Scrutando il mare: lanterne, fari e fanali della Sicilia – Aspra (Bagheria)

Scrutando il mare: lanterne, fari e fanali della Sicilia – Aspra (Bagheria)
25 marzo 2018

BCsicilia – Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali

Nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si presenta domenica 25 marzo 2018 alle ore 17,30, presso Villa Sant’isidoro De Cordova ad Aspra (Bagheria), il volume di Umberto Balistreri e Tommaso Romano “Scrutando il mare: lanterne, fari e fanali della Sicilia”. La manifestazione è promossa da BCsicilia, Pro Loco di Aspra, Lega Navale di Aspra e in collaborazione con GRE e ISSPE. Dopo l’introduzione di Claudio Matta, Presidente Pro Loco di Aspra, di Gianfranco Sciortino, Presidente Lega Navale Sezione di Aspra, di Maria Giammarresi, Presidente BCsicilia, Sede di Bagheria e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, è previsto l’intervento dello Storico del territorio Pippo Lo Cascio. All’incontro saranno presente gli autori.


Per informazioni: Email: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 – Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia


Il Libro
Un particolareggiato studio, un’approfondita rilevazione dei “fari” e “fanali” di Sicilia rientrava nei programmi dell’Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, Istituto da sempre attento alla ricognizione dei beni culturali isolani, anche in questo caso di beni culturali si tratta, con particolare riferimento ai nostri litorali.

E’ un’avvincente carrellata sulle coste siciliane, con una ricca appendice documentaria ed un essenziale apparato fotografico ed iconografico: dal faro messinese di Punta San Ranieri, umo dei più antichi d’Italia, a quello di Capo Rasocolmo, a pochi chilometri da Messina, dal faro della Torre Avalos di Augusta, sull’omonima fortezza realizzata nel XVI secolo, a quello di Capo Rossello, al faro di San Vito Lo Capo, tra i più importanti ed antichi, al faro di Punta Libeccio, nell’isola di Marettimo, al faro di Capo Gallo, nel golfo palermitano.


Gli autori:
Umberto Balistreri
Già funzionario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Presidente Nazionale dei Gruppi Ricerca Ecologica, Associazione ambientalista, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, è stato componente del Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale, del Comitato Tecnico-Scientifico del Parco delle Madonie, del Consiglio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento. Tra i suoi libri : “Dalla torre di Federico” , “Aspra e il suo territorio”, “Gli affreschi giovanili di Renato Guttuso nella Chiesa Madre di Aspra (1996), “Il Futurismo, la Sicilia” con Tommaso Romano, e con Carlo Pollaci “I mercati del centro storico di Palermo, “Pirriere e pirriatori nel Bagherese”, “Le torri di avviso nel Palermitano” con Gaetano Compagno, “Pagine Bagheresi”, “Aspra. Album di una comunità marinara”.


Tommaso Romano
Docente di Filosofia, Fondatore della Casa editrice Thule, è stato molto attivo nell’impegno civico-politico come Consigliere provinciale di Palermo, Assessore alla Cultura della Provincia e Vicepresidente della stessa, Assessore comunale alla Cultura della Città di Palermo. Ha pubblicato molti saggi e raccolte di interventi (significativa la serie del Mosaicosmo editi dall’ISSPE).

La sua opera poetica ha attirato attenzione critica e giudizi di scrittori e critici letterari come Mario Luzi, Mario Sansone, Vittorio Vettori, Luciano Anceschi, Massimo Grillandi, Vintila Horia, Ernst Jünger, Giorgio Caproni, Divo Barsotti, Giorgio Barberi Squarotti, Dante Maffia, Gesualdo Bufalino, Roberto Pazzi, Luigi Santucci, Davide Rondoni, Aldo Gerbino e Fausto Gianfranceschi. Attivo operatore culturale ha ricoperto vari e prestigiosi incarichi: Vice Segretario Nazionale e presidente regionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, Vice Presidente dell’Istituto Siciliano di Letteratura Contemporanea e Scienze Umane, Segretario generale della Fondazione Culturale Lauro Chiazzese. Presidente onorario dell’Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici. Presiede dal 2001 la “Fondazione Thule Cultura”.