Alberto Veronesi dirige Tosca e La Traviata – Teatro Antico – Taormina

Alberto Veronesi dirige Tosca e La Traviata – Teatro Antico – Taormina
9 e 10 settembre 2011

9 e 10 settembre – Teatro Antico di Taormina – Alberto Veronesi dirige “Tosca” e “La Traviata”

Due grandi classici della lirica italiana: Alberto Veronesi, già direttore artistico del Festival Pucciniano di Torre del Lago e  della Filarmonica del Comunale di Bologna, direttore aggiunto dell’Opera Orchestra di New e direttore stabile dell’orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, salirà sul podio di un nuovo organico autenticamente siciliano completo – musicisti e coro –  che attinge alle diverse eccellenze stabili dell’Isola: alla guida del Sicilia Opera Festival Orchestra e Coro proporrà al Teatro Antico di Taormina,

 il 9 settembre “Tosca” di Puccini con Martina Serafin (Tosca), Marcello Giordani (Cavaradossi) e Giorgio Surian (Scarpia), regia del ceco Ludek Golat, direttore artistico del teatro di Ostrava. Il giorno successivo, 10 settembre, toccherà invece a “La Traviata” di Verdi con Adriana Damato (Violetta), Massimiliano Pisapia (Alfredo) e Luca Salsi (Germont), regia di Cesare Ferrario (attore e regista cinematografico di Il mostro di Firenze,  I miei primi quarant’anni, biografia patinata di Marina Ripa di Meana e La bella di Mosca, coproduzione con la Russia). Per i due allestimenti, scene di Daniele Barbera realizzate da La Bottega Fantastica.

“La scelta di Tosca e Traviata è stata quasi obbligata – sorride Alberto Veronesi – sono opere che fanno parte della nostra storia, che i nostri genitori conoscevano a memoria e i nostri giovani devono imparare ad apprezzare”.

Biglietti su www.helloticket.it. Infoline: 800.907080.Tutti coloro che acquisteranno un biglietto per una delle due opere del SiciliaOpera Festival, riceveranno un invito per assistere al concerto dell’11 settembre, in memoria delle vittime delle Torri Gemelle. Alberto Veronesi dirigerà l’”Ottava Sinfonia di Mahler”

TOSCA
di Giacomo Puccini
Su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, dal dramma omonimo di Victorien Sardou, “Tosca”  melodramma in tre atti sarà proposta in un nuovo allestimento prodotto dal SiciliaOperaFestival. La regia è del ceco Ludek Golat, direttore artistico del teatro di Ostrava, le scene di di Daniele Barbera realizzate da La Bottega Fantastica. Nei ruoli principali, Martina Serafin (Floria Tosca), Marcello Giordani (Mario Cavaradossi) e Giorgio Surian (Scarpia),

Il dramma Tosca di Victorien Sardou, rappresentato a Parigi nel 1887, interessò dapprima Alberto Franchetti. Nondimeno nel 1896, Franchetti cedette il soggetto a Giacomo Puccini, che terminò il lavoro, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, nell’ottobre 1899. L’opera fu rappresentata al Costanzi di Roma il l4 gennaio 1900. Seguendo la trama di Sardou, la vicenda è legata ad avvenimenti storici. Nel 1798, dopo le vittorie di Napoleone Bonaparte nella prima campagna d’Italia, truppe francesi occupano Roma. Ma allontanatosi Napoleone per la spedizione in Egitto, l’esercito napoletano di Ferdinando IV di Borbone scaccia da Roma il presidio francese, abbatte la Repubblica e  processa i suoi esponenti. Tosca si rifà a questi avvenimenti.

