CAMOUFLAGE – Fondazione Plart – Napoli

CAMOUFLAGE – Fondazione Plart – Napoli
25 gennaio 2014

Fondazione Plart – sabato 25 gennaio 2014 – ore 11.00 – CAMOUFLAGE – Poetiche dell’invisibile nel panorama estetico d’oggi – a cura di Antonello Tolve

interventi di Cecilia Cecchini / Gillo Dorfles / Renato De Fusco / Angelo Trimarco / Stefania Zuliani

in collaborazione con Fondazione Filiberto Menna (Salerno) / Accademia di Belle Arti di Macerata

I mascheramenti delle tecnologie negli oggetti d’uso quotidiano, gli ingranaggi celati sotto spoglie familiari, i tessuti mimetici utilizzati nel campo della moda per confondere l’abito con le cose, gli animali, l’ambiente. O, ancora, certe creazioni firmate da grandi artisti che utilizzano l’escamotage dell’invisibilità per rappresentare la trasparenza, per produrre (in architettura) forme e formule d’integrazione estetica, o, via via, per esprimere l’anonimato dell’uomo contemporaneo inghiottito dalla megalopoli.

Sono soltanto alcuni degli esempi, e forse i più appariscenti nel panorama quotidiano, di una tattica impercettibile che traveste e investe il mondo con una serie di qualità specifiche tese a sfruttare i vari canali sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattivi) per concepire finzioni sempre più accattivanti, morbide, erotiche, spigolose, stimolanti.

Dall’arte alla moda, dall’architettura al design, dalla poesia alla musica, il camouflage, argomento al quale è dedicato l’incontro, è, difatti, una delle astuzie estetiche più utilizzate nel contemporaneo per costruire artifici, segreti, travestimenti. Ma anche per sporgersi sull’ignoto, sulla apparente trasfigurazione delle cose stesse.

Con CAMOUFLAGE. Poetiche dell’invisibile nel panorama estetico d’oggi la Fondazione Plart intende analizzare, attraverso alcune prestigiose voci del panorama estetologico internazionale, un territorio linguistico la cui componente aposematica è utilizzata in natura dagli insetti come tattica di difesa o come strategia di agguato. Si tratta di un evento esclusivo che vuole premere lo sguardo su un ambiente, quello del camaleontismo appunto, che si pone come metodo del travestimento programmato, come strategia che converte l’ordinario in straordinario, come spazio che, mediante la contaminazione tra le funzioni civili e quelle militari (proprie del disegno mimetico), investe – con eleganza – il campo delle arti visive e della creatività umana in generale.

Raffaella Tramontano
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