Il Cassero per la Scultura

Il

Il Cassero per la Scultura
Cassero di Montevarchi – Arezzo –
sabato 15 maggio 2010, ore 10
Montevarchi, Auditorium comunale

Seguirà la cerimonia ufficiale di inaugurazione e la visita al Cassero
Immaginate un castello in pietra grigia, al centro di una grande e scenografica piazza, al limitare della Mandorla che rende unico, per originalità di impianto urbanistico, il borgo di Montevarchi nell′aretino, alla porta del Chianti.
A popolare il castello, centinaia di sculture, creature nate tra Ottocento e Novecento, bronzi, legni, gessi, terrecotte, ceramiche, marmi, collocate su mensole rosso mattone su sfondo azzurro, a suggerire scenografie modernissime che si coniugano perfettamente con le pietre delle strutture antiche. Oppure istallate nello statuario al pianoterra, a guardare, ed essere ammirate, di là dalle ampie superfici di vetro che aprono il Cassero verso la grande piazza.
Criteri museografici e museologici all′avanguardia e gusto per la scenografia sono sottesi alla collocazione di questo patrimonio d′arte, facendolo per la prima volta emergere dai depositi, ma soprattutto dalle case-studio appartenute agli artisti. A sovrintendere alla nascita del nuovo Museo-Centro di documentazione è il professor Alfonso Panzetta, che, su mandato del Comune di Montevarchi, lo dirige.
Il tutto è solo la punta di un iceberg.
Il Cassero per la Scultura è infatti non tanto e non solo un nuovo spazio museale che non ha paragoni in Italia, ma un progetto originale, unico nel suo genere. Un luogo per imparare a guardare la scultura e un centro dove scoprire, conoscere, documentare e comunicare la scultura italiana degli ultimi due secoli. Un progetto culturale innovativo fortemente voluto dall′Amministrazione Comunale di Montevarchi
Come finalità primarie il Cassero per la Scultura si pone infatti la ricerca e la documentazione della plastica italiana otto e novecentesca.
E ciò allestendo esposizioni d′ampio respiro, stabilendo rapporti con le Università italiane, oltre che naturalmente, toscane, ponendosi come punto di riferimento per le numerose Gipsoteche e Musei d′Artista presenti nella Regione ed in Italia, e avviando con esse progetti comuni per la divulgazione e la conoscenza di collezioni poco note e visitate. Ma alle finalità primarie, il Cassero affiancherà anche una singolare e innovativa attività didattica destinata ai visitatori più giovani.
Al momento la collezione permanente, interamente restaurata, consta di oltre mezzo migliaio di opere tra bronzi, marmi, gessi, terrecotte e disegni, di artisti toscani e italiani, giunte a Montevarchi grazie a donazioni di privati, e sono queste le opere con cui apre il Cassero per la Scultura.
In sale dedicate, il visitatore potrà così ammirare le creazioni di maggior rilievo di artisti come Michelangelo Monti, Timo Bortolotti, Arturo Stagliano, Alberto Giacomasso, Mentore Maltoni, Valmore Gemignani, Firenze Poggi e Donatella – Dodi – Bortolotti. Oggi tutte patrimonio dell′istituzione aretina. E con esse le sculture dei montevarchini Pietro Guerri, Elio Galassi e Ernesto Galeffi, già di proprietà comunale.
Non mancano i capolavori come L′inizio alla vita e Gioventù di Michelangelo Monti, il primo – eccellente esempio di quella scultura d′impegno sociale – venne esposto alla Quadriennale di Torino del 1902 davanti al notissimo Quarto Stato di Pellizza da Volpedo oggi alla GAM di Milano, il secondo invece, più novecentista, apprezzato da Margherita Sarfatti alla I Biennale romana del 1921. Il Pescatorello e La preda di Timo Bortolotti, rispettivamente esposti il primo alla II Quadriennale romana del 1934 e alla storica Esposizione d′Arte Italiana al Jeu de Paume di Parigi nel 1935, dove ottenne l′apprezzamento di Maillol, e il secondo alla IV Quadriennale romana del 1942. Ma anche lo straordinario ritratto del 1932 di Gastone Brilli Peri, storico antagonista di Nuvolari, con cuffia e occhialoni da pilota, opera matura di Pietro Guerri, e il fascinoso e tremendo Roi René del 1964 di Ernesto Galeffi, unicum assoluto nel panorama della scultura occidentale del secondo Novecento.
Ma il Cassero per la Scultura, oltre che un suggestivo e godibilissimo – oltre che innovativo – scrigno di opere esposte è anche un fondamentale centro di documentazione. In locali accessibili agli esperti accoglie infatti un considerevole numero di documenti originali, fotografie d′epoca e rassegne stampa, cataloghi d′arte. Un cuore archivistico che si sta allargando grazie a continue donazioni e acquisizioni e che già oggi è tra i più importanti del Paese.

Per Informazioni:
Il Cassero per la scultura, Montevarchi – Ar – , via Trieste 1
Orari di Apertura: da Giovedì alla domenica 10-13 e 15-18.
– Segreteria del Museo: martedì e mercoledì 9-13; giovedì e venerdì 9-13 e 15- 18 –
Web site:
www.ilcasseroperlascultura.it; Email: info@ilcasseroperlascultura.it
Per informazioni: biglietteria 055 910 8272, segreteria 055 9108274
Biglietto intero: ? 3,00. Ingresso gratuito per gli over 65 anni. Sotto 18 anni ? 1,00

Ufficio stampa: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo. Tel. 049 663499; email:info@studioesseci.net
www.studioesseci.net

Per informazioni conferenza stampa presentazione Il Cassero per la Scultura
Sabato 15 maggio ore 10 Auditorium Comunale di via Marzia

Ufficio stampa Comune di Montevarchi – Pierluigi Ermini. Tel. 055 9108245
Cellulare 335 5273276
Email:erminip@comune.montevarchi.ar.it –
www.comune.montevarchi.ar.it