Artisi per la salute

Artisi

Artisi per la salute

Rassegna internazionale ″Artisti per la salute″ presso la Galleria Derbylius via Pietro Custodi 16 di Milano, a cura del prof. Marco Maiocchi e dell′Istituto dei Tumori di Milano.
Dal 04 al 15 Maggio
Inaugurazione giorno 04 maggio alle ore 18,30
Apertura tutti i giorni dalle 14,00 alle 19,00
Presentazione ufficiale della mostra e del libro-catalogo: martedì 11 maggio ore 18.30
La mostra sarà trasformata in esposizione permanente nel corso del mese di giugno 2010 all′Istituto Nazionale dei Tumori, via Venezian, 1, Milano.

Artisti presenti:
Minou Amirsoleimani, Salvatore Anelli, Leonardo Anfolsi, Caterina Arcuri, Tamara Aureli, Marco Bagnoli, Marco Baj, Luigi Ballarin, Helenio Barbetta, Clara Bartolini, Donatella Baruzzi, Pietro Bellani, Luciana Bertorelli, Tomaso Binga, Lorenzo Viscidi Bluer, Marité Bortoletto, Ugo Bortolin, Claudio Bozzaotra, Virginia Cafiero, Teresa Campioni, Luigi Francesco Canepa, Maria Amalia Cangiano, Mara Cantoni, Leonilde Carabba, Salvatore Carbone, Marco Cardini, Anna Caré, Alberto Casiraghy, Ezio Centini, Mimmo Centonze, Lella Cervia, Olivier de Champris, Luis Ciccognani, Diego Cinquegrana, Gigi Conti, Mary Crenshaw, Stefania Dalla Torre, Gianfranco De Angelis, Giancarlo Dell′Antonia, Adriana Del Vento, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Pier Giorgio De Pinto, Claudio Di Carlo, Dagmar Dost-Nolden, Lisa Eleuteri Serpieri, Luisa Elia, Valentina Fabi, Barbara Fässler, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Vincenzo Ferrari, Piero Ferrini, Walter Festuccia, Anna Finetti, Domenico Fittipaldi, Annunziata Fiumi-Loosli, Raffaella Formenti, Pietro Fortuna, Manuela Gaja, Lucia Gangheri, Gian Antonio Garlaschi, Gianni Garrera, Anna Rosa Gavazzi, Vincent Giannico, Pippo Gianoni, Gino Gini, Patrizia Gioia, Jean-Pierre Giovanelli, Anna e Giuliano Grassi, Massimo Grossi, Pino Guzzonato, Heidi Hirvonen, Said Iherchiouen, Pina Inferrera, Emily Joe, Faouzi Laatiris, Anna Lambardi, Elisabeth Lanza, Moumene Larbi, Mohamed Larbi Rah li, Rosanna La Spesa, Marialisa Leone, Pino Lia, Tania Lorandi, Bruno Lucca, Dante Maffei, Ruggero Maggi, Nadia Magnabosco, Marilde Magn , Rita Mandolini, Walter Manzini, Giovanni Marinelli, Davide Martinazzo, Claudia Masolini, Rosaria Matarese, Salvatore Mauro, C nstantin Migliorini, Alzek Misheff, Elena Modorati, Patrizia Molinari, Albano Morandi, Emilio Morandi, Letizia Nicolini, Antonio Noia, Massimo Orsini, Martina Pancrazzi, Daniele Papuli, Claudio Parentela, Giancarlo Pavanello, Laura Peluffo, Gianpiero Pileri, Antonella Piro, Marco Porta, Lucio Pozzi, Michele Principato Trosso, Antonella Prota Giurleo, Nuccia Pulpo, Mariagrazia Quaranta, Erminio Riva, Fiorella Rizzo, Aldo Roda, Dayse Rodrigues, Filippo Rolla, Raffaele Romano, Annamaria Russo, Vitantonio Russo, Gino Sabatini Odoardi, Rosemarie Sansonetti, Antonio Sassu, Salvatore Sava, Salvatore Scalora, Evelina Schatz, Manuel Schatz, Batoul Shimi, Flavio Sciolé, Federico Simonelli, Stefano Soddu, Afro Somenzari, Sandro Soravia, Antonio Sormani, Anna Maria Spagna, Valdi Spagnulo, Daniela Spaletra, Celina Spelta, Micaela Spinazzè, Aldo Spinelli, Fausta Squatriti, Franco Summa, Armando Tinnirello, Alessandro Traina, Ur5o, Luisa Valentini, Franco Vertovez, Rita Vitali Rosati, Mauro Vitturini, Carlo Volpicella, Insa Winkler, Paola Zampa, Setimia Zerboni

