PAOLO MEDICI – RINASCIMENTO DONNA TRA CARNE E SPIRITO – PALAZZO DUCALE – SABBIONETA ( MANTOVA )

SABBIONETA ( MANTOVA )
LUOGO: PALAZZO DUCALE
PIAZZA DUCALE, 2 – SABBIONETA (MN)
MOSTRA: PAOLO MEDICI – RINASCIMENTO DONNA TRA CARNE E SPIRITO
DAL 17 NOVEMBRE 2018 AL 17 GENNAIO 2019
INAUGURAZIONE: SABATO 17 NOVEMBRE ALLE ORE 17.30
PATROCINI :
•UNESCO DECENNALE Mantova Sabbioneta
•Comune di Sabbioneta
•Comune di Mantova
•Sistema dei Musei Mantovani
•Borghi più belli d’Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TELEFONO PER INFORMAZIONI:
INFO: Ufficio turistico 0375 221044
ORARI : 09.30 – 13.00 14.30 – 17.00
SABATO DOMENICA E FESTIVI MAIN SPONSOR
09.30 – 13.00 14.30 – 19.00


La personale di Paolo Medici “Rinascimento Donna – Tra carne e spirito” è la prima mostra di
questo progetto itinerante dedicato solo ad aree Museali che vedrà dopo Sabbioneta il Museo Civico
di Pordenone, il Museo del Sale a Cervia (RA) per poi arrivare al 2020 alla Reggia di Caserta.
Il progetto si declina su due essenziali filoni afferenti e complementari:
1) l’Umanesimo dell’immagine
2) la contemplazione della femminilità nei suoi aspetti archetipici.
Umanesimo dell’immagine.
La ricerca iconologica muove dal presupposto aristotelico di un’arte mimetica, da intendersi
“grecamente” come partecipazione del soggetto agente all’esistenza e al mondo fenomenico, al
dominio delle cose sensibili. La realtà fisica è pertanto il punto di partenza dello studio delle forme.
Il recupero dell’immagine fisica è il postulato di base di ogni operazione estetica di questa
produzione, reso ancor più incisivo da una sorta di filologia del “canone”. Il quale non deve essere
inteso come derivazione della “maniera”, ma come indagine condotta sui fondamenti della
tradizione artistica occidentale che fanno capo ai principi di “ordine e grandezza” (ritmo,
organizzazione degli spazi, misura, armonia delle parti…). Esattamente cioè gli oggetti della ricerca
estetica che ha originato il nostro Umanesimo, e ciò convenzionalmente che si passa sotto la
definizione generica di Rinascimento.
Contemplazione della femminilità.
L’aspetto referenziale o, diciamo così, “di contenuto”, non va disgiunto dalla premessa tecnica
sopra esposta. Anch’esso infatti muove da una calcolata esperienza mimetica ottenuta per incessante
rielaborazione di modelli acquisiti.
Tuttavia, il fulcro di questa ricerca figurativa assume l’elemento-donna non come mero oggetto
della rappresentazione, ma come platonica iponea di valori universali e archetipici. Qui non si
allude insomma alla consolidata fraseologia della donna “madre”, “patria”, “amante”, “strega”,
“musa”, “morte rapace” e simili. Il baricentro di tale produzione punta semmai a sviscerare i
connotati originari della femminilità, al di là delle denotazioni ideologiche a essa attribuibili.
La tecnica antichissima del frottage è non solo funzionale a questa operazione di “ricalco” del
modulo antico, ma esprime essa stessa un valore – si passi il termine – “ideologico” nella dinamica
di tale umanesimo dell’immagine. Gli infiniti passaggi cromatici che caratterizzano queste
sovrapposizioni dei pastelli cerosi sulla carta nera declinano nella tecnica sperimentata tutti i
costrutti delle antiche velature dei pittori rinascimentali, e nel contempo combinano la craquelure
derivante dai supporti di ricalco (trame di ferro, pelli conciate, stoffe e quant’altro) con una
antichizzazione naturale del supporto. Il risultato ricercato e ottenuto è quello di un effetto
naturalistico mediato già all’origine dal passaggio del tempo.


Paolo Medici (Roma, 1955) sviluppa la propria esperienza artistica a cavallo fra l’esperienza diretta
di Corrado Cagli e quella della “Ca’ d’Oro” di Giorgio De Chirico nei primi anni ’70. Dopo questa
didattica formativa, prende parte a numerosi eventi culturali che attraversano le principali correnti
figurative del secondo ’900, e sviluppa la propria produzione fra il Lazio, le Marche, l’Emilia
Romagna e la Lombardia, esponendo, in forma collettiva o personale, in numerose rassegne che
esibiscono, come comune denominatore, lo studio metodico della figura femminile accompagnato
alla sperimentazione tecnica del frottage – modalità acquisita sin dagli esordi nell’atelier di Cagli, e
di cui si fa a tutt’oggi portatore d’eccellenza riconosciuto a livello nazionale ed europeo.
Attualmente vive e lavora a Bologna. www.paolomedicipittore.it