Non tutto è in Bianco e Nero – La Virgola – Casalecchio di Reno

Non tutto è in Bianco e Nero – La Virgola – Casalecchio di Reno
5 ottobre 2011 – ore 17,30

Mercoledì 5 ottobre 2011, ore 17.30 – Non tutto è in bianco e nero – Martiri di Casalecchio

Il pittore Mario Nanni dona due quadri ai Comuni di Casalecchio di Reno e Monzuno, per il 67° anniversario dell’Eccidio del Cavalcavia
 
Prende il via in questi giorni il programma con cui l’Amministrazione Comunale di Casalecchio di Reno, con il coordinamento dell’Istituzione Casalecchio delle Culture e in collaborazione con ANPI Casalecchio di Reno, commemora il 67° Anniversario dell’Eccidio del Cavalcavia (10 ottobre 1944).

Mercoledì 5 ottobre alle ore 17.30, presso lo Spazio Espositivo La Virgola di Casa della Conoscenza (Via Porrettana 360), il Sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini e il Presidente di ANPI Casalecchio di Reno Bruno Monti inaugureranno la mostra fotografica Non tutto è in bianco e nero.

Con la mostra ANPI Casalecchio di Reno, attraverso immagini e documenti d’epoca, rende omaggio alla lotta di Liberazione nel territorio bolognese, con particolare attenzione alla zona tra Bologna e Bazzano, dove operò la 63° Brigata Garibaldi in cui militavano le vittime dell’Eccidio del Cavalcavia.

Sarà inoltre esposta una selezione di immagini del Processo di Verona, per ripercorrere le fasi del dibattimento di primo grado svoltosi presso il Tribunale Militare della città veneta dall’ottobre 2008 al giugno 2009, che ha condotto alla discussa sentenza di “non luogo a procedere per presunta morte del reo” per il capitano delle SS Manfred Schmidt.

In occasione dell’inaugurazione della mostra, il pittore Mario Nanni renderà un proprio omaggio alle vittime dell’Eccidio donando i due quadri Martiri di Casalecchio, da lui dipinti nel dopoguerra, alle Amministrazioni Comunali di Casalecchio di Reno e Monzuno. Le opere ritraggono due partigiani uccisi dai nazifascisti presso il Cavalcavia; uno tra i 13 trucidati, Ubaldo Musolesi, era originario di Monzuno, il paese dove l’artista ha vissuto gli anni della propria infanzia.

Alla cerimonia sarà presente in rappresentanza del pittore la nipote Monica Miretti, che consegnerà le opere ai Sindaci di Casalecchio di Reno Simone Gamberini e di Monzuno Marco Mastacchi.

La mostra Non tutto è in bianco e nero sarà visitabile presso lo Spazio Espositivo La Virgola fino a sabato 15 ottobre, dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00.

Sono possibili visite guidate per le scuole, dalla 5° primaria alle secondarie di secondo grado, anche in orario mattutino, su prenotazione presso l’Istituzione Casalecchio delle Culture (051.598243 – info@casalecchiodelleculture.it).

Sempre alle scuole, e in particolare alle classi 3°, 4° e 5° delle secondarie di II grado di Casalecchio, si rivolgono i due percorsi formativi Memoria è giustizia. Un percorso storico sulla strage del Cavalcavia di Casalecchio di Reno (10 ottobre 1944) e Gli strumenti della ricerca storica e della videodocumentaristica al servizio della memoria civica, della comunità e delle nuove generazioni, curati da ANPI e Casalecchio delle Culture e realizzati da Gisella Gaspari (videomaker) e Simona Salustri (storico, Università di Bologna). Al centro degli incontri del primo percorso e dei due laboratori (sul lavoro rispettivamente dello storico e del documentarista) il racconto della strage attraverso la videodocumentazione e l’uso delle fonti processuali.

I percorsi sono collegati al volume di Simona Salustri L’autunno nella Resistenza. 10 ottobre 1944: la strage, il processo, la memoria (Il Mulino, prossima pubblicazione), realizzato con il contributo del Comune di Casalecchio di Reno, e al documentario di Gisella Gaspari La memoria giudicata. Il processo per l’eccidio del Cavalcavia di Casalecchio di Reno 1944-2011.