ARTISTI PER LA SALUTE
Da sempre la medicina accompagna l′uomo. Dopo un lunghissimo periodo di visione magica del rapporto tra uomo, salute e contesto, il mondo occidentale si è mosso verso una specializzazione crescente, perdendo di vista la visione complessiva. Il progredire della medicina ha portato a conoscenze che svelano l′incredibile complessità del corpo umano, evidenziando, tra l′altro che molti elementi psicologici influenzano il sistema immunitario, fino addirittura a determinare guarigioni ″miracolose″: oltre antibiotici, chirurgia e altre pratiche mediche, sono parte della terapia la comunicazione col paziente, la fiducia nella cura, la voglia di guarire, la serenità del contesto.
Eppure uno sguardo sulle strutture ospedaliere ci rivela immediatamente che queste sono state spesso progettate per i medici, e non per i malati, che un ospedale è vissuto, percepito, sentito in tutti gli aspetti come luogo di malattia, e non di guarigione, che stanze, colori, arredi, odori, rumori in tali ambienti sono connotazione di sofferenza, e non di speranza. Perché allora trasformare i luoghi della cura in luoghi della salute? A ciò è possibile contribuire attraverso la presenza stimolante e positiva di numerose opere d′arte, che distolgano la mente da quella parte di segnali ambientali che possono influire negativamente, e conducano l′ ammalato a percorsi più introspettivi, improntati a ottimismo e speranza, piuttosto che a incertezza e ansia.
Da queste considerazioni è nato il progetto ″Disegnando Allegria″, coordinato dal prof. Marco Maiocchi del Politecnico di Milano, che vede la collaborazione dell′Istituto dei Tumori di Milano, e dell′Istituto Tecnologico de Estudos Superiores di Monterrey – Mexico, per proporre soluzioni innovative per il miglioramento del contesto ambientale dei luoghi di cura, attraverso arte e design.
″Non esistono ancora evidenze scientifiche a conferma″ dichiara il presidente della Fondazione IRCCS Istituto nazionale dei Tumori, Antonio Colombo, ″ma il buon senso e l′esperienza accumulata ci dicono che un sorriso di medici e infermieri in un ambiente gradevole è quasi sempre il miglior antidoto per contrastare l′angoscia che accompagna, soprattutto nella fase iniziale, la malattia e a mettere in campo positive energie psichiche per affrontare positivamente la sfida con il cancro″.
″La collaborazione con gli Studenti ed i Professori del corso di Design del Politecnico″ aggiunge il Presidente,″ va proprio nella direzione di comunicare maggiore serenità, anche con il contributo di chi vi lavora, attraverso interventi di abbellimento, di razionalizzazione dei percorsi, di umanizzazione delle strutture. La conoscenza della nostra missione e del nostro spirito trova consenso in altri contesti della cultura: il messaggio inviato ad artisti ha trovato la giusta risonanza con queste opere dedicate al miglioramento della vita interiore dei pazienti″
Nell′ambito di tale progetto è stata organizzata a Milano un′ esposizione permanente di opere di artisti internazionali; a fronte di una semplice richiesta di regalare un loro lavoro che trasformasse un contesto di malattia in uno di speranza, tali artisti hanno mostrato grande sensibilità e generosità, donando un lavoro, che resterà esposto nei reparti dell′Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Oltre 160 artisti hanno inviato una loro opera: una mostra di tutti i lavori sarà organizzata presso la Galleria Derbylius di Milano, via Pietro Custodi, 16 dal 4 al 15 maggio 2010; le opere saranno poi trasferite nella loro sede definitiva, all′Istituto Nazionale dei Tumori in Milano, via Venezian, 1.
160 artisti: con diversi stili, diverse tecniche, diverse nazionalità, diverse età, diverse esperienze, che si accettano l′un l′altro e accettano il reciproco confronto. Accanto a giovani e poco noti, sono presenti nomi ormai affermati. Siamo di fronte a una meravigliosa ″scultura vivente″ di beuysiana memoria, in cui assistiamo alla solidale, libera collaborazione e comunicazione tra uomini di differenti culture, origini, religioni, s
tati sociali, economici e politici.
″I risultati?″per il prof. Maiocchi sono chiari″ Innanzitutto il calore, la vicinanza, il segnale del dono. Poi gli effetti sui malati: se si facesse una misura della cura delle terapie e dell′esito delle stesse prima e dopo il cambiamento del contesto con la presenza artistica, ci potrebbero riscontrare delle differenze? Sono pronto a scommettere che ci sarebbero, e grandemente positive!
Come potrebbe essere altrimenti, se medici, pazienti e il personale tutto sono esposti ogni giorno alla vivifica visione dell′artista?″
Di Marco Maiocchi