DC Next – Dolomiti Contemporanee – 2a edizione

DC Next – Dolomiti Contemporanee – 2a edizione
dal 4 agosto 2012

Dopo la stagione 2011 e l’esordio a Sass Muss, DC riparte, con la seconda edizione, DC NEXT .

DC è un progetto d’arte contemporanea in cui curatori ed artisti vengono a cimentarsi con lo speciale ambiente dolomitico, costituito di natura e uomini, di spazio, roccia, aria (sottile) e progressioni verticali. Progetti ed opere si relazionano con le emergenze (non solo ambientali) di questa regione. Lo spazio fornisce dunque il materiale, soggetti, temi e pretesti agli artisti, che intavolano le proprie riflessioni. Una serie di interventi installativi viene realizzata in diversi luoghi specifici, individuati all’interno di quest’ambito territoriale alpino.

Sass Muss, luogo "centrale" della prima edizione di DC non c’è più: l’arte ha smosso quel luogo dimenticato. Dall’ ex polo chimico in località Sospirolo, provincia di Belluno sono transitate, in poco più di due mesi, 10.000 persone. Una riscoperta che ha portato ad una "riconversione" poiché gli edifici, abbandonati da lustri, vengono ora affittati; l’arte, oltre ad essere se stessa, si è dimostrata anche utile per il rilancio del sito.

In questi mesi, è continuato il lavoro di mappatura del territorio dolomitico, individuando altri siti dal grande potenziale, inutilizzati, frustrati, fermi; altre Sass Muss, in cui avviare altri progetti, a cui da mesi sta lavorando il team di curatori. Al tempo stesso si sono rafforzati i rapporti con le istituzioni, l’industria: i partner/sponsor che sostengono il progetto e che sono diventati 120.

Di questi nuovi siti e spazi, alcuni diventano il centro di DC NEXT, e vengono inaugurati nell’estate 2012. Il sito principale dell’estate 2012, si trova a Taibon Agordino (Belluno); venti chilometri più a nord di Sass Muss, ancora più nel cuore delle Dolomiti, il 4 agosto inaugureranno le prime 6 mostre del BLOCCO di Taibon; il Blocco è un’ex fabbrica di occhiali, chiusa da 10 anni, che verrà riaperta anche quest’anno con Residenza per gli artisti e con i cicli di mostre.

Le mostre sono affidate a curatori indipendenti; la novità nel format, rispetto al 2011, è che quest’anno, oltre ai curatori, sono state invitate alcune Gallerie private a realizzare delle mostre (personali, bipersonali) nel blocco, portando artisti giovani, in linea con il concept di DC o comunque interessati alla sua modalità operativa, con lavori sperimentali; le Gallerie hanno risposto positivamente, e verranno, soprattutto nel secondo ciclo espositivo, assecondando lo spirito del progetto; non si tratta di un’operazione commerciale, ma di un’apertura culturale, che è stata recepita. La partecipazione delle Gallerie non avrà carattere commerciale: esse saranno integrate e collaboreranno al dispositivo no-profit di DC, consentendo ai propri artisti di sperimentare liberamente; non una fiera quindi, ma un’interazione, e la ricerca di formule nuove, aperte, trasversali alle codificazioni tradizionali.

Il BLOCCO di Taibon sarà dunque attivo dal 4 agosto a fine ottobre, insieme alla Residenza. In questo periodo, si svolgeranno due cicli espositivi, ognuno con 7 mostre: il primo aprirà il 4 agosto, il secondo dopo la metà di settembre;

Il BLOCCO è l’epicentro di DC NEXT, da cui partiranno le esplorazioni per gli altri siti e cantieri artistici/culturali:

i primi artisti sono già in residenza, lavorano alle mostre che apriranno il 4 agosto. Tra essi, Tiziano Martini, Nicola Genovese, Dacia Manto, Paolo Gonzato, Andrea Magaraggia, Christian Martinelli.

I curatori coinvolti nel primo ciclo espositivo sono: Gianluca D’Incà Levis, Alberto Zanchetta, Riccardo Caldura, Nicola Genovese e Tiziano Martini (progetto indipendente), Paolo Toffoluti, Guido Molinari.

Ad agosto inaugurerà anche una mostra collettiva presso il Museo delle Regole di Cortina d’Ampezzo, in cui Dolomiti Contemporanee opererà in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi.

Una location off sarà costituita dal Castello di Andraz, nel Comune di Livinallongo.

A metà settembre, verrà inaugurato il Nuovo Spazio di Casso (Comune di erto e Casso, Provincia di Pordenone). Si tratta dell’ex scuola elementare di questa piccola frazione montana, un edificio chiuso dal ’63, quando fu danneggiato dalla gigantesca onda di piena che causò il disastro del Vajont. Ora, dopo quasi 50 anni, in seguito ad un restauro che lo ha completamente trasformato, questo spazio speciale e unico riapre. E lo fa con l’arte contemporanea, cioè con uno spunto culturale rinnovativo e vitale, necessario in un territorio che da quasi dieci lustri vive all’ombra di quella terribile tragedia.

Per Informazioni:
Dolomiti contemporanee – Laboratorio d’arti visive in ambiente
tel 0437 62221 – 30685

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