Alessandro Poma – Museo Transfrontaliero del Monte Bianco – Courmayeur

Alessandro Poma – Museo Transfrontaliero del Monte Bianco – Courmayeur
dal 21 luglio al 15 settembre 2011

Il 20 luglio 2011 alle ore 17,30 verrà inaugurata, al Museo Transfrontaliero del Monte Bianco a Courmayeur, la mostra dal titolo Alessandro Poma (1874-1960), pittore di Courmayeur

Le opere di Alessandro Poma ritornano ora a Courmayeur dopo una loro prima presentazione alla Sala Mostre del Comune nel 2005/6.
I dipinti, in entrambe le esposizioni, sono incentrati sui paesaggi e la natura di Courmayeur, così sovente ritratti dal pittore nei suoi soggiorni e nella sua lunga residenza in questo luogo, dove morì nel 1960 ed oggi riposa.

La sua vita fu influenzata dalla bellezza e unicità dei luoghi da lui prediletti, testimoni di una natura verso la quale ebbe particolare sensibilità e fu fonte di ispirazione.

Paesaggi e ambienti che sono diventati così i suoi “luoghi dell’anima”… Villa Borghese a Roma, Villa Maresca a Piano di Sorrento e la sua villa al Pussey di Courmayeur.

Sintesi biografica
Alessandro Poma nacque a Biella Piazzo nel 1874 in una grande famiglia di industriali tessili.
Completati gli studi classici, frequentò la Facoltà di Giurisprudenza a Torino, che abbandonò alla soglia della laurea per dare corso alla sua vocazione di artista in un ambiente dominato da figure di spicco come Fontanesi e Delleani, Avondo e Reycend. Sul finire del secolo XIX si trasferì a Roma, nella privilegiata residenza della “Casina di Raffaello” a Villa Borghese.

Dal 1901 fece parte dell’entourage di Giulio Aristide Sartorio ed ebbe frequenti contatti con il gruppo de “I XXV della Campagna Romana”, artisti che rinnovarono la tradizione pittorica della raffigurazione dal vero. Nel suo soggiorno romano Poma dipinse soprattutto paesaggi, in buona parte ispirati a Villa Borghese, ma trattò anche i temi della figura, del ritratto e delle scene di animali affollate da cigni e farfalle con un senso istintivo di armonia, liberamente espresso in un fulgore prorompente di vividi colori come scrisse Cecilia Pericoli Ridolfini per la mostra al Museo del Folklore di Roma nel 1983.

Poma cominciò ad esporre alla Promotrice di Torino dal 1896, poi sporadicamente a Milano e Venezia, ma abbandonò l’ambiente delle mostre nel 1910 per continuare a lavorare in solitudine, convinto di meglio esprimere il proprio talento del cui valore era profondamente consapevole.

Uscì volontariamente dai circuiti artistici dell’epoca e si chiuse in un isolamento quasi totale, senza acquietarsi nel mestiere né cedere alla maniera, come suggerì Bruno Molajoli nel 1983.
Dopo varie sue visite a Courmayeur vi si trasferì definitivamente alla fine degli anni 30, lì continuando la sua intensa attività artistica.
Dalla testimonianza di un nipote: …era possibile incontrare il pittore che a passo lento saliva per le montagne con la cassetta dei colori, il fucile del cacciatore, poco usato per il troppo amore per gli animali, uno stuolo di nipoti e gli immancabili setters.

Nella bellezza dello scenario di Courmayeur e delle sue valli, Alessandro Poma dipinge anche qui con passione animali, fiori, alberi, montagne e cieli per trasmettere con la vivacità del colore intenso e puro l’amore per la natura già maturato negli anni del suo soggiorno romano.
La tecnica del pastello, su carta “George Rowney & Co” è il suo mezzo espressivo preferito per l’immediatezza della resa pittorica, anche se continua a sperimentare tecniche miste. Dal grande numero di pastelli emerge la sua visione poetica che si esprime in vortici di colore attraversati da essenziali segni grafici.

L’alta qualità delle immagini e il loro struggente fascino evocativo caratterizzano la sua vasta produzione dove il sentimento mai banale nei tagli e nelle scelte dei soggetti lo rendono un caso interessante nel quadro del paesaggismo piemontese del Novecento ha affermato Virginia Bertone che tra i primi ne analizzò l’opera nel 2006. Maurizio Calvesi nel 2007, presentando la mostra di Poma al Museo Carlo Bilotti presso l’Aranciera di Villa Borghese, ha scritto La pittura di Poma, misurata ma dinamica nei tagli compositivi, sensibile ed emotiva nel tratto, vibrante nell’uso ora sobrio, ora ricco del colore, ha momenti di straordinaria intensità che fanno di Poma un qualificato rappresentante della pittura italiana, in sintonia di ispirazione con Giacomo Balla per la finezza della visione e il suggestivo uso postimpressionista della luce.

Alla presentazione a Roma del volume Alessandro Poma (1874-1960) a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi, disponibile in mostra, Claudio Strinati,sottolinea che:
Il libro è una vera, autentica monografia, ricca di contributi filologici e critici che restituisce la figura di Poma come meglio non si potrebbe. Siamo di fronte a un caso tipico di un artista che riemerge magistralmente. Si può parlare, una volta tanto, di una riscoperta a tutto tondo.

Esposizioni recenti
2009 – Roma, personale presso la Galleria Paolo Antonacci.
2007 – Piano di Sorrento, Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina, Villa Fondi, mostra “Alessandro Poma a Piano di Sorrento”, a cura di Pier Andrea De Rosa.
2007 – Roma, Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, mostra “Alessandro Poma (1874-1960), pittore a Villa Borghese”, a cura di Maurizio Calvesi.
2005 – Courmayeur, Sala del Comune, mostra “Colori e Natura di Courmayeur”, a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria, con introduzione di Virginia Bertone.

CENTRO STUDI ALESSANDRO POMA
Via Pinerolo 7 – 10060 Candiolo (TO)
Tel.: 338 507 30 99 – 011 962 50 49
Email:
centrostudipoma@gmail.com


Alessandro Poma (1874-1960)
Pittore di Courmayeur
a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi
21 luglio – 15 settembre 2011
Museo Transfrontaliero del Monte Bianco
Via Puchoz n. 4 – Courmayeur