La trama. La vicenda ruota attorno alla cantante Tosca e al suo amante, il pittore liberale Cavaradossi. Questi dà ospitalità all’evaso Angelotti, inseguito dal temuto capo della polizia Scarpia. Cavaradossi viene arrestato ma non tradisce Angelotti che si suicida. Scarpia offre a Tosca la possibilità di salvare Cavaradossi ma la ingannerà. Lei lo uccide salvo poi suicidarsi nel Tevere quando scoprirà che la fucilazione di Cavaradossi non è una messinscena.

Nonostante il buon esito della prima rappresentazione e delle successive, Tosca disorientò una parte della critica. Anche perché, si scrisse più tardi, Puccini era incorso in un verismo sfrenato o addirittura nel grand-guignol . Certamente talune scene del secondo atto sono violente; e anche truci. Truce è la scena della fucilazione di Cavaradossi, ma ancor più lo quella della uccisione di Scarpia per mano di Tosca, che poi si prolunga per le implorazioni di soccorso della vittima e per il macabro cerimoniale che vede Tosca nettarsi le mani, ravviarsi i capelli, togliere il salvacondotto dalle dita raggrinzite dell’ucciso e infine accendere due candele e deporre un crocifisso sul petto della sua vittima.

GLI INTERPRETI
Martina Serafin – soprano – Tosca
Nata a Vienna da una famiglia di musicisti e cantanti, Martina Serafin ha calcato in breve tempo i palcoscenici dei più importanti teatri del mondo e collaborato con direttori quali: Antonio Pappano, Seiji Ozawa, Donald Runnicles, Welser-Moest, Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Daniele Gatti, Stefan Soltesz, Renato Palumbo, Philippe Jordan, Lothar Zagrosek, Gabriele Ferro, Vladimir Jurowskj, Kazushi Ono e registi come Franco Zeffirelli, Nicolas Joel, Willy Decker, Gilber Deflo, Giancarlo Del Monaco, Ugo De Ana, Daniele Abbado, Christof Loy, Roberto De Simone. Il suo repertorio spazia da Mozart (Donna Elvira, Contessa, Fiordiligi) a Puccini (Tosca, Manon Lescaut, Fanciulla del West, Turandot), a Wagner (Die Walkuere, Lohengrin, Tannhaeuser), a Verdi (Macbeth, Don Carlo). Ha cantato inoltre Andrea Chénier (Maddalena) di Giordano, Adriana Lecouvreur (ruolo del titolo) di Cilea, Der Rosenkavalier (Marschallin) di R. Strauss, Pikovaya dama (Lisa) di Caikovskij, Die verkaufte Braut di Smetana.

Ha debuttato al Covent Garden Opera interpretando Tosca diretta da Antonio Pappano. E’ stata Manon Lescaut al Festival Pucciniano di Torre del Lago e Turandot nella storica inaugurazione della riapertura del Teatro Petruzzelli di Bari con la direzione di Renato Palumbo e la regia di Roberto De Simone. Ha cantato in importanti produzioni, fra le quali, Die Walkuere (Siglinde) di Wagner a Vienna diretta da Franz Welser-Moest, a Zurigo con Philippe Jordan, a Berlino con Lothar Zagrosek, ad Amsterdam e Tokyo; Lohengrin (Elsa) al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Ugo De Ana, alla Dresden Opera e ad Essen con Stefan Soltesz; Tannhaeuser (Elisabeth) al Teatro dell’Opera di Roma e ad Amsterdam; Tosca al Teatro Greco di Taormina; Andrea Chénier (Maddalena) al Teatro Bellini di Catania e a Cagliari con la regia di Giancarlo Del Monaco; Rosenkavalier (Marschallin) a San Francisco e Vienna diretto da Donald Runnicles, a Toulouse con la regia di Nicolas Joel e ad Amsterdam con la regia di Willy Decker.

