Di armonie – in -formali

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Martedì 20 ottobre 2009 alle ore 18,00 presso lo Studio Arte Fuori Centro di Roma, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la doppia personale di Terenzio Eusebi e Augusto Piccioni, Di armonie – in -formali a cura di Alessandra Morelli.
L′esposizione rimarrà aperta fino al 6 novembre 2009, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00
L′evento è il secondo appuntamento di Spazio Aperto 2009  ciclo di tre mostre in cui i critici invitati dall′associazione culturale Fuori Centro, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.

Terenzio Eusebi ed Augusto Piccioni espongono una selezione della loro ultima produzioni consistente in lavori su carta e sculture per Eusebi e pitture su PVC sagomato per Piccioni. Scrive in catalogo la curatrice Alessandra Morelli:
[…] Qualcuno ha detto che le migliori collaborazioni nascono da contesti tutto sommato quotidiani, da rapporti affettivi fatti di scambi veloci e semplici condivisioni.
″Scrittore″ dello spazio, il primo, ″visionario″ della dimensione, il secondo, Terenzio Eusebi ed Augusto Piccioni tornano ad incontrarsi, dopo anni in cui il linguaggio artistico di ciascuno, pur toccando articolazioni assolutamente diverse, non ha smesso di esprimere la stessa curiosa fascinazione per la forma e per quella ″poetica del paesaggio″, che dal deserto al sogno, è, di volta in volta, immagine simbolica e totemica del viaggio umano. […]
[…] Quella di Eusebi è un′arte nomade, una lingua in bilico tra leggerezza e peso, che fa confluire gli opposti nella conoscenza intima e rivelata della materia.
Il passaggio dai raffinati cromatismi della carta alla solidità lattea della pietra, intesse un racconto che procede per equilibri, che parla della vita dell′uomo racchiuso in una stanza, immerso nella città o perso nella natura. […]
Nelle opere di Augusto Piccioni, uomini, donne ed animali, delineati da stacchi cromatici saturi, vivono in equilibrio compositivo la parabola espressionista della luce. E, come in un racconto primigenio, raccolgono ogni azione intorno al feticcio concettuale e prospettico di un albero trasparente, che crea, tra le figure, simmetrie e corrispondenze emotive. […]