardino perduto: «il giardino di casa Finzi-Contini non è mai esistito in fondo a corso Ercole d′Este [.]

Sulla sinistra al di qua delle mura, esisteva però lo spazio verde di cui ho scritto, che avrebbe potuto accoglierlo». Percorrendo Ercole d′Este si arriva alla ex sede del Liceo Classico, la scuola frequentata da Bassani che gli ha ispirato il romanzo Dietro la porta.

L′itinerario si conclude in Corso Martiri della Libertà, davanti al muretto del Castello, dove sorge la lapide che ricorda le undici vittime della strage fascista rievocate in Una notte del ′43, racconto trasportato sugli schermi da Florestano Vancini.

Sulle tracce di Bassani: tra ghetto e sinagoghe
Il breve itinerario a piedi porta nel cuore del ghetto. Oltre a far visitare i monumenti più significativi della presenza ebraica a Ferrara, il percorso dà una particolare importanza ai luoghi maggiormente collegati a Giorgio Bassani. Tra essi eccellono tre riferimenti: la ex scuola ebraica di via Vignatagliata – ora ricordata da una lapide – in cui nel ′38 il giovane scrittore iniziò il suo magistero a favore degli alunni ebrei espulsi dalle scuole di stato;

le lapidi che fiancheggiano la porta d′ingresso della Comunità ebraica poste da Bassani al centro del suo racconto Una lapide di via Mazzini; e l′ampia sala, al piano superiore dell′edificio, dove si trovava il tempio italiano, vale a dire la sinagoga nella quale Giorgio e Micol, protetti dai grandi scialli di preghiera paterni, si lanciavano gli sguardi d′intesa resi celebri da Giardino dei Finzi-Contini.

Info: www.festalibroebraico.it