Capitali italiane nel mondo tra progetto e restauro: Buenos Aires – Fondazione Alfredo d’Andrade

Capitali italiane nel mondo tra progetto e restauro: Buenos Aires – Fondazione Alfredo d’Andrade
MARTEDI’ 22 MARZO, ore 21,00 Pavone Canavese

La Fondazione Alfredo d’Andrade, in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Capitali italiane nel mondo tra progetto e restauro: Buenos Aires

a cura di
Riccardo Bedrone, Presidente OAT
Edgardo Salamano, Consigliere della Commissione Pianificazione e Patrimonio della Legislatura del Governo della Città di Buenos Aires
Liliana Pittarello, già Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

MARTEDI’ 22 MARZO, ore 21
Pavone Canavese, Fondazione A. d’Andrade

150 anni di emigrazione italiana corrispondono spesso, nelle grandi città del mondo, ad altrettanti valori culturali e artistici, apporti economici e professionalità che hanno lasciato segni ed esempi mai veramente indagati.
Eppure essi fanno parte della storia italiana e sono particolarmente visibili nellarchitettura urbana estera, nella musica e letteratura.

Molte grandi città possono dirsi anche italiane e non solo quelle di fondazione.
Gli esempi sono numerosissimi in Albania, Etiopia, Eritrea, Grecia, Libia, oppure in Argentina, Uruguay, Brasile, Stati Uniti, Belgio, Germania, Francia, Svizzera, Turchia, fino alle recenti realizzazioni portate a compimento da imprese italiane o comunità italiane in Cina o in Paesi arabi.

La conferenza intende descrivere questo apporto di inventiva e stile italiano a Buenos Aires, raccontando non soltanto storie darchitettura ma anche i modelli di comportamento esportati, le abitudini di vita che hanno implicato, le relazioni sociali alla base delle trasformazioni dei quartieri di insediamento, nonché le conformazioni degli stessi.

L’intervento non guarda solo al passato, non ricostruisce soltanto le mappe di una storia ma vuole riproporre anche lattualità delle professionalità italiane, dal disegno ai materiali, dal progetto ai nuovi criteri realizzativi, a dimostrazione della continua ricerca e proposta italiana a Buenos Aires.

Prof. Arq.Edgardo Salamano
Universidad de Buenos Aires
ARGENTINA

L’arch. Liliana Pittarello parlerà invece del restauro del Teatro Colòn di Buenos Aires, uno dei più grandi del mondo.
La struttura magnifica e l’impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell’arte teatrale e lirica.
Acusticamente è considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.

L’edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 mq sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).

I lavori di costruzione del Teatro Colón iniziarono nel 1889 sotto la guida dell’architetto italiano Francesco Tamburini e del suo allievo Vittorio Meano con il finanziamento di Angelo Ferrari, ma si arenarono a causa di problemi politici legati soprattutto all’ubicazione del nuovo edificio. Nel frattempo entrambi gli architetti furono assassinati e i lavori furono completati sotto la supervisione di Julio Dormal.

Con una capienza di 2487 spettatori a sedere (che arriva a 4000 calcolando i posti in piedi), suddivisi in sette livelli, la sala all’italiana ha 32 metri di diametro, 75 di profondità e 28 di altezza in un ambiente eclettico, che combina lo stile italiano e il Barocco francese.
Nel corso dei suoi oltre cento anni di storia, l’edificio del Teatro venne sempre più deteriorato dal tempo e dagli agenti atmosferici, anche a causa della scarsa manutenzione e dai pochi investimenti.

Il 25 maggio 2008 il Teatro Colón ha compiuto cento anni, la performance dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino diretta da Daniel Barenboim, prevista per le celebrazioni del centenario, è avvenuta presso lo stadio della città, poiché il teatro non era pronto a causa dei lavori di restauro.

Il 24 maggio 2010 alle ore 20.20 è stata celebrata l’inaugurazione post restauro con un grande spettacolo di animazione 3D, alla quale hanno partecipato migliaia di persone. Con questo spettacolo inaugurale il Teatro viene restituito alla popolazione e al mondo intero.

Segreteria Generale
Fondazione Alfredo d’Andrade. Museo – Centro Studi