ATROPOGEA SALVATION – ALEX CAMINITI – Sala da Feltre – Open ART – Roma

“ATROPOGEA SALVATION”

Opere di

ALEX CAMINITI

e alcune sculture a quattro mani con FEDERICO MOCCIA

a cura di

Sabrina Consolini e Massimo Scaringella  

Inaugurazione – Vernissage

Mercoledi 20 ottobre 2021 ore 18.00

In occasione della Rome Art Week

Sala da Feltre – Open ART

Via degli Orti di Trastevere, 6, Roma

L’arte di Alex Caminiti (nato a Messina nel 1977) è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo e Christie’s, ed altre case internazionali d’aste, lo hanno inserito tra i maggiori artisti contemporanei al mondo. La mostra dal titolo Atropogea Salvation a cura di Sabrina Consolini e Massimo Scaringella, si terrà a Roma nei raffinati spazi espositivi di Sala da Feltre-Open ART (dal 20 ott.al 26 nov. ’21 ingresso gratuito) e nell’ambito degli eventi artistici della 6° ed. di RAW Rome Art Week.

In mostra l’ultimo ciclo di lavori pittorici e video (interpretati dall’attrice Marina La Rosa) dal titolo Atropogea Salvation e delle opere scultoree realizzate, a quattro mani, con lo scrittore romano Federico Moccia.  Alex Caminiti ha così voluto celebrare alcuni suoi pensieri inseriti, in un testo scritto durante il recente lockdown che tutti abbiamo vissuto. Con il costruirsi e decostruirsi delle forme, attraverso le pennellate veloci o i tagli inferti alla materia, l’arte di Alex sembra voler superare i limiti imposti da una realtà interiore e parallela. La ricerca artistica di Caminiti “gioca” con i quattro elementi ma anche con oggetti, frasi, materiali, lettere e metafore. La sua arte vuole essere un po’ un grido di protesta e sfida al perbenismo e al narcisismo dilagante che si tramuta, spesso, in un eccesso quasi maniacale di iper-controllo.

Come dice l’artista la sua arte: “Non esiste per “seguire uno stile” o per “interpretare una tecnica”. E’ un’arte per le persone, per chi vuole conoscerla e possederla. In generale “Arte” è l’espressione di tante cose, tante quanti sono gli occhi di chi la osserva. Il mondo stesso è fatto di tanti elementi, ma così come per l’Artista non esistono dei veri e propri punti di rottura, non esistono in effetti dei veri e propri punti di contatto”. Un’arte che non vuol essere “liquida” ma che diventa un’esperienza personale dell’osservatore.

Caminiti con i suoi gesti, istituisce un rapporto ancora più profondo e intenso con la vita, facendo evolvere il suo sguardo oltre l’espressione estetica in una condizione di segregazione e ancora una volta non guarda fuori, ma dentro. Dentro alle sue origini, dentro al suo essere e al ricordo della madre, rapporto e forma ideale e indissolubile.

Dice l’artista  “Con la madre attraverso la carne ci ricongiungiamo, ristorando la fame e la sete del suo amore fatto erba, e prati, e prede, e acqua chiara. Del suo caldo abbraccio scaldiamo i rigori della notte, coloriamo il pigmento delle nostre esistenze, in mille latitudini, a mille giri dall’equatore. Dalla sua ricchezza impariamo la diversità, la meraviglia di un’unicità perfetta, dagli innumerevoli volti (…) Per me sei Dio, e madre, e sorella. Io sento il tuo dolore e ti parlo. Se ti dico che tu “sei la mia persona”, forse non capisci. Non sto parlando di anime gemelle. È amore puro. Non ti sceglie. E non lo scegli. Arriva”.

Lo allontani, lo maltratti e alla fine lo ritrovi ancora lì. Davanti a te, intatto, senza un graffio. Lì che ti guarda e aspetta che tu capisca. Parlo di qualcuno con cui il tempo non esiste. Che ti lascia senza respiro e che te lo toglie quando si allontana da te. Diventa un’esigenza fisica. Una dipendenza, per certi versi una malattia. Veleno e antidoto allo stesso tempo. Parlo di qualcuno che è i tuoi pensieri. I tuoi gesti. I tuoi respiri. Parlo di qualcuno che è te. Di qualcuno che se lo guardi in silenzio ci vedi quello che sei tu. E che a volte ti fa paura perché è come guardarsi ad uno specchio, perché ti fa riflettere, perché capisci che devi cambiare, devi essere migliore di come sei. Perché è la tua persona. E se salvi lei, salvi te stessoʺ.

Un canto d’amore puro, quello di Alex per la figura materna, che raggiunge esiti altissimi di dimensione poetica e in cui, parole e opere, sono una raffinata testimonianza della sua inesauribile e intensa esigenza creativa.

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BREVE BIO

ALEX CAMINITI 

Nato a Messina nel 1977 inizia a dipingere a 6 anni nel Convitto Antoniano. La sua fertile carriera iniziata nel 2000 lo ha portato ad esporre a numerose collettive e personali sia in Italia che all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica. Tra le varie partecipazioni ricordiamo quella alla Biennale del Fin del Mundo (Valparaiso – Cile 2015); Biennale di Curitiba (Brasile 2019) Percorsi dell’arte-arte contemporanea italiana verso il nuovo millennio ( Hanoi – Vietnam 2019). Selezionato dal Ministero degli Esteri per eventi espositivi negli Istituti Italiani di Cultura a Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, San Pietroburgo, Parigi e Toronto. Nel 2015 crea la ‘Porta del Mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.
Il Maschio Angioino di Napoli ed il Castel dell’Ovo hanno fatto da cornice alle sue performance italiane. Nel 2019 è nominato Esperto per l’Arte Contemporanea del Comune di Messina. Alcune aziende come Ducati, Mercedes Smart creano alcune auto e moto attraverso dei lavori di Caminiti. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Dubai, Estoril, Parigi, Oslo, Ginevra, New York, Miami, Shenzhen, Curitiba.

Rome Art Week dal 25 al 30 Ottobre 2021

orari: Da Lunedì 25 a venerdì 29 ottobre 9-18 (escluso merc. 27 ottobre);  

la mostra si terrà dal 21 ottobre al 26 novembre 2021

(ingresso libero) – per info e visite su richiesta:

Organizzazione Eventi Sala da Feltre:

Sabrina Consolini, tel. 06/585205251 – cell. 348.7084655 e-mail: s.consolini@ecomap.it