Sum ergo Cogito – Ennio Calabria – Studio Arte Fuori Centro – Roma

PITTORI, PITTORI

a cura di Roberto Gramiccia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ennio Calabria

Sum ergo Cogito

Mercoledì 21 febbraio 2018, alle ore18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si inaugura la mostra di Ennio Calabria “Sum ergo Cogito” a cura di Roberto Gramiccia. L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 marzo secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.

Con quella di Ennio Calabria inizia il ciclo di quattro mostre che Roberto Gramiccia curerà su richiesta dell’Associazione culturale “Fuori Centro”. A Calabria seguiranno nell’ordine: Valeria Cademartori, Paolo Assenza e Nicola Rotiroti. L’insieme delle quattro mostre, pensato come un unicum, prende il titolo di Pittori, pittori. Tutti e quattro gli artisti ritrovano, infatti, nella pittura il loro strumento espressivo di elezione.

Scrive il curatore:

“Non nascondo che nella scelta di questo titolo – Pittori, pittori – si incastoni una mia “non celata” predilezione per un mezzo espressivo che, negli ultimi decenni, ha dovuto subire i colpi e le violenze di una temperie iper-concettuale e ipertecnologica che ha preteso di ridimensionare lo specifico della pittura, purtroppo riuscendo a strappare qualche temporanea vittoria di Pirro. Ma, appunto, si tratta di vittorie di Pirro perché la pittura, come la poesia, come la musica, non muoiono fin quando si evita la barbarie.

Chi più e meglio di Ennio Calabria poteva battezzare un ciclo di mostre con questo titolo? Semmai la cosa da rimarcare è la semplicità e la generosità con la quale un maestro assoluto, come lui, ha accettato di affiancare la sua proposta a quella di artisti tanto più giovani e meno carichi di glorie. Calabria quindi ci farà da apripista e speriamo – ma io ne sono sicuro – che gli altri saranno all’altezza di dialogare con lui da pittori, pittori.”

Gli otto dipinti che Ennio Calabria presenta oggi allo Studio Arte Fuori Centro esprimono una straordinaria forza di impatto, una tempesta che attira su di sé un’attenzione totale. Con effetti che in qualche modo sono preannunciati da un lavoro del 2009 ripreso e ultimato in questi giorni: Studio per “Parlamento: vento imprevisto”. Seguono poi i ritratti di Marcel Proust, Jorge Luis Borges, Hector Berlioz, Mahmud Ahmadinejdad e di sé stesso e altri due veri e propri capolavori: Garrula morte (2012) e La luce dei telefonini (2015). Le opere esposte, accuratamente selezionate, rappresentano una sintesi superba della proposta pittorica e del pensiero di uno dei più grandi maestri del 900, la cui vitalità creativa continua ad illuminarci.