Palazzo Barberini protagonista dell’ultima puntata di SuperQuark di Piero Angela

pallino2016Palazzo Barberini protagonista dell’ultima puntata di SuperQuark di Piero Angela
3 settembre 2016

Palazzo Barberini sarà uno dei protagonisti dell’ultima puntata di SuperQuark di Piero Angela, in programma sabato 3 settembre 2016, alle ore 21.20 su RAIUNO

“Quello che non hanno fatto i barbari lo fecero i Barberini”.  Ma quanto è vero questo motto? Alberto Angela e Gian Piero Orsingher visitano Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma.

Il palazzo e le sue collezioni raccontano la storia di una delle grandi famiglie che hanno contribuito alla crescita culturale e artistica di Roma fra il Seicento e il Settecento, i Barberini.

Quattro i focus scelti da SuperQuark per raccontare questo luogo straordinario.

buco 200Si inizia con il Salone di Pietro da Cortona, magniloquente “sala d’attesa” per gli ospiti dei Barberini, alla scoperta del famoso affresco del soffitto (1632-1639). Nell’enorme dipinto esuberanti scene mitologiche si intrecciano con complesse allegorie e messaggi politici: l’autorappresentazione personale e dinastica di Urbano VIII, lo scarto tra l’apoteosi visiva dell’investitura papale e la complicata situazione storica che portò all’elezione pontificia di Maffeo Barberini.

Non poteva mancare il ritratto della Fornarina di Raffaello, una delle icone del Museo, di cui vengono messe in luce l’importanza storica e le sottili implicazioni personali e autobiografiche dissimulate nel ritratto dell’amante del pittore.

Il terzo focus è sull’affresco di Andrea Sacchi della “Divina Sapienza” (1630), una composizione che rappresenta mirabilmente la retorica celebrativa delle immagini e che nasconde un esoterico significato astronomico e astrologico, rivelando gli interessi scientifici di Urbano VIII, mossi sia da una visione superstiziosa che dai suoi rapporti con Galileo.

L’ultimo argomento è l’appartamento settecentesco, allestito in raffinato stile rococò dalla principessa Cornelia Costanza e dal principe Giulio Cesare Colonna di Sciarra (tra 1760 e 1770), poco conosciuto dal grande pubblico che mantiene perfettamente integro il suo elegante arredamento e la ricca serie di dipinti che lo decorano.