Veicolo Adamantino – The Don Gallery – Milano

Veicolo Adamantino – The Don Gallery – Milano
dal 9 novembre al 10 dicembre 2011

THE DON GALLERY – 2501  VEICOLO ADAMANTINO – 9 novembre/9 dicembre 2011 – inaugurazione mercoledì 9 novembre ore 18.00     

LA MOSTRA 
Dal 9 novembre al 10 dicembre 2011 The Don Gallery
ospita sui white walls del suo spazio di via Cola Montano 2501, uno dei pionieri dell’urban art italiana, con Veicolo Adamantino, una mostra che trae ispirazione dal Buddhismo tibetano Ghelupa. 

A dare il titolo alla mostra è il Vajraiana, il Veicolo Adamantino, una pratica Buddhista Mahayana che dona all’uomo saggezza, padronanza fisica e psichica e la liberazione dal dolore, una liberazione che si raggiunge solo tramite l’illuminazione, stato di coscienza oltre la vita e la morte, già presente in noi stessi sepolto, ma con cui bisogna ritornare in contatto.  

Nei lavori presentati in mostra l’artista omaggia questa filosofia orientale, che da sempre lo accompagna. Colori cangianti a base alcolica, opere di grandi dimensioni e una pittura fortemente espressiva e gestuale riportano negli spazi della galleria tutta l’energia e l’intensità di Vajrapani, una divinità Buddhista caratterizzata da continuo movimento, tensione e potenza, forte di un’energia che assoggetta i demoni interiori.  

Ed è proprio Vajrapani che è presente, seppure celato tra le opere in mostra.  Presente ma apparentemente invisibile, individuabile solo grazie a uno sguardo concentrato e attento, uno sguardo intenso, lucido, rapido, mai affrettato, proprio come Vajrapani.   Ritrovare un tempo per l’osservazione, lasciandole un margine sufficientemente ampio perchè si trasformi in contemplazione, permette di rientrare in contatto con sé stessi.

In questo senso i lavori dell’artista diventano un vero e proprio attivatore della creatività dello spettatore: le opere si fanno vive, le macchie di colore assumono forme e significati nuovi, cambiando a seconda della percezione di chi le guarda.  Un’interiorità evolutasi negli anni vissuti in un ambiente Buddhista, arricchitasi sui banchi della Bauhaus di Weimar in Germania, resa vibrante dagli anni di writing trascorsi nei depositi dei treni di Milano e dall’energia solare San Paolo del Brasile, dove ha dipinto con gli esponenti di spicco della street art brasiliana.

Questa è la peculiarità sfaccettata di 2501, che fonde una ricerca filosofico-intimista con l’attitudine diretta e incisiva che caratterizza l’attività artistica in strada.  Questi due aspetti integrati nella ricerca dell’artista contribuiscono alla costruzione di un particolarissimo rituale del dipingere, un momento in cui l’impeto della gestualità tipico dell’azione nel public space incontra la meditativa pratica filosofica Buddhista. Dipingere allora diventa un vero e proprio rito di passaggio, una porta concettuale per avere accesso al proprio mondo interiore fatto di energia e quiete, di spazi mentali.

Spazi ricolmi di energia giocosa e solare, come quella emanata dalle sue opere annegate nel colore. Spazi permeati dal silenzio meditativo, espresso nelle carte in cui 2501 con il pennello ha tracciato delicati intarsi di china.   Entrambi i supporti su cui l’artista lavora sono il risultato di un processo di ricontestualizzazione della tradizione delle tangke tibetane – composizioni pittoriche realizzate su lino bardato di seta e parte del background di 2501, che comprende la filosofia Buddhista tibetana e le sue pratiche.

Ed è proprio questo bagaglio culturale che ha fatto si che l’atto del dipingere per l’artista divenisse mezzo di riflessione e introspezione, tramutandosi in rituale.  In mostra da The Don Gallery 2501 presenta un’enorme opera aperta costituita ad oggi da oltre cento disegni, ma in continuo ampliamento, un che rientra in Italia dopo esser stata presentato alla Black Book Gallery di Denver negli Stati Uniti, un trittico di acetati di grandi dimensioni, una serie di chine stese con pennino su carta, un’installazione site specific per lo spazio di Matteo Donini e un video realizzato in collaborazione con Alice Schillaci.    

THE DON GALLERY
Veicolo Adamantino è solo la più recente di una lunga serie di mostre
che portano alla The Don Gallery di Matteo Donini alcuni dei nomi di spicco del panorama Urban, Graffitista, LowBrow e Pop Surrealista dell’arte contemporanea. Da artisti chiave come Ron English e Doze Green, al padre della calligrafia Chaz Bojorquez e al suo pupillo Retna, ai francesi AlexOne, Wk Interact e Space Invader.  

Dopo anni di appassionato collezionismo e ricerca, nati dall’amicizia con gli artisti Bo130 e Microbo, Matteo Donini apre il suo spazio nel marzo 2008 con l’intento di fare luce sugli oltre trent’anni di una prolifica subcultura nata dalla volontà di lasciare un segno della propria presenza, scrivendo il proprio nome sul muro con uno spray. Una traccia cominciata negli anni Settanta…e oggi più viva che mai.

The Don Gallery,
Via Cola Montano 15, Milano
www.thedongallery.com 

Titolo della mostra: Veicolo Adamantino, personale di 2501
Mail:
info@thedongallery.com
Telefono: 02.22220128
Durata mostra: dal 9 novembre al 10 dicembre
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 14.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento

Press: Elena Bari
NewRelease: 
press@newrelease.it
02.47956722 

Testo critico e intervista a cura di Serena Valietti