Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2 Dal territorio al museo – Pinacoteca cantonale Giovanni Züst – Rancate (Mendrisio) – Cantone Ticino – Svizzera

Dal 28 ottobre 2018
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Cantone Ticino, Svizzera

Con l’allestimento di Mario Botta
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net


Nel 2010 la Pinacoteca Züst ha allestito Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, una mostra che – per la prima volta – affrontava l’argomento. A distanza di alcuni anni si ritorna sui temi di quella fortunata esposizione: la seconda puntata di questo progetto, stavolta messo in scena da Mario Botta, nasce nell’ambito dell’anno europeo del patrimonio culturale, che vede coinvolti 28 stati all’insegna del motto: «il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro».
Nel 2017 infatti il Cantone Ticino ha acquistato e destinato alla Pinacoteca Züst un dipinto di Francesco De Tatti, parte del polittico già sull’altare maggiore della chiesa di Santo Stefano a Rancate. Si avvia da qui un affondo su De Tatti, il pittore più significativo del Rinascimento nell’area di Varese.
Una sequenza di opere, finora mai riunite, permette di fare i conti con la sua cultura visiva: la luminosa tradizione che fa capo a Martino Spanzotti, uno dei grandi misconosciuti della pittura italiana del Quattrocento, riscoperto da Giovanni Testori, ma anche la Milano leonardesca di Bernardo Zenale e del Bramantino, fino a una precocissima conoscenza delle novità raffaellesche.
La mostra, nel rendere omaggio ai fondatori della storia dell’arte in Svizzera, si interroga sulle forme di conservazione e di dispersione del patrimonio artistico ticinese di epoca e stile rinascimentale, con il temporaneo rientro di opere che hanno lasciato queste terre: dalla pala di Bernardino Luini, oggi in una chiesa della campagna inglese, a un trittico di Calisto Piazza diviso tra più proprietà e per la prima volta, dopo secoli, riunito: eppure entrambi si trovavano in Santa Maria degli Angeli a Lugano. Altre opere hanno invece lasciato le sedi per cui erano state realizzate per trovare definitivo asilo nel Landesmuseum di Zurigo.


Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2
Dal territorio al museo
Sede: Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Cantone Ticino, Svizzera
Date: 28 ottobre 2018 – 17 febbraio 2019
A cura di: Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa
Coordinamento scientifico e organizzativo: Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla
Allestimento: Mario Botta


Informazioni:
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Tel. +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest

Orari, prezzi e servizi:
28 ottobre 2018 – 17 febbraio 2019
Da martedì a venerdì: 9-12 / 14-18
Sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18
Chiuso: il lunedì; 24, 25 e 31/12
Aperto: 1/11; 8, 26/12; 1, 6/01

intero: CHF/€ 10.-
ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF/€ 8.-

Visite guidate su prenotazione anche fuori orario; bookshop; audioguide; parcheggi nelle vicinanze.
Si accettano Euro.


Ufficio stampa
per la Svizzera:
Pinacoteca Züst – Rancate (Mendrisio), Cantone Ticino, Svizzera
Tel. +41 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
per l’Italia:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo – Padova, Italia
Tel. +39 049.663.499; Referente Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net; www.ti.ch/zuest

COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all’inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi a piedi, in 10 minuti, o con l’autobus (linea 524, Mendrisio-Serpiano).