Claudio Alessandri – La Città di Palermo – Hotel Jolì – Palermo

Claudio Alessandri – La Città di Palermo – Hotel Jolì – Palermo
28 novembre 2013

La Città di Palermo. Cenni di storia architettonica dalla fondazione ai primi anni del XX secolo.

Giovedì 28 novembre alle 17,30 verrà presentato il libro di Claudio Alessandri dal titolo la “Città di Palermo, Cenni di storia architettonica dalla fondazione ai primi anni del XX secolo”, Nuova Ipsa, Editore Palermo”.

La sede dell’evento sarà  l’Hotel Jolì – Sala Novecento, Via Michele Amari, 11 angolo Piazza Ignazio Florio, Palermo. Introduzione di Alberto Russo, regista del programma TV Arte&Cultura. Presenterà il libro il Prof. Tommaso Romano. Interverrà L’Arch. Muhammad Al Daire.

La trama

Dare un’idea delle caratteristiche architettoniche di una città come Palermo, non è affatto semplice, specialmente, come è in questo caso, la descrizione storico – architettonica di questa città copre un lunghissimo arco di tempo durante il quale Palermo risentì, in positivo e in negativo, tutti i cambiamenti che comportarono le tante dominazioni, diverse nella storia come nella concezione costruttiva.

Può sembrare assurdo, ma Palermo e la Sicilia in generale, non hanno mai goduto di una loro indipendenza politica. Subirono la conquista di svariate dominazioni straniere e questa circostanza fu di giovamento alla sua cultura letteraria, storica e architettonica, ma solo sotto i Normanni e gli Svevi con Federico II, si poté parlare di forme politiche “in fiere”, non determinate dal volere dei conquistatori, ma integrate alla storia locale. 

Claudio Alessandri nel suo testo ha voluto dare vita ad una narrazione fluida, simile ad un romanzo, alla portata di tutti i lettori, evitando con la massima attenzione quelle infinità di note che inevitabilmente, interrompono la continuità della narrazione.

Ecco come l’autore  descrive la Città di Palermo:
Com’era bella Palermo la notte
Una notte ho rivisto le stelle incastonate nel cielo di inchiostro.
Mentre la luna cercava rifugio dietro la collana dei monti.
Com’era bella Palermo la notte,
camminavo per le strade deserte e silenti,
punteggiate da rare luci di tremolanti
lampade ad olio dal lucore fioco.
Camminavo per le strade deserte
inebriandomi del profumo delle spezie preziose d’Oriente.
Udivo il richiamo del Muezzin che invitava alla preghiera,
poi l’allegro scampanio della grande chiesa,
un tempo anch’essa moschea e tornata alla fede cristiana,
assistette al trionfo di Ruggero il Normanno.
E l’incoronazione del grande Federico,
chiamato la “Luce del mondo”.
Sento il sussurro musicale delle fontane
che ci raccontano di sospiri d’amore,
di pianto disperato di bimbi strappati dalle braccia delle madri,
figlie d’Angiò imploranti un impossibile perdono per colpe
non loro, nei giorni del Vespro vendicatore
a punire l’oltraggio e l’onore.
Com’era bella Palermo la notte,
incantata dai raggi della luna
che tenui creavano ombre alle statue della grande piazza.
Com’era bella… adesso non più.