A Bisacquino il I Premio Frank Capra per Giovani Registi. 20-21-22 Agosto 2010

A Bisacquino il I Premio Frank Capra per giovani registi.  20-21-22 agosto 2010

Nel 1903 partiva dal porto di Palermo il piroscafo Germania con il suo consueto carico di emigranti e sogni. In terza classe, la famiglia Capra di Bisacquino, padre, madre e sette figli, tra cui Francesco Rosario, sei anni appena. 13 giorni di navigazione infernale, l’arrivo a New York e il trasferimento – mangiando soltanto pane e banane – in California dove viveva uno zio.

Qui la famiglia Capra inizia la vita degli emigranti, ma il piccolo Frank si distingue subito per la sua voglia di riuscire a realizzare il cosiddetto "sogno americano". A differenza dei fratelli, insiste per studiare (diventa ingegnere), scopre letteratura e poesia, vuole scrivere.

Fa i mestieri più diversi – strillone,  cantante nei bordelli, bidello – ma alla fine riesce ad avvicinarsi al cinema, dalla porta di servizio visto che faceva il tuttofare nel backstage. Settant’anni dopo, tre Oscar alla regia, innumerevoli altri riconoscimenti e una stella sul Walk of Fame, Frank Capra volle ritornare a Bisacquino: era il 30 aprile 1977, fu accolto da eroe, giunsero nel paesino in provincia di Palermo gli inviati nazionali ed internazionali per raccontare l’arrivo del grande regista e l’incontro con i familiari rimasti.

A distanza di oltre trent’anni, il Comune di Bisacquino ha deciso di intitolare al regista il "Primo Premio Frank Capra" per giovani registi. Nei mesi scorsi è stato bandito un concorso per la realizzazione di cortometraggi da realizzare nel territorio comunale, ispirati alla figura di Frank Capra: quattro giovani registi – Paolo Paparcuri, Ugo Flandina, Giuseppe Paterno e Salvatore Spata – hanno girato quindi nei giorni scorsi a Bisacquino, trasformato in un set a cielo aperto, invaso da altrettante troupe.
I film, molto vicini alla fiction, saranno il cuore di un mini festival che da venerdì (20 agosto) a domenica (22 agosto) animerà Bisacquino.

Il festival – ideato da Giuseppe Gigliorosso, prodotto e organizzato dal comune di Bisacquino guidato dal sindaco Filippo Contorno, e dall’assessorato Attività produttive, con a capo Gianvito Gaudiano –  si articola in tre serate in piazza Triona, condotte da Giuseppe Santostefano. Verranno proiettati i film in concorso, giudicati da una giuria popolare e da una giuria di esperti del settore.

Verrà premiato il miglior film, e assegnati i premi "Bisacquino – tra Cinema e Teatro" (all’attore Paride Benassai), "Bisacquino – Cinema in Sicilia" al critico Alessandro Rais, "Bisacquino – Cinema Ribelle" al regista Marco Amenta e all’attrice Lucia Sardo.
Inoltre sarà preparato uno Spazio Rai in cui saranno proiettati i migliori reportage del programma "Mediterraneo" sul tema dell’immigrazione vista dalla parte degli extracomunitari

I QUATTRO FILM IN CONCORSO

"Meet Frank" di Paolo Paparcuri
L’emigrante Mimì, diretto in America, muore in un naufragio. Ritorna al suo paese, Bisacquino, come un angelo, un angelo senza ali. Per ottenerle dovrà aiutare un povero ciabattino a realizzare il suo sogno: andare in America e incontrare il famoso regista Frank Capra.

"Un angelo con le…pellicole" di Ugo Flandina
Enrica è la nuova assistente di produzione di una società cine-televisiva di Palermo. Il regista deve realizzare un film su Frank Capra e si incarica Enrica di recarsi subito a Bisacquino, paese d’origine di Capra, per raccogliere notizie legate al regista, offrendole così l’occasione di mettersi alla prova. Enrica arriva a Bisacquino, ma incontra molte difficoltà ed è preoccupata di deludere il capo. La fede, o forse un po’ di fortuna, la aiuteranno ad affrontare la situazione.

"Le faremo sapere" di Giuseppe Paternò
Bisacquino. Giorni nostri. Un’attrice partecipa al casting di un musical tratto da "La vita è meravigliosa" di Frank Capra. Che il provino abbia inizio!

"Io, te e loro" di Salvatore Spata
L’esodo come un ritorno. E’ la storia di un racconto, di un argomento che parte dal silenzio e che si esplicita nella magia dell’arte, nella contemporaneità del luogo, nella semplicità dei personaggi e nella fantasia del contrario. Un contrario che parte dal tema. L’emigrazione ….

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