Alessandro Poma (1874-1960) – Accademia Albertina di Belle Arti – Torino

Alessandro Poma (1874-1960) – Accademia Albertina di Belle Arti – Torino
Mercoledì 25 maggio 2011, alle ore 17.30

Alessandro Poma (1874-1960)” Catalogo Generale delle opere a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi (Editore Polistampa, Firenze)

presentazione del volume mercoledì 25 maggio 2011 alle ore 17.30 Salone d’onore Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Via dell’Accademia Albertina 6

Mercoledì 25 maggio 2011, alle ore 17.30, il Salone d’onore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ospita la presentazione del volume “Alessandro Poma (1874-1960)”, catalogo generale delle opere a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi, edito da Polistampa (Firenze).

Guido Curto introdurrà gli ospiti. Roberto Sandri Giachino, Marco Albera, Francesca Berardi tratteggeranno i passi significativi dell’opera di Poma nella cultura artistica italiana tra XIX e XX secolo.
Gian Giorgio Massara coordinerà l’incontro.

L’evento prevede l’esposizione di alcune opere di Alessandro Poma. Repertorio, catalogo generale delle opere di Poma e strumento di lavoro, il volume rappresenta una importante tappa del progetto di rivalutazione dell’ingente patrimonio artistico del pittore biellese, vissuto a Torino negli anni importanti della sua gioventù.

Per comprendere le scelte di vita di Alessandro Poma – tra le quali alcune che possono apparire singolari agli storici dell’arte – è d’obbligo partire dall’educazione e dalle possibilità ricevute nella sua famiglia di imprenditori, pioniera dell’industria tessile particolarmente sviluppatasi nel Biellese nel XIX secolo, ma anche a Torino dove questa si trasferì nel 1887 per fondare un nuovo cotonificio (all’epoca noto per aver creato molte opportunità di lavoro, assieme all’ “accusa” che il suo grande stabilimento – detto il fabricon – fosse stato il primo a sporcare il cielo della città).

La sintesi cronologica della movimentata vita del pittore rivela come gli aspetti privati, dal ruolo di padre ai molti interessi, fossero condizionati dall’attività artistica, a partire dai luoghi dove si stabilì con la famiglia: i suoi “luoghi dell’anima”… Villa Borghese a Roma, Villa Maresca a Piano di Sorrento, la dimora di Courmayeur, tutte località di incomparabile bellezza con una natura d’incanti, ricca di storia e di carattere.

Alessandro Poma nacque a Biella Piazzo nel 1874. Completati gli studi classici, frequentò la Facoltà di Giurisprudenza a Torino, che abbandonò alla soglia della laurea per dare corso alla sua vocazione di artista in un ambiente dominato da figure di spicco come Fontanesi e Delleani, Avondo e Reycend. Sul finire del secolo XIX si trasferì a Roma, nella privilegiata residenza della “Casina di Raffaello” a Villa Borghese.

Dal 1901 fece parte dell’entourage di Giulio Aristide Sartorio ed ebbe frequenti contatti con il gruppo de “I XXV della Campagna Romana”, artisti che rinnovarono la tradizione pittorica della raffigurazione dal vero. Nel suo soggiorno romano Poma dipinse soprattutto paesaggi, in buona parte ispirati a Villa Borghese, ma trattò anche i temi della figura, del ritratto e delle scene di animali affollate da cigni e farfalle con un senso istintivo di armonia, liberamente espresso in un fulgore prorompente di vividi colori come scrisse Cecilia Pericoli Ridolfini per la mostra al Museo del Folklore di Roma nel 1983.

Poma cominciò ad esporre alla Promotrice di Torino dal 1896, poi sporadicamente a Milano e Venezia, ma abbandonò l’ambiente delle mostre nel 1910 per continuare a lavorare in solitudine, convinto di meglio esprimere il proprio talento del cui valore era profondamente consapevole. Uscì volontariamente dai circuiti artistici dell’epoca e si chiuse in un isolamento quasi totale, senza acquietarsi nel mestiere né cedere alla maniera, come suggerì Bruno Molajoli nel 1983. Morì nel 1960 a Courmayeur.

L’alta qualità delle immagini e il loro struggente fascino evocativo caratterizzano la sua vasta produzione dove il sentimento mai banale nei tagli e nelle scelte dei soggetti lo rendono un caso interessante nel quadro del paesaggismo piemontese del Novecento ha affermato Virginia Bertone che tra i primi ne analizzò l’opera nel 2006.

Maurizio Calvesi nel 2007, presentando la mostra di Poma al Museo Carlo Bilotti presso l’Aranciera di Villa Borghese, ha scritto La pittura di Poma, misurata ma dinamica nei tagli compositivi, sensibile ed emotiva nel tratto, vibrante nell’uso ora sobrio, ora ricco del colore, ha momenti di straordinaria intensità che fanno di Poma un qualificato rappresentante della pittura italiana, in sintonia di ispirazione con Giacomo Balla per la finezza della visione e il suggestivo uso postimpressionista della luce.

Claudio Strinati, nella presentazione del volume a Roma, 13 aprile 2011, sottolinea che:
Il libro è una vera, autentica monografia, ricca di contributi filologici e critici che restituisce la figura di Poma come meglio non si potrebbe. Siamo di fronte a un caso tipico di un artista che riemerge magistralmente. Si può parlare, una volta tanto, di una riscoperta a tutto tondo.

Esposizioni recenti
2009 – Roma, Esposizione presso la Galleria Paolo Antonacci.
2007 – Piano di Sorrento, Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina. Villa Fondi, mostra “Alessandro Poma a Piano di Sorrento”, a cura di Pier Andrea De Rosa.
2007 – Roma, Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, mostra “Alessandro Poma (1874-1960), pittore a Villa Borghese”, a cura di Maurizio Calvesi.
2005 – Courmayeur, Sala del Comune, mostra “Colori e Natura di Courmayeur”, a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria, con introduzione di Virginia Bertone.

Maria Luisa Reviglio della Veneria è laureata in Architettura al Politecnico di Torino e si occupa di temi e ricerche storiche volte al recupero della memoria artistica e architettonica. Ha ideato e coordina il progetto di rivalutazione dell’opera di Alessandro Poma.

Lodovico Berardi, nato a Roma, si è laureato in Scienze Economiche e si è trasferito a Torino dove ha lavorato presso un’importante azienda della città. Nipote del pittore, ha trascorso con lui un periodo di stretta ed affettuosa convivenza che gli ha consentito di ascoltarne le confidenze, capirne le convinzioni e idee. Ha promosso il progetto di rivalutazione dell’artista presso gli eredi ed assicurato la sua realizzazione.

Info
Mercoledì 25 maggio 2011 alle ore 17.30
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
presentazione del volume “Alessandro Poma (1874-1960)”
catalogo generale delle opere a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi
intervengono Roberto Sandri Giachino, Marco Albera, Francesca Berardi
introduce Guido Curto; coordina Gian Giorgio Massara

Esposizione di alcune opere significative di Alessandro Poma
Ufficio Stampa Mediares al n. tel. 011 580 63 63

Scheda del volume
Titolo: Alessandro Poma (1874-1960)
Curatori: Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi
Presentazioni: Luigi Roth, Roberto Bilotti, Carlo Poma Murialdo
Prefazione: Claudio Strinati
Testi: Maria Luisa Reviglio della Veneria, Lodovico Berardi, Pier Andrea De Rosa, Gian Giorgio Massara, Francesca Berardi
Editore: Polistampa (Firenze) giugno 2010, pagg. 256, cm. 24×31, circa 1000 illustrazioni a colori
Prezzo: 28,00 euro