THOMAS GILLESPIE – Unknown subject

THOMAS

THOMAS GILLESPIE
″Unknown subject″
Pietrasanta – Lu –
4 luglio- 12 agosto 2010

Inaugurazione 3 luglio ore 19
Testo critico di Marina Fokidis

Il complesso post-industriale ExMarmi a Pietrasanta, cantiere per le arti sceniche, aprirà i suoi imponenti spazi al dialogo con l′arte contemporanea il 3 luglio con la mostra personale di Thomas Gillespie, artista che vive tra Londra e Levadia in Grecia.
L′esposizione di grandi tele di Gillespie dà il via al programma di mostre, concentrate soprattutto nel periodo estivo, pensate in collaborazione con la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze appositamente per lo spazio nel quale convivono le dimensioni della fabbrica con l′esperienza della messa in scena teatrale.
I lavori in mostra, quadri e interventi installativi tutti appositamente concepiti per l′occasione, sono accomunati dalla riflessione sull′attuale società del ″grande fratello″, predetta da George Orwell. L′esigenza di ″controllo″ che anima il mondo globalizzato è causata dal nuovo uso dei mezzi di comunicazione che testimoniano le nostre azioni ″in tempo reale″. Questa condizione di perdita di privacy però è solo un sintomo della richiesta attuale del cittadino di sentirsi al sicuro in un mondo in cui la minaccia è suggerita come condizione permanente e costante. Adesso, più che mai, appare evidente che la paura è un ottimo deterrente per la democrazia.
Il nuovo ciclo di quadri, parte centrale del progetto, è costituito da vedute di strade anonime di sobborghi di Londra. Questi, documentati sul campo in prima persona dall′artista con disegni preparatori, sono poi ″riletti″ e ″rivissuti/trasformati″ con il suo particolare tipo di pittura al limite tra la manifestazione della forma visiva e la sua liquefazione sulla superficie. In questo caso però la sua ricerca formale e l′indagine della realtà lo portano a realizzare quadri in cui la sospensione temporale è molto forte e dove è presente la sensazione voyeristica di chi osserva oltre la finestra o quella di essere spiati. Per questo il confronto con gli strumenti propri delle atmosfere dei film noir anni quaranta o con certa metafisica visionaria data dalla luce che squarcia il silenzio della notte, tipica dei quadri di Edward Hopper, appare così pregnante. Nei quadri di Thomas Gillespie rimane l′interrogativo su cosa stia accadendo al di là delle facciate delle case insieme alla sensazione che qualcosa stia per succedere o che tutto si sia già compiuto.
Come dice l′artista stesso: ″Al momento sto lavorando su dipinti con immagini tipiche di zone residenziali in Inghilterra. Si tratta di villette a schiera che possono dare l′illusione di camminare sempre davanti alla stessa casa in eterno. Con queste opere voglio creare la sensazione che gli spettatori siano osservati o seguiti- L′atmosfera che regnerà nella mostra sarà quello di un senso di agguato dal buio della notte, un buio che è interrotto solo dalla luce dei lampioni. Il senso psicologico che voglio creare sarà molto
importante ma allo stesso tempo ci tengo a precisare che per me è anche una celebrazione della materia della fisicità delle immagini, ovvero di come agisce il materiale pittura sulla tela. Questo è un aspetto molto interessante perché la nostra è un′epoca in cui le immagini della realtà sono accessibili a tutti. Allo stesso tempo questa illusione di libertà fa percepire tutte le immagini simili tra loro così come risultano i centri suburbani prodotti dagli anni sessanta […] Il titolo della mostra Unknown subject rimanda a un termine usato dalle forze dell′ordine per descrivere un sospetto la cui identità non è nota. Mi interessa questa condizione di sospensione…naturalmente dei soggetti non identificati possiamo sentire solo la loro presenza visto che nei miei quadri abbiamo solo immagini di case senza nome e l′effimera luce spettrale che si irradia dalle loro finestre […]La mostra a Pietrasanta vedrà un incontro tra l′aspetto di pericolo che si nasconde nei vicoli bui presenti nei quadri con quello della piazza evocato dall′allestimento e che storicamente è il luogo dell′incontro e del mostrarsi″.
Il Libro, dal titolo Unknown subject″ a cura di Lorenzo Bruni, pubblicato per l′occasione, raccoglie le opere presentate per la mostra a Pietrasanta, i cicli precedenti inclusi i collage ispirati a situazioni della vita quotidiana inglese. Come afferma il curatore della pubblicazione: ″Nel nuovo ciclo di lavori il ″non luogo″, incarnato adesso dai vicoli colti nel pieno della notte – così come dalle pompe di benzina nel paesaggio bucolico greco nel ciclo presentato nella personale alla Galleria Poggiali e Forconi a Firenze nel 2009- è di nuovo, non il soggetto, ma il punto di partenza per fare un autoritratto di un istante spazio temporale ben preciso″. Il libro è corredato dal testo di Marina Fokidis sulla mostra di Pietrasanta oltre ad altri contributi sulla ricerca di Thomas Gillespie.