Marcello Giordani – tenore – Cavaradossi
Nato ad Augusta in Sicilia nel 1963, Marcello Giordani è stato acclamato dalla critica internazionale come uno dei più importanti tenori dei nostri giorni. E’ apparso sulla scena di tutti i principali teatri d’opera del mondo ed ha cantato con i più rinomati direttori d’orchestra. La sua eccezionale versatilità ed estensione vocale gli hanno permesso di coprire un vasto repertorio che va dal bel canto di Bellini, Donizetti e Rossini, al lirismo del repertorio operistico francese, alle opere di Puccini e Verdi che esigono qualità vocali di lirico-spinto e, più recentemente, alle grandi composizioni vocali di Berlioz, quali La damnation de Faust e Les Troyens. Nel settembre del 2010, Giordani ha debuttato nel ruolo di Radames in una produzione dell’Aida di Verdi che ha aperto la stagione operistica della San Francisco Opera. Il suo calendario operistico per il  2010-2011 ha incluso La Bohème al Teatro Massimo Bellini di Catania, e Adriana Lecouvreur al Teatro dell’Opera di Roma.

Nel dicembre scorso ha debuttato nel ruolo del bandito Ramerrez, accanto alla “fanciulla” di Deborah Voigt, nell’allestimento di Giancarlo del Monaco de La Fanciulla del West, ripresa della messinscena del 1992 al Metropolitan, poi riproposta alla Lyric Opera di Chicago. Tre debutti nel 2011: Vasco da Gama ne L’Africaine di Meyerbeer in concerto con Opera Orchestra of New York; Turiddu in Cavalleria Rusticana e Canio in Pagliacci nel dittico operistico presentato al Gran Teatro del Liceu di Barcellona. Tre diverse Tosca, oltre a quella siciliana: alla Bayerisches Staatsoper di Monaco di Baviera, la Royal Opera House di Londra, e il Teatro Real di Madrid.

Giorgio Surian – basso – Scarpia
Giorgio Surian è nato a Fiume, dopo gli studi musicali nella sua città natale, frequenta il Centro di Perfezionamento del Teatro alla Scala, dove debutta in Ernani nel 1982.  La brillante carriera lo ha condotto rapidamente nei maggiori teatri del mondo, dall’Opéra National de Paris, al Covent Garden, Metropolitan, Staatsoper di Vienna, Opéra de Lyon, Opernhaus di Zurigo, Liceu di Barcelona, Teatro Comunale di Firenze, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Comunale di Bologna, Arena di Verona, Teatro La Fenice di Venezia. È ospite abituale delle principali rassegne concertistiche della RAI e dei maggiori Festival, Pesaro, Ravenna e Salisburgo.

Giorgio Surian spazia con estrema facilità dal repertorio barocco alle più complesse partiture moderne, grazie alla sua straordinaria estensione vocale che, oltre a qualificarlo notoriamente come basso, gli permette di affrontare anche diversi ruoli baritonali (Scarpia, Falstaff). Ha inaugurato la stagione 2008/09 interpretando Marin Faliero a Sassari e Bergamo, Fidelio al Teatro Comunale di Modena e Ferrara, nuovamente con Claudio Abbado, Evgenij Onegin al Teatro Lirico di Cagliari, Les Contes d’Hoffmann all’Opéra de Nice, Messa da Requiem di Verdi con l’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano e Cristo sul Monte degli Ulivi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. All’Arena di Verona ha preso parte alle produzioni di Nabucco, Aida, Ernani, Carmen, Macbeth, Il Barbiere di Siviglia, e Messa da Requiem di Verdi.

TRAVIATA
di Giuseppe Verdi
La Traviata, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi  su libretto di Francesco Maria Piave, da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio,  debuttò a Venezia, al Teatro La Fenice, il 6 marzo 1853,. Fu un insuccesso, causato dall’inadeguatezza dei cantanti, ma anche dell’audacia  del soggetto e della grande novità della partitura. Riproposta un anno dopo, sempre a Venezia, al Teatro  San Benedetto, fu invece accolta con giudizi molto positivi.

