FANTASMAGORIE
Mostra personale di Enzo Romeo
XXS apertoalcontemporaneo
Via XX Settembre 13 Palermo
Inaugurazione giovedì 27 febbraio ore 19
A sette anni di distanza dall’ultima mostra personale palermitana
(allestita nel 2013 proprio presso XXS apertoalcontemporaneo) una nuova
esposizione di dipinti di Enzo Romeo sarà visibile dal 27 febbraio negli
stessi spazi di via XX Settembre 13 a Palermo.
Una serie di opere di recente realizzazione, che confermano la statura
artistica di uno dei pittori più rappresentativi non solo della scena
trapanese ma dell’intero panorama visuale siciliano.
Attivo sin dai primi anni ’60, protagonista di decine di mostre personali sia
in Sicilia che nel resto del paese (Roma, Firenze, Milano, Imperia) nonché
partecipe ad innumerevoli e qualitative mostre collettive, Enzo Romeo
prosegue ormai da anni nel suo inesausto percorso di ricerca e
sperimentazione con una encomiabile coerenza stilistica che però non
incorre mai nel vizio della ripetitività e che piuttosto appare sostenuta da
una inesauribile ed intonsa verve ideativa.
Il ricorrere nelle sue tele di campiture articolate su una misurata gamma
cromatica (ove predominano le oscillazioni tonali fra il bianco e il grigio ed
i contenuti lacerti di nero e blu-violetto), l’improvviso e nevrile inserto di
schegge ipercromiche (rosse e gialle soprattutto), il tratteggio sintetico e
guizzante (ma sempre risoluto nella sua compiuta allusività figurativa)
testimoniano infatti d’una poetica sentitamente visionaria, capace di
trasfigurare il mero dato di natura in un intenso precipitato visivo,
sedimentato per sublimazione delle immagini attraverso il filtro capillare
d’una matura e rilevante soggettività.
Lontano da suggestioni superficialmente “mediterranee”, del tutto
estraneo ad obblighi di “verismo manierato”, decisamente orientato –
piuttosto – verso moduli di ricerca linguistica che prevedono il sapiente
embricarsi di astratto e figurato, Enzo Romeo va quindi annoverato fra
quegli artisti insulari che hanno saputo adeguarsi alle pressanti istanze
della contemporaneità, procedendo coraggiosamente nel senso del
superamento delle gore e delle convenzioni della tradizione autoctona,
senza che ciò abbia però mai implicato il rinnegamento della piena e
classica centralità della pittura. Pittura intesa non come sterile esercizio
virtuosistico o come semplice mezzo col quale acquistare uno spazio di
mercato, ma come acuto strumento d’espressione grazie al quale
disvelare quell’intimo universo affettivo, coltivato nella pausata
interrelazione col contesto naturale (e sociale) circostante.
La mostra, curata da Salvo Ferlito, potrà essere visitata fino al 7 marzo,
dal martedì al sabato, dalle 17,00 alle 19,30.