Thomas Gillespie è nato a Canterbury in Inghilterra nell′aprile del 1986 da padre greco e madre inglese. Nel luglio del 2008 si diploma alla Byam Shaw School of Art Ba – Hons – Fine Art presso il celebre Saint Martins di Londra esponendo al ″Degree Show″ previsto a fine corso. Vive e lavora tra Londra e Levadia, un centro a pochi chilometri da Delfi nella Grecia Centrale.
Queste piccole note biografiche fanno comprendere come il contrasto tra spazio urbano e sogno arcaico, tra un presente senza memoria e un passato mitico, tra paesaggi urbani e orizzonti sognanti sia prima di tutto un′esperienza diretta per l′artista che cerca di confrontare e far coesistere con la sua pittura e non un concetto astratto da applicare a prescindere dall′arte o dalla vita. Ha esposto per la sua prima personale in Italia nel maggio 2009 da Poggiali e Forconi a Firenze. La mostra No Country for Old Men, Totally Paintin è stata curata da Lorenzo Bruni.

Marina Fokidis è una critica d′arte e curatrice indipendente che vive e lavora ad Atene, dove ha fondato insieme a Sotirios Bahtsetzis la Kunsthalle Athena. E′ membro fondatore e direttore di Oxymoron, un′associazione non profit dedicata alla promozione dell′arte contemporanea visiva in Grecia e all′estero. Dopo aver completato gli studi al Goldsmiths College di Londra nel 1997, ha curato diverse mostre in Italia e all′estero. Tra i curatori della prima Biennale di Tirana nel 2001, è stata Commissario del Padiglione greco alla 50&#186 e 53 &#186Biennale di Venezia. Tra gli ultimi progetti internazionali ″Pulse Play″ New York nel 2009. Sempre nel 2009 in Italia ha partecipato alla selezione degli artisti e dei lavori della sezione greca di ″Video.it 1999 – 2009. Un ponte sul Mediterraneo″ alla Fondazione Merz di Torino. Nel 2006 ha curato insieme a Sergio Risaliti e Dafne Vitali ″The Gesture – A Visual Library in Progress, presentato al Quarter Centro Produzione Arte Firenze e al Macedonian Museum Of Contemporary Art di Thessaloniki in Grecia. E′ curatrice della mostra collettiva di Marc Bijl, Gert e Uwe Tobias alla Kunsthalle Athena – The Bar, Atene, inauguratasi il 14 maggio 2010. Collabora con diverse riviste d′arte
contemporanea tra cui Flash Art International e Mousse Magazine.

Thomas Gillespie
″Unknown Project″
Ex-Marmi Via Nazario Sauro, 52
5046 Pietrasanta – Lu –
4 luglio – 12 agosto
Orario: martedì – domenica 18 – 24
Ingresso libero
www.exmarmi.it
info@exmarmi.it
T. +39 333 8073318

Galleria Poggiali e Forconi
Via della Scala, 35/A
50123 Firenze
T. 055.287748 F. 055.2729406 
info@poggialieforconi.it
www.poggialieforconi.it

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