ENTANGLEMENT – Giovanni Padovese – Spazio d’arte Scoglio di Quarto – Milano

ENTANGLEMENT di Giovanni Padovese
a cura di Francesco Tedeschi

Lunedì 10 Febbraio 2020 dalle ore 18:00, lo Spazio d’arte Scoglio di Quarto, in via Scoglio di Quarto 4, inaugura la mostra “ENTANGLEMENT” di Giovanni Padovese a cura di Francesco Tedeschi. In occasione della mostra saranno presenti l’artista e il curatore, inoltre verrà distribuito il catalogo. Sarà possibile visitare l’esposizione fino il 28 Febbraio 2020.

Tratto dal testo “Un esploratore del cosmo” di Francesco Tedesci:

L’opera di Giovanni Padovese si fonda su un principio di ricerca, nel senso che le sue realizzazioni hanno a che fare con alcuni temi di fondo desunti dalla lettura e dal confronto con le posizioni teoriche della fisica contemporanea, riletti però con un grado di artigianalità e di leggerezza. Al centro della sua attenzione sono per esempio le coincidenze fra una visione cosmica che la fisica atomica e quantistica hanno alimentato e le forme artistiche e simboliche che nel corso dei secoli hanno dato vita a immagini che rappresentano i rapporti fra microcosmo e macrocosmo, tra le strutture della materia e quelle della geometria rappresentativa. Senza rivolgersi alla visione mistica teorizzata qualche decennio fa da Fritjof Capra nel suo Il Tao della fisica, lettura che ebbe un particolare fascino nella scoperta dei legami tra pensiero orientale e cultura scientifica, dove viene per esempio messa in evidenza la coincidenza fra le posizioni del fisico Niels Bohr e del mistico Shri Aurobindo nel sottolineare come la percezione e la comprensione del funzionamento del mondo si amplia infinitamente, superando la visione meccanicistica dell’universo, Padovese è interessato piuttosto alle suggestioni derivate dalla lettura delle Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, che portano a sintonizzarsi con le relazioni fra le maggiori teorie scientifiche elaborate nel Novecento.

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Francesco Tedeschi


Biografia di Giovanni Padovese:

“ I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegare tutto ogni volta…” (Antoine De Saint-Exupèry, Il piccolo principe). Questa frase del Piccolo Principe compendia la filosofia di vita di Giovanni Padovese, artista artigiano nato a Como nel 1960, proveniente dalla vecchia scuola di bottega, quella dove impari un mestiere e lo sviluppi secondo capacità e passione .Nonno commerciante di opere antiche, madre antiquaria e gallerista, è cresciuto tra arte moderna, mobili e quadri antichi. Terminati gli studi presso l istituto Tecnico per Geometri, si è occupato del negozio di antiquariato e del laboratorio di restauro di proprietà della famiglia, dove ha compiuto importanti restauri per il Museo Civico di Como, chiese e ville del FAI. Appassionato di pittura e scultura, si è dedicato allo studio dell’ arte svolgendo a Brera stage amatoriali e frequentando assiduamente mostre, fiere e musei. Autodidatta estraneo ad ogni tipo di accademismo e spinto dall’ esigenza di indagare il misterioso mondo dell’ arte, dal 1980 si è interessato al linguaggio figurale primitivo nel campo della scultura .Il rifiuto della forma canonica lo ha portato alla ricerca di una dimensione più profonda, ironica e allusiva in costante dialogo con il proprio vissuto e immaginario.

La mostra rimarrà aperta dal 10 febbraio al 28 febbraio 2020, dal martedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, o su appuntamento. Cell. 348 5630381 / e-mail: info@galleriascogliodiquarto.com