Like true – Alessio Barchitta e Lena Shaposhikova – EconomArt – Milano

Like true

se la galleria si reinterpreta nel segno di studio d’artista

Opening 07 sept. H. 18.00

07/09 _01/10

EconomArt di Amy d Arte Spazio è lieta di presentare  LIKE TRUE , che inaugura la stagione autunnale  della galleria di ricerca milanese.

L’esposizione  “ Like true “  si configura come un  work in progress di confronto  e messa in connessione  tra Alessio Barchitta (1991)  e Lena Shaposhikova (1990) , due artisti che la galleria segue da anni ,in cui l’habitat e la materia  come processo ,saranno  i veri codici identitari ,ridotti all’essenziale, in una prospettiva inter specie della dialettica  nell’arte contemporanea.

 Un’occasione  per conoscere gli artisti non solo attraverso le opere , ma anche attraverso il loro ambiente di lavoro come spazio personale in senso concreto con la presenza di opere fin qui non esposte o meno viste.  

L’idea di creare all’interno di Amy d Arte Spazio  due studi d’artista  è elettrizzante e travolgente  ; il punto di partenza è stato lo -spazio- inteso  come luogo fisico e psicologico ,l’essenzialità , in un’ottica di ecologia mentale e la luce  .

Gli studi originari dei due artisti sono per Alessio Barchitta a Barcellona Pozzo di Gotto (ME))e per Lena Shaposhikova a Firenze .

Il titolo del progetto espositivo “ Like true “  rimanda al tentativo teutonico  e vero-simile, della ricostruzione come  messa in scena in una pièce teatrale .  

Alessio Barchitta

Il suo lavoro si sviluppa attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti, prediligendo la scultura e l’installazione site-specific.La ricerca intende analizzare quei processi e quei comportamenti che intercorrono tra l’uomo (nella sua più fragile dimensione del contemporaneo) e il paesaggio circostante, spesso intersecando la sfera privata, (attraverso l’utilizzo e riuso di oggetti di uso quotidiano e il loro design), con quella pubblica (con particolare interesse per l’architettura e il suo tessuto urbano). Le diverse strategie di rappresentazione avvengono mediante azioni che vanno a disarticolare e ri-significare gli spazi con cui è chiamato a confrontarsi, come nel caso di “ Kick me “ del 2019 ,con opere  dall’estetica  apparentemente disimpegnata ,che mirano ad analizzarne gli aspetti politici e sociali, collocandosi all’interno di un’estetica volta a suggerire nuovi sistemi spaziali e concettuali.

Lena Shaposhikova

La sua identità come artista è strettamente legata al tema della pittura, come strumento espressivo e narrativo, talvolta proprio come oggetto della pittura stessa che risulta essere traccia di una performance, di un fare che ha a che fare col corpo, con la mente e con la visione, nella direzione dell’assumere piena coscienza nel fare immagine. Essere artisti vuol dire farsi filtro del mondo e esserlo oggi vuol dire affermare il principio di un’identità liquida, radicata nella storia, vittima e carnefice del presente. Il problema della visione bulimica e quindi dell’approccio consumistico alle immagini è uno degli argomenti più affrontati .Tecnicamente si muove tra la pittura ad olio ,acrilico ed acquerello , talvolta passa dal pennello all’aerografo cercando innesti linguistici. Spesso trasforma il suo studio per realizzare supporti sagomati per pitture più performanti ed installative.