Angelo Accardi – MISPLACED – Galleria D’Arte Contemporanea – Foggia

pallinoAngelo Accardi – MISPLACED – Galleria D’Arte Contemporanea – Foggia
dal 26 ottobre al 12 novembre 2014

Si svolgerà Domenica 26 ottobre ore 18,30, la presentazione della mostra di Angelo Accardi, alla Galleria D’Arte Contemporanea. Al vernissage, presenzierà lo stesso artista, le cui opere saranno visibili fino al 12 novembre 2014.

Angelo Accardi nasce a Sapri (Salerno) nel 1964. Il suo percorso artistico si concretizza con la perenne ricerca delle nuove sensazioni da scoprire. Gli esordi artistici sono fortemente caratterizzati dalla “figura”, dalla dimensione pittorica e simbolica. Una parentesi brevissima all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, segna l’inizio di una crisi di identità artistica che dura alcuni anni e in questo periodo le opere sono di matrice astratta. Agli inizi degli anni Novanta, Accardi apre un suo studio a Sapri ed inizia una ricerca sulla figurazione a sfondo sociale; nello stesso periodo mostre in gallerie prestigiose italiane ed estere (Rossetti e Pini di Roma, Manzoni Arte Studio di Milano – Klaus Lea di Monaco di Baviera).

Il ciclo Human Collection, atmosfere ovattate dove le figure sono magistralmente velate da una patina di umidità, segna un passaggio fondamentale del suo percorso artistico. Espone le opere di questo ciclo per la prima volta a Vancouver. La mostra da inizio ad una collaborazione di cinque anni con il gallerista coreano Robert Kwon. Il 2001 è l’anno in cui inizia il connubio con tre gallerie prestigiose: Verrengia di Salerno, Spazio Arte di Rovereto e Battaglia di Milano. Seguono diverse personali e collettive, tra cui Speed Generation e Vicious, che proiettano Accardi in ambienti artistici più interessanti.

E’ in queste circostanze che incontra il gallerista fiorentino Giovannini, promotore della mostra itinerante “Enjoy the Silence”. Quindici tele dell’artista, infatti, sono state esposte a Firenze, Innsbruck, Barcellona e Budapest. Con il gruppo di nuove avanguardie “Tantarte”, partecipa a Shanghai nel 2006 a: “Galleria Italia”. Dal 2007 lavora con “Miniaci Art Gallery Milano” di Antonio Miniaci. Nel 2008 comincia una proficua collaborazione con Guido Migheli promotore di importanti iniziative artistiche nell’Italia meridionale. Nello stesso anno il Gruppo Petit Prince inizia a distribuire le sue opere in Italia e all’estero e il 2009 segna l’inizio del rapporto con Arte Ferraro di Roma. Nel 2013 con Giuseppe Benvenuto svolge un percorso artistico basato su importanti eventi culturali che consolidano uno splendido rapporto di collaborazione.

angelo-accardiMISPLACED – È un “fuori luogo” a tinte forti quello che ci consegna Angelo Accardi, dopo aver scandagliato il proprio inconscio e la propria sensibilità sul mondo. Il suo, è un fuori luogo subìto, non voluto, che porta con sé la paura della presenza temuta. Egli materializza sulla tela il corpo di una minaccia che incombe: è la minaccia dell’invasione, della perdita o della xenofobia; è la minaccia latente dello scontro finale, non importa se questo sarà per le distonie tra civiltà o per l’implosione della sola nostra civiltà. La locuzione “fuori luogo” deve essere letta in maniera letterale.

Non è un modo di dire. È proprio la presenza di un elemento surrettizio in uno spazio che non gli appartiene, che muove la reazione di Accardi, abituato a rispondere con icone men-tali agli stimoli che lo smuovono. Sono fuori luogo gli aerei tra le strade della città. Sono fuori luogo gli struzzi tra le strade della città. È fuori luogo un’arca in città. Cogliere il fuori luogo, dandogli un volto, significa poter afferrare i giusti elementi per capire quale sia la minaccia che incombe.

Sarà l’attacco terroristico? Sarà il diluvio delle merci? Sarà l’egoismo delle multinazionali? Accardi ci aiuta a capirlo. Il timore della perdita ci anticipa l’angoscia del suo verificarsi. Questo timore oggi si diffonde sotto forma di paura liquida, che si distribuisce quasi equamente tra le persone.

Accardi è un testimone attento del suo tempo: raccoglie la presenza fluttuante di questa paura, ma non si limita a registrarla; la snida per tagliarla alla radice e per darle un volto di modo che possa essere affrontata.