Collettivo-Costruttivo: Luce e materia

Collettivo-Costruttivo:

1 Novembre 2009 alle 20:00 a 20 Novembre 2009 alle 20:00
Primo Piano LivinGallery
Organizzato da dores sacquegna

Descrizione evento:
Si inaugura domenica 01 novembre alle ore 20,00 la mostra d′arte contemporanea
″Collettivo-Costruttivo: Luce e materia″, curata da Dores Sacquegna.
In mostra, le sculture dei pugliesi Giovanni Alfonsetti – Mesagne, 1939 – e Giorgio Carluccio – Tuturano, 1948 – e i pannelli plastici del romano Antonio Longo – Roma, 1939 -.

Tutti e tre gli autori, hanno una storia trentennale alle spalle. In questa occasione, si è scelto di esporre le opere più recenti degli anni del 2008/2009.

Giovanni Alfonsetti, è un artista dal carattere schivo e meditativo, sperimentatore di forme e materiali: dal bronzo all′acciaio, dalle resine ai gessi, le sue sculture sono un connubio tra rigore e visionarietà, tra norma e allucinazione.
La serie in bronzo, Ricorda un paesaggio post atomico ed apocalittico, una struttura liquefatta dall′azione del fuoco.
Ordine e disordine…fuoco che brucia e rigenera, personaggi per metà uomini e per metà dèi vengono evocati nel magma della materia che egli modella e scioglie all′infinito.

Ordine e disordine…fuoco che brucia e rigenera.
L′opera diviene così il luogo architettonico in cui rappresentare un determinato concetto spaziale, lo spettatore non riceve un messaggio ma è chiamato ad entrare nell′opera, rigenerando la forza creativa che è in ciascuno di noi.

Anche Giorgio Carluccio, viene dalla sperimentazione di tecniche e materiali: al bronzo e all′ottone degli anni′70, ha aggiunto la terracotta, il ferro, la pietra, il pigmento.
Una serie di opere innovative, rispetto alla scultura tradizionale del passato, opere –mondo realizzate con un materialismo visionario, da set cinematografico, dove ogni volta ci pone di fronte ad una nuova rappresentazione, che ingloba dentro di sé, l′architettura circostante, stuzzicando la nostra attenzione e ci invita ad un osservazione più attenta, ad un dialogo aperto che svela la narrazione. E così si alternano opere con forme aerodinamiche, sfere, piramidi, uova giganti, strutture geometriche di varia natura e colore.

La ricerca plastica di Antonio Longo, si svolge secondo traiettorie di matrice concettuale piuttosto articolate.
Un carnet di opere dai colori intensi, che esprimono la processualità del pensare e del comunicare con segni, immagini e di parole. L′artista utilizza i più svariati tipi di legno esaltando la qualità degli stessi con l′inserimento di elementi legati al mito o alla quotidianità – medaglie, teste di dee, fregi, antiche serrature, sigilli, sagome di alberi -.
Il suo lavoro si innesca in una naturale sovrapposizione tra natura e natura industriale, tra arte e vita. L′architettura dell′insieme diventa emblema e rappresentazione spaziale della sua ricerca in direzione di un indagine sul tempo, con l′ironia del new dada e del readymade.