8 CELLE PER 8 ARTISTI – Fortezza del PRIAMÀR – Savona

Priamàr, le celle della fortezza aprono all’arte contemporanea.
Con il Patrocinio della Città di Savona e del Comune di Albissola Marina

Il Centro Artistico e Culturale Bludiprussia di Albissola Marina e la Galleria Scoglio di Quarto di Milano presentano la mostra d’arte contemporanea:

8 CELLE PER 8 ARTISTI ovvero Le Celle –Perimetri d’arte
Testo in catalogo di Cristina Rossi
cellette

INGRESSO LIBERO
Da sabato 17 giugno a domenica 2 luglio 2017
Personali di:
Novella Bellora, Lorenzo Bocca, Alessandra Chiappini,
Giuliana Consilvio, Armando Fettolini, Giacomo Nuzzo,
Dolores Previtali, Giovanni Valentini

Fortezza del PRIAMÀR
CELLETTE PALAZZO DELLA SIBILLA
Corso Mazzini,1 – 17100 Savona

INAUGURAZIONE: sabato 17 giugno ore 18.00

Ore 19.00 Corridoio Esterno Cellette

 

 

PERFORMANCE “Oltre il limite” di Marilena Sassi ( danzatrice Elisa Schiavon e alle percussioni Lorenzo Gaibazzi)

Ore 21.30 Cappella Sconsacrata Palazzo del Commissario
PERFORMANCE “La sposa” di Gianni Bacino (con la partecipazione di Maramarasma)

Orario: Mercoledì, Giovedì, Venerdì 17,00/19,00 Sabato e Domenica ore 10.00/12.15 e 17.00/19.30
Info: Bludiprussia (Paola Grappiolo) 338 3172458 www.bludiprussiarte.it
Scoglio di Quarto (Gabriella Brembati) 348 563038
Servizio Cultura e Turismo Comune di Savona Tel. 019 83105005 – 019 83105023


PRIAMÀR.
Le celle e i perimetri d’arte
È giunta alla sua quinta edizione la mostra collettiva di arte contemporanea, da un progetto delle gallerie Scoglio di Quarto e Bludiprussia, “Perimetri d’arte”: dialoghi e confronti inediti tra artisti nello scenario della fortezza Priamar, imponente avamposto sul mare della città di Savona. Le otto stanze, spazi contigui e comunicanti, affacciati su un camminamento di ronda, che furono un tempo celle carcerarie sono ora “celle” del contemporaneo; ciascuna ospita una mostra personale. Ogni cella, dunque, non ha più la sua pena, ma la sua stella.
Nelle pitture di Novella Bellora, il segno forte dei “perimetri” racchiude una materia pittorica vivida e compatta, dal forte impatto espressionista. I confini ben delineati esaltano il cromatismo di un paesaggio primigenio, incandescente, impetuoso, frutto di un’energia compositiva che libera la materia pittorica secondo un progetto ben definito.
Lorenzo Bocca apre il perimetro, sorta di confine che lega e distingue la figura geometrica, su cui opera prevalentemente, il quadrato, a ipotesi che sfociano verso altri percorsi, dove la forma e il suo contorno si sottraggono alla semplificazione della regola ma non ai legami di senso tra forma, colore e proporzione; la figura base del quadrato schiude infatti molteplici possibili fantasie percettive, a conferma della complessità delle composizioni dell’artista.
Di Alessandra Chiappini colpisce il riferimento al mito, un tema a lei caro, come forza propulsiva che emana dal passato e si proietta nel presente. Nelle sue opere passato e presente si compenetrano fino a comporre frammenti di realtà che hanno radici profonde nella nostra interiorità. Così il mito rende possibile e fondante il conflitto da cui trae origine la nostra identità nella forma più concreta, quella del corpo, del suo dissolversi, della terra e del cielo, della vita e della morte. Il suo segno grafico e pittorico, marcato e lieve al contempo, sta a significare un arco di tempo e uno spazio all’interno del quale si giocano gli opposti elementi della sua “cosmologia”.
L’approccio visivo alle carte di Giuliana Consilvio consente una sintesi dei possibili piani di lettura dei diversi strumenti espressivi adottati, pittura, incisione, rilievo. Sulla superficie della carta emergono tracce, talora labili, talora nitide, che alludono alla configurazione di uno spazio destinato a imprimersi nella memoria per la qualità stessa e l’espressività dei segni su cui esso va costruendo il proprio perimetro.
Nelle opere di Armando Fettolini i perimetri si annullano per il prevalere di una suggestione emotiva che il linguaggio pittorico dell’artista evoca, un linguaggio che sottende un gesto concreto, e una tensione all’astrazione che sfocia verso una dimensione spirituale. Il colore, che guarda ai grandi coloristi del passato e il tratto, concreto e quotidiano, creano una sintesi tra dimensioni apparentemente opposte:non c’è ambiguità tra spazio mentale e il fare concreto dell’artista.
Non c’è contraddizione tra la pittura e la fotografia nella poetica di Giacomo Nuzzo: la precisione del tratto si mescola all’evanescenza dell’acquerello così come nella fotografia, la tensione nello scatto, che sia una istantanea, un ritratto o un paesaggio, diviene racconto del tempo che cambia il nostro modo di vedere la realtà. Acquarelli astratti, ricchi e complessi, nei quali colpisce la consapevolezza della composizione. Sensibilità fotografica e figurativa si nutrono reciprocamente nella chiarezza del racconto lirico di questi acquerelli, come “momenti di essere”.
Il linguaggio plastico di Dolores Previtali entra nello spazio delle celle amplificandone il significato simbolico; attraverso la forza etica delle sue opere scultoree che ruotano intorno ai temi dell’uomo e del suo faticoso cammino, della sua insistente e drammatica ricerca di senso. Oggi più che mai il tema dei migranti è al centro della ricerca espressiva di Previtali, una scelta artistica coraggiosa ed essenziale. Gruppi compatti di corpi allungati e scarni, solidi, consapevoli del loro destino e disarmanti nel loro anelito a una speranza che ci trascende poggiano sulla struttura della barca che li trasporta; il calore e la forza dei corpi modellati nella materia sembra opporsi alla fragilità di una erranza senza fine.
I perimetri delle pitture “astrali” di Giovanni Valentini, sfuggono alla comune osservazione del cosmo; i pigmenti su tela li rendono sfuggenti e cangianti. È l’intuizione, arricchita da una consolidata conoscenza scientifica, a guidare il lavoro dell’artista, così che la nostra percezione del mistero dell’universo e dei fenomeni che lo abitano avviene attraverso i colori e forme come apparizioni di corpi invisibili.
Cristina Rossi