Le attività si svolgeranno presso le scuole tra ottobre 2011 e gennaio 2012; le iscrizioni devono essere richieste entro il 15 ottobre presso la segreteria dell’Istituzione Casalecchio delle Culture (051.598243 – info@casalecchiodelleculture.it).

L’ECCIDIO DEL CAVALCAVIA

I fatti storici
Il 10 ottobre 1944, nei pressi del Cavalcavia in quella che è l’attuale Piazza Matteotti, vennero fucilate da una divisione di SS naziste 13 persone, per la maggior parte partigiani catturati dopo la battaglia di Rasiglio. I corpi vennero lasciati esposti, a monito, per diversi giorni, poi seppelliti in una buca e recuperati solo alla fine della guerra.

Il fascicolo delle indagini su questi fatti venne scoperto solo nel 1994, grazie all’apertura dell’Armadio della Vergogna di Palazzo Cesi a Roma, contenente 695 fascicoli sulle stragi naziste e fasciste del 1943-45, fino ad allora tenuti nascosti. Per l’Eccidio del Cavalcavia è stato rinviato a giudizio Manfred Schmidt, capitano delle SS oggi novantottenne.

Il processo
Durante le udienze del processo presso il Tribunale Militare di Verona, iniziato nell’ottobre 2008, è emerso in maniera nitida il profilo di colpevolezza dell’imputato Manfred Schmidt. La sentenza emessa l’11 giugno 2009 ha chiuso il primo grado con un “non luogo a procedere per presunta morte del reo”, pur accertandone la responsabilità penale. La sentenza è stata confermata e resa definitiva dalla Corte di Appello Militare di Roma il 1° dicembre 2010.

MARIO NANNI
Mario Nanni nasce a Castellina in Chianti (Siena) nel 1922. Ben presto si trasferisce a Monzuno (BO), dove vive fino al 1932 quando con la famiglia va a Grosseto, patria della sua primissima formazione e dove risiede fino al 1940. È forse proprio in questa esperienza di vita, tra Emilia-Romagna e Toscana, che affonda le radici quella sorta di ‘anima duplice’ che la critica ha in seguito individuato nel suo percorso artistico: un’anima razionale, che potremmo pensare di radice toscana e un’anima più vicina alla terra e alla materia, di matrice emiliana.

Nanni giunge a una prima definizione della sua poetica negli anni Cinquanta, aderendo all’informale. Alle soglie del 1960, l’artista compie una svolta all’insegna della “figurabilità" e dedicandosi al mondo dei manufatti tecnologici e dello spazio, evidenziando anche componenti metafisiche e futuriste; e questo mondo "metallico" è il centro dell’attività di Nanni dalla metà degli anni ’60 in poi, con sculture di forte impatto e dimensione presentate in Italia e all’estero.

Il gusto per la sperimentazione, pur seguendo un intimo e unitario "filo logico", non abbandona Nanni, che tenta nuove dinamiche di invasione dello spazio con l’uso straniante della mappa topografica lungo gli anni ’70; una nuova svolta si compie alla fine del decennio, con tracce che si dispiegano su un materiale "caldo" come il legno. La pittura riaffiora con sempre maggior insistenza nel lavoro di Nanni, con la ripresa della prima esperienza informale su superfici di plexiglas trasparente e specchi che inglobano nell’evento artistico anche il fruitore. Negli ultimi anni, Nanni si è volto a una ulteriore rimeditazione sullo spazio, attraverso il ritorno all’uso della mappa.

Nella sua lunga carriera l’artista ha esposto a Vienna, Lubiana, Zagabria, Madrid, Kharcov, Barcellona, Parigi, Tokio, Londra, Tolosa, San Paolo del Brasile, New York.


Ulteriori iniziative in memoria del 67° Anniversario dell’Eccidio del Cavalcavia sono in programma tra sabato 8 e lunedì 10 ottobre.