Piero Guccione – Amori – Scicli (Rg)

pallinoPiero Guccione – Amori – Scicli (Rg)
dal 9 agosto all’8 settembre 2015

ARTE: con i sessanta pastelli di “Amori” Scicli rende omaggio a Piero Guccione. Un fiore, un piccolo mare, le Pietà: in mostra per un mese i privatissimi “doni d’autore” a Sonia, agli amici ai familiari

È il Guccione più intimo e familiare, quello di “Amori” in mostra a Scicli (Rg) negli spazi del movimento “Vitaliano Brancati” dal 9 agosto e fino all’8 settembre (in Via Mormino Penna, ingresso gratuito).

piero-guccioneUn’esposizione curata dallo storico dell’arte Paolo Nifosì e dedicata ai pastelli meno conosciuti o addirittura inediti di Piero Guccione, doni semisconosciuti del grande maestro alla sua compagna, Sonia Alvarez, o agli amici più cari e fraterni in occasione di compleanni e anniversari. Sessanta opere dal soggetto delicatissimo e di piccolo formato – come brevi poesie – che per un mese intero escono dagli spazi privati, le case degli “amici di Piero”, per essere condivise con il grande pubblico di appassionati, desiderosi di ammirare l’arte del maestro.

Dopo Modica, anche Scicli, città natale di Guccione, vuole rendere omaggio ai suoi 80 anni con questa mostra organizzata dal Movimento “Vitaliano Brancati” e dall’Amministrazione comunale grazie alla collaborazione di numerosi sponsor. “Piero Guccione. Amori” sarà visitabile a Scicli fino all’8 settembre tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 24. Ingresso gratuito.

Inaugurazione domenica 9 agosto, ore 20.30.

Estratto del testo del curatore Paolo Nifosì
(…) Una mostra per Piero a Scicli, presso il Movimento culturale “Vitaliano Brancati”, una mostra corale della sua città e dell’area iblea con le Istituzioni, e tanti altri enti che partecipano nel supportare la mostra. Una mostra con moltissime opere inedite, omaggi di Piero a Sonia, in occasione dei suoi compleanni, omaggi fatti ai tanti amici, opere rimaste segrete fino ad oggi e che acquistano un particolare significato per la comunità locale, a dimostrare il profondo legame con questi luoghi e la ragnatela di amicizie e di affetti.

Da qui il titolo “Amori”, a dire di gesti affettuosi che sono stati espressi con un fiore, o con un d’après, o ancora con un piccolo mare o con altre opere, cammei commoventi e complessi nel loro significato. Avrei desiderato anche un sottotitolo, copiato dal titolo di una piccola acquaforte regalata da Piero a Sonia: ” Il canto del toro per la cara bilancia”.

A voler tradurre il segno zodiacale di Piero (Toro) e il segno zodiacale di Sonia (Bilancia). Due i ritratti di Sonia: uno frontale, definito nel volto, ricco per la resa riflessiva, sicura e malinconica ad un tempo; il secondo una sagoma in acquerello riconoscibile, pur nell’indefinito controluce; risultato difficilissimo nella sua restituzione.

Due i ritratti dedicati alla sorella Fernanda, profili definiti dalla matita e dal gessetto, a rendere un volto asciutto, con echi di una plasticità rinascimentale l’uno, impalpabili nella sua modernità l’altro. Al tema di Fernanda fa riferimento lo Studio di interno del 1978, che rappresenta la camera di Rue de Bucy in occasione di un viaggio parigino per assistere la sorella ammalata, spunto di una serie di pastelli e di disegni commentati da Leonardo Sciascia con queste parole: ” Una Parigi inconsueta, per un siciliano, una Parigi “diversa”: non meta di una verifica di miti, memorie e vagheggiamenti culturali…, ma una Parigi estrema e angosciosa meta “medicale” (…)

Paolo Nifosì
paolo.nifosi@tin.it

Carmela Grasso
giornalista
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