Claudio Parmiggiani – Naufragio con Spettatore – Palazzo del Governatore – Parma

Claudio Parmiggiani – Naufragio con Spettatore – Palazzo del Governatore – Parma
CLAUDIO PARMIGGIANI – Naufragio con spettatore

Parma, Palazzo del Governatore e Chiesa di San Marcellino
23 ottobre 2010 – 16 gennaio 2011

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma organizza un’importante Mostra dedicata all’artista Claudio Parmiggiani.
La mostra "Naufragio con spettatore" si terrà nelle sale del Palazzo del Governatore e nella Chiesa di San Marcellino, e inaugurerà il prossimo 23 ottobre 2010 fino al 16 gennaio 2011.

Dopo le grandi mostre dedicate a maestri antichi, Parmigianino (2003), Correggio (2008), Parma ha voluto accrescere maggiormente il suo sforzo in direzione della cultura e in particolare dell’arte del nostro tempo. Per sottolineare questo importante passaggio, la città di Parma ha scelto di invitare Claudio Parmiggiani per il rilievo, la qualità e la profondità del suo lavoro.

Oltre alla mostra verrà organizzato, nel 2011, in alcune delle sedi più prestigiose della città, uno speciale "laboratorio" che si configurerà in una serie di inviti a Parma di alcuni dei maggiori intellettuali italiani e europei: un modo per coinvolgere direttamente la cittadinanza e i giovani artisti.

Tra i maggiori protagonisti del panorama artistico internazionale, Claudio Parmiggiani è un artista raro. Il suo volontario "esilio" dalla scena artistica italiana, il suo ostinato silenzio da oltre quaranta anni, valgono, nel mondo artistico di oggi, come una presa di posizione di una radicalità pressoché unica.

In un contesto in cui la confusione dei valori è la regola, la sua "assenza" è divenuta una presenza morale e il suo silenzio un’autorità critica. Volutamente lontano dall’"attualità" dell’arte contemporanea, lontano da gruppi o movimenti, Parmiggiani ha saputo sviluppare un linguaggio allo stesso tempo profondamente personale e universale.

I suoi materiali sono polvere e cenere, fuoco e aria, ombra e colore, luce e pietra, vetro e acciaio, sangue e marmo. Assemblando frammenti del mondo, campane, farfalle, libri, barche, stelle, statue, fa nascere immagini insolite che, nella loro tragica bellezza, ci sembrano stranamente familiari.

Per il pubblico, le occasioni di incontrare il suo lavoro non sono frequenti. Chi seguisse queste inattese apparizioni non vedrebbe comunque che un numero limitatissimo delle sue opere, a volte una soltanto. Attento a trovare luoghi in sintonia con il suo lavoro, l’artista preferisce ciò che è assente a ciò che è presente, rendendo sensibile l’invisibile.

L’invito che il Comune di Parma ha rivolto a Claudio Parmiggiani appare così come un appuntamento eccezionale. Nella città, una chiesa caduta nell’oblio, San Marcellino, esce dal letargo in cui è immersa. Qui, l’emozione, la luce, il sentimento del tragico sono i protagonisti di una teatrale realizzazione di questo "maestro del dialogo con lo spazio" come lo ha definito il giornale Le Monde.

Il Palazzo del Governatore, recentemente restaurato e convertito in luogo d’esposizione, ospiterà in modo definitivo una delle sue famose "Delocazioni". Attorno a questa camera di fumo e ombra, "scultura d’ombra", come l’autore stesso la chiama, sono presentate venti opere, diverse delle quali realizzate dall’artista per questa occasione. Nella misura di un’opera per stanza, queste abitano il palazzo deserto, come presenze gravi e inquietanti.

Questo itinerario, da un luogo all’altro, da un incontro all’altro, come una deambulazione meditativa, è l’autentica forma della mostra, così concepita dal suo curatore, Sylvain Amic.
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, arricchito dei contributi di Pietro Citati, Éric de Chassey e Andrea Cortellessa, permette di comprendere nella sua totalità questa opera dispersa.

Con Claudio Parmiggiani, la città di Parma apre una pagina nuova nella sua storia culturale con una scelta esigente, quella di un artista alla ricerca dell’assoluto, ma anche di un creatore in ascolto di ciò che l’uomo ha di umile, di violento e di meraviglioso. L’opera di questo artista ci invita ad un viaggio nel profondo di noi stessi, per scoprire ciò che ci fonda e ci anima.

Sylvain Amic è conservatore capo al museo Fabre di Montpellier. E’ stato curatore di diverse grandi esposizioni, come Gustave Courbet (2008), Emil Nolde (2009), o ancora Alexandre Cabanel (2010). Attualmente sta preparando una grande mostra ala Grand Palais a Parigi sul tema della Bohème (2012).

Pietro Citati, critico, saggista, narratore e prestigiosa firma del quotidiano "La Repubblica", è autore di numerosissimi studi dedicati a personaggi e temi della cultura antica e moderna, da Goethe a Kafka, da Tolstoj a Leopardi, da Manzoni a Katherine Mansfield. Tra i suoi ultimi libri, La civiltà letteraria europea da Omero a Nabokov (2005), La morte della farfalla. Zelda e Francis Scott Fizgerald (2006), La malattia dell’infinito. La letteratura del Novecento (2008).

Éric de Chassey è direttore di Villa Medici a Roma. Già allievo dell’École Normale Supérieure, professore di Storia dell’Arte all’Università di Tours, membro dell’Istituto Universitario di Francia, ha pubblicato libri, saggi e cataloghi sull’arte del XX e del XXI secolo, in particolar modo sull’astrazione, su Matisse, sull’arte americana e sulla fotografia. Ha curato inoltre numerose esposizioni in Francia e all’estero, sia monografiche che tematiche.

Andrea Cortellessa, critico letterario e saggista, insegna Letterature Comparate e Storia della Critica all’Università di Roma Tre. Collabora a diversi quotidiani e riviste, al mensile "Poesia" e dirige la collana "fuoriformato" per la Casa Editrice Le Lettere. Tra i suoi ultimi libri, La fisica del senso (2006), Libri segreti (2008) e Scuole segrete (2009).