Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo – Basilica Palladiana – Vicenza

pallinoFlow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo – Basilica Palladiana – Vicenza
dal 17 settembre al 1 novembre 2015

FlowTalk in Basilica – Artisti e filosofi a confronto il 17 settembre, per l’opening della Mostra

Ancora pochi giorni e il 17 settembre in Basilica Palladiana inaugurerà la mostra “Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo”, ideata da Maria Yvonne Pugliese e da lei curata insieme Peng Feng, professore di estetica alla Peking University.

L’evento, organizzato dall’ Associazione Culturale YARC in collaborazione con il Comune di Vicenza, è molto di più che una affascinante mostra d’arte. E’ un progetto che punta a cogliere gli stimoli provenienti dall’arte contemporanea per proporre una riflessione su ciò che, in termini di idee, essa sottende. Che è poi anche ciò che sottende alle forme di pensiero, alle percezioni e al vivere quotidiano.

flowPer questo nel pomeriggio del 17 settembre dalle 15.30 fino a prima dell’inaugurazione, prevista per le 18.30, all’interno del salone della Basilica un pubblico di esperti del settore sarà chiamato a prender parte a quello che dagli organizzatori è stato definito “FlowTalk”: un dialogo tra artisti e filosofi italiani e cinesi. Interverranno il prof. Peng Feng, Vice presidente del Dipartimento di Estetica della Peking University, il prof. Marcello Ghilardi, ricercatore in Estetica all’Università di Padova ed esperto di estetica orientale, gli artisti Iler Melioli, Stefano Arienti, Peng Si, Zhang Fangbai. Seguiranno la tavola rotonda anche altri artisti protagonisti della mostra e tutti i presenti saranno stimolati non solo ad assistere ma anche a prendere la parola, discutere e ragionare.

Il confronto verterà su temi che si prefigurano stimolanti: il rapporto tra tradizione e innovazione, quello con la natura, il significato dell’opera d’arte rispetto al simulacro della comunicazione, il ruolo dell’artista nei confronti della società contemporanea.

“Per comprende e confrontare le nostre culture ci affidiamo all’arte poiché il linguaggio visivo è universale e quindi idoneo a questo scopo. Il linguaggio visivo, a differenza di quello verbale, non é vincolato a codici prestabiliti e va quindi oltre gli schemi culturali pre esistenti”, sottolinea Maria Yvonne Pugliese.

“Questo ci permetterà di comprendere delle differenze di base per migliorare la consapevolezza e il fascino di visioni diverse della vita e potrà essere occasione per ragionare sui motivi delle difficoltà di comprensione anche a livello commerciale”. “Ci affidiamo alla filosofia che ci permette di descrivere e confrontare i piani teoretici delle nostre culture e di creare un raffronto con il piano della fenomenologia contemporanea”.

Gli artisti stessi daranno voce alla propria ricerca. “Abbiamo riservato una lunga meditazione sulla scelta della lingua di questo dialogo”, continua la curatrice. “Ogni cultura esprime pienamente se stessa solo attraverso il proprio linguaggio. Per questo, pur rinunciando alla comodità, abbiamo deciso di non utilizzare la lingua inglese poiché in questo caso entrambe le parti si sarebbero espresse in una lingua non propria. Pertanto si parlerà italiano e cinese con traduzione consecutiva. Questo permetterà di mantenere agli atti una registrazione fedele del pensiero dei relatori”.

Il FlowTalk verrà filmato, montato con voiceover per le traduzioni e poi mandato in loop durante tutto il periodo della mostra.

Il FlowTalk rappresenta il cuore del progetto della mostra. I contenuti che verranno trattati sono nati dopo aver visionato le opere proposte dai singoli artisti, il che stimolerà un confronto che travalichi la pura analisi delle opere in mostra.