Raffaele Romano – Arcano celeste – Studio 71 – Palermo

pallinoRaffaele Romano – Arcano celeste – Studio 71 – Palermo
dal 6 al 27 giugno 2015

Siamo lieti di presentare sabato 6 giugno 2015 alle ore 18.00 presso i nostri locali di Via Fuxa n. 9 a Palermo, la mostra personale del l’artista Raffaele Romano dal titolo “Arcano celeste”. Opere in parte progettate negli anni dal 1975 al 2000 oli e acrilici di varie dimensioni.

Raffaele veniva da Comiso, in Sicilia, eterna miniera di artisti, e aveva l’aspetto del camminante assettato di luoghi germinali. La Sicilia sarà il tema permanente nell’arte di Raffaele Romano. La vita, quella dell’uomo e quella dell’artista, si confondono. Nell’una e nell’altra vibreranno continuamente le piaghe e la magnificenza della sua terra. La sua pittura si affina di giorno in giorno.

raffaele-romanoNegli anni 70 interpreta l’anima tenacemente mitologica della Sicilia. Trova la sua ispirazione nella “Villa dei Mostri”, di Bagheria, la residenza estiva beffardamente barocca che il principe di Palagonia fece costruire nel secolo XVIII. Questo palazzo è il paradigma della Sicilia: i miti pagani e i miti cristiani si accavallano e sovrappongono in un groviglio raccapricciante che ossessiona Goethe e lo “costringe” a scrivere quelle sei pagine di ribrezzo nel suo “Viaggio in Italia”. Raffaele Romano ha dedicato a questo emblema dell’Isola un’opera tanto ingente quanto affascinante.

Ma è la centralità della linfa greca ad imporsi nelle titolazioni di Raffaele Romano: così la “Traslitterazione del Partenone” (un cinematico leporello in 160 icone grafiche) si apre alla plasticità del gesto, della linea fluente in anastomosi aperta con le dinamiche gestuali in cui la folta schiera degli dèi si esercita in commistione agli affanni di eroi, uomini, di semidei: da Hermes a Dioniso, da Demetra ad Ares, da Iris e Giove dall’altezza siderea del suo trono.

E si sprigionano, di colpo, cavalli attici, eròti dall’arco furente ed Eros in un magma che ingloba mostri, l’isola e la cìpride divinità, amazzoni e viandanti, arcadici pastori, corse di fauni e fanciulle in amore e canti e voli di grifoni. Infine sulla tela la nascita del quarto re di Atene, Erittonio, gemmato dalla forza esplosiva di Vulcano e Pallade, la dea mista alla sapienza, alla guerra, alle arti, la cui luce possiamo rileggere in “Eretteo”, l’affocato dipinto di Joaquìn Vaquero Palacios; il tutto in quella, – sottolinea James Hillman, – perfetta «armonia con il regno degli archetipi», in una lucente epopea dello spirito, della mente.

La mostra è visitabile fino al 27 giugno 2015 festivi esclusi dalle 16.30 alle 19.30 via Vincenzo Fuxa n. 9 Palermo. Catalogo in mostra. Per info. 091 6372862 – 333 2737182.

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