VEDO COSE CHE NON CI SONO

VEDO

Istituto Polacco di Roma e Museo d′Arte Moderna di Varsavia

VEDO COSE CHE NON CI SONO
25 maggio – 10 settembre 2010

Wojciech Bakowski, Tania Bruguera, Oskar Dawicki, Aneta Grzeszykowska, Sanja Ivekovic, Deimantas Narkevicius, Agnieszka Polska, Katerina Seda, Piotr Uklanski

Inaugurazione, martedì 25 maggio 2010, ore 18:00 – 21:00
Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1
Evento speciale, conferenza di Sebastian Cichocki e Ana Janevski:
I primi anni: 2005–2014. Il caso del Museo d′Arte Moderna di Varsavia mercoledì 26 maggio 2010, ore 13:30
L′Istituto Polacco di Roma e il Museo d′Arte Moderna di Varsavia presentano la mostra VEDO COSE CHE NON CI SONO a cura di Sebastian Cichocki e Ana Janevski – Museo d′Arte Moderna di Varsavia -.
Il museo, in quanto strumento istituzionale, contribuisce sia alla creazione e fissazione di canoni storici sia al loro oblio. Gli oggetti artistici, insieme alle narrazioni che li accompagnano, investiti dai meccanismi di legittimazione del potere e del prestigio, tra allestimenti in sale espositive e depositi nei magazzini, trovano il proprio posto all′interno o al di là della storia.
La mostra VEDO COSE CHE NON CI SONO è un breve racconto del museo di Varsavia, della sua creazione ancora in corso, attraverso opere prodotte dal museo e/o che fanno parte della collezione. Uno sguardo speciale nella mostra è rivolto difatti al bisogno ″compulsivo″ delle istituzioni artistiche di accumulare oggetti, partecipando, di consequenza, alla stesura e alla redazione sia della storia dell′arte che della storia in senso generale.
Le opere selezionate per questo progetto, mettono in questione le narrazioni storiche ufficialmente in vigore e la costruzione di biografie individuali. Gli artisti, utilizzando strategie manipolative, propongono il che cosa e il come debba essere ricordato, indipendentemente dal fatto che si tratti della retorica obbligatoria del ″popolo eletto″ – Uklanski – o di mitologie private – Bakowski, il cui lavoro – che per l′artista costituisce un ″monumento″ dedicato alla conversazione con un amico – dà il titolo all′intera mostra -.
Il Museo d′Arte Moderna di Varsavia, una delle più giovani istituzioni artistiche in Europa – creata nel 2005 -, può vantare già un′intensa attività espositiva e produttiva, pur non avendo ancora una sua propria sede. Le opere prodotte si riferiscono principalmente al contesto locale e alle transformazioni politico-sociali degli ultimi vent′anni.
La collezione contribuisce già alla riscrittura della storia dell′arte più recente, rispetto alla quale trovano un′appropriata collocazione, nel panorama internazionale, artisti dimenticati o misconosciuti dell′Europa Centrorientale.
L′apertura di VEDO COSE CHE NON CI SONO, presso l′Istituto Polacco di Roma, costituisce una prova di strategie istituzionali e, non a caso, coincide con l′apertura del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Allo stesso tempo si tratta di una ″postilla″ al dibattito internazionale sul futuro e sulla missione dei musei pubblici.
Con la mostra l′Istituto Polacco aderisce al progetto Accademie in Festa, promosso da ROMA – The Road to Contemporary Art e realizzato in collaborazione con Accademie e Istituti di Cultura stranieri presenti a Roma. Opening collettivo, martedì 25 maggio 2010 dalle ore 18:00 fino alle 21:00 con servizio navette di collegamento alle sedi.
La mostra è a cura Sebastian Cichocki e Ana Janevski, curatori del Museo d′Arte Moderna di Varsavia. Produzione: Katarzyna Karwanska

Per informazioni stampa, contattare:
Alan Santarelli, +39 348 4153676,
alan.santarelli@gmail.com www.alansantarelli.com
Apertura mostra: da lunedì a venerdì, ore 14:00-18:00. Ingresso libero