Radical Everyday – Deep Art Grottammare – Grottammare (AP)

Radical Everyday – Deep Art Grottammare – Grottammare (AP)
dal 26 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011

Approccio radicale ogni giorno. Sei artisti – precisamente cinque artisti e un duo di designer – che riflettono sul microcosmo, sul loro rapporto con il quotidiano, sui tentativi di riconciliazione con il macrocosmo, sulla natura, sulle abitudini e sul desiderio di reinventarle.

Tendenza radicale come la intendevano i designer – radical appunto – negli anni Sessanta e Settanta, quando la rivoluzione era ovunque a partire dagli oggetti di uso quotidiano.

Attitudine radicale che è creatività primitivista, immaginazione al potere, coscienza ecologica, scomposizione della routine per riaffermarsi con un agire ludico, in nuove combinazioni e cantaminazioni.

Ettore Sottsass, esponente di punta del radical design, in un articolo apparso su Casabella nel 1973 scriveva: “Mi piacerebbe che l’antico stato felice che ho conosciuto si possa in qualche modo ritrovare: quello stato felice nel quale il design o l’arte -la cosiddetta arte- era la vita, e nel quale la vita era l’arte, voglio dire era la creatività, voglio dire era la consapevolezza della propria appartenenza al Pianeta e alla storia pulsante della gente che sta con noi.”

Non distante dalla regressione dell’adulto -snaturalizzato ed emancipato dai giochi puerili, dalle percezioni ingenue, dai pomeriggi spensierati a contatto con la natura- è il lavoro dell’artista che, nel suo proposito di ritrovare la spontaneità nel quotidiano, apporta delle modificazioni proprio a quegli elementi che appartengono alla vita di tutti i giorni. Attraverso un atto di progettazione e un’applicazione intellettuale, è il gesto stesso di elaborazione che ristabilisce gli equilibri di vitalità.

02MATHERY è un duo di designer che fanno dell’improvvisazione creativa la loro filosofia.
L’approccio low tech e l’accostamento inusuale di materiali appartenenti a universi differenti, li rende lontani dalla produzione seriale dell’industria riportando il design a una dimensione artigianale. Grassslipper (2010) è un paio di calzature che porta al paradosso, con esiti esilaranti, l’idilliaco camminare a piedi nudi sull’erba.

ALEX BELLAN interviene spesso su oggetti di uso quotidiano alterandone la forma e la modalità di fruizione. Con un gesto minimale ma efficacissimo modifica le distanze tra i pioli di una comune scala (Untitled, 2008) modificandone la funzione. L’oggetto-scala, nella sua ovvietà, acquista in tal modo un nuovo senso poetico.

Gli oggetti della serie “new objects” di MARCO BERNACCHIA sono ibridazioni dis-funzionali tra tecnologia e natura. Rami innestati con elettrodomestici, pezzi di natura oggettificata e percorsa da circuiti elettrici. L’albero portatile (Portable Tree, 2006) è un’estremizzazione di tale processo negativo di reificazione. Le radici di un albero vengono tranciate e sostituite da una piantana. L’albero diviene soprammobile inerte, animale devitalizzato e impagliato.

Play, play, play, Ppp pianissimo (2006) di GIULIA CASULA è inserito nel percorso espositivo come un lavoro site-specific sulla curiosità; una curiosità creativa appagata dall’utilizzo di oggetti di uso quotidiano. I bicchieri appoggiati sulla parete, permettono di origliare i suoni al di là di essa, avvicinando con pazienza l’orecchio; con desiderio di conoscere e sapere, per gioco, senza alcuna indiscrezione.

Il video in loop di MICHELA POZZI, Trascorrendo (2003) è un lavoro sugli “habitat sentimentali” legati allo stato spensierato dell’infanzia. Un primo piano sulla mano, accompagna il movimento di un carrellino che scorre all’aria aperta; il carrello scorre rumorosamente sul terreno, tra gli alberi, e il suo movimento incessante e circolare, ci ricorda che insieme a esso trascorre il tempo.

RADICAL EVERYDAY
26 DICEMBRE 2010 – 06 GENNAIO 2011
VERNISSAGE 26 DICEMBRE ORE 18.00
DEP ART GROTTAMMARE (adiacente alla stazione ferroviaria di Grottammare)
PROGETTO A CURA DI: Giorgio Dursi, Valentina Urriani
ARTISTI: 02Mathery, Alex Bellan, Marco Bernacchia, Giulia Casula, Michela Pozzi