Questo nuovo allestimento del SiciliaOperaFestival porterà la firma di Cesare Ferrario (attore e regista cinematografico di Il mostro di Firenze,  I miei primi quarant’anni, biografia patinata di Marina Ripa di Meana e La bella di Mosca, coproduzione con la Russia), le scene sono di Daniele Barbera realizzate da La Bottega Fantastica. Nei ruoli principali, Adriana Damato (Violetta), Massimiliano Pisapia (Alfredo) e Luca Salsi (Germont).

Terza opera della famosa trilogia popolare, con Trovatore e Rigoletto, La Traviata offre la partitura musicale più ricca di interiorità psicologica dell’intero teatro d’opera romantico. L’idea di musicarla, quasi come una fulminazione, venne a Verdi dalle prime recite parigine del dramma di Dumas.

La parabola esistenziale  e amorosa di Alphonsine Duplessis, una delle più famose donne di vita parigine, morta di tisi ad appena 23 anni, era argomento troppo intrigante perché potesse sfuggirgli di vista. Del resto, il dramma dumasiano, in cui il nome della cortigiana era Marguerite Gautier, era un bestseller della letteratura scandalistica. Verdi retrodatò la vicenda al XVIII secolo, avendo cura di cambiare i nomi. E così Alphonsine divenne Violetta Valery. Ma non poté eliminare l’effetto di straniamento che colse lo spettatore all’ascolto di una musica improntata alla danza in auge – il valzer voluttuoso e peccaminoso che dilagava in Europa – e la lontananza epocale dell’immagine scenica.

Adriana Damato – soprano – Violetta
Barese, è stata vincitrice, nel 2003, del primo premio assoluto al concorso internazionale “Operalia” patrocinato da Placido Domingo, in breve tempo ha avuto modo di partecipare ad importanti e prestigiose produzioni, fra le quali si segnalano Beatrice di Tenda (Agnese) presso il Teatro alla Scala, Il Corsaro (Gulnara) al Teatro Regio di Parma, Don Giovanni (Donna Elvira) al Teatro Lirico di Cagliari nella produzione di Giorgio Strehler e nell’Idomeneo (Ilia) alla Los Angeles Opera a fianco di Placido Domingo e con la direzione d Kent Nagano. Nella stagione 2008/09 ha interpretato La bohème a Rio de Janeiro, all’Opernhaus di Zurigo e a Graz,  Aroldo all’Opera di Bilbao e Così fan tutte all’Opernhaus di Graz.

In tournée con l’Orchestra del Teatro alla Scala ha eseguito la Messa da Requiem di Verdi a Tel Aviv con la direzione di Daniel Barenboim. La stagione 2009/10 l’ha vista compiere l’atteso debutto sul palcoscenico del Teatro alla Scala nella Carmen (Micaela) con la direzione di Daniel Barenboim. Nel corso della stagione 2010/11 ha interpretato con grande successo La bohème all’Opernhaus di Zurigo, Un balloin maschera all’Opéra de Lausanne, Carmen (Micaela) al Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona. Fra i suoi prossimi impegni annovera l’interpretazione dei Quattro pezzi sacri di Verdi al Teatro alla Scala con la direzione di Daniel Barenboim.

Massimiliano Pisapia – tenore  – Alfredo
Nato a Torino, Massimiliano Pisapia inizia gli studi musicali nel 1992, perfezionandosi in seguito con Franco Corelli. Dopo aver vinto i concorsi “Giulietta Simionato” e “Tito Gobbi”, debutta nel ruolo di Pinkerton (Madama Butterfly di Puccini) a Pavia, Brescia, Como e Mantova. La sua prima importante affermazione internazionale la ottiene con il ruolo di Riccardo in Un ballo in maschera all’Opernhaus di Lipsia con la direzione di Riccardo Chailly. In breve tempo ha intrapreso una rapida ed intensa carriera che l’ha condotto sui palcoscenici di alcuni dei maggiori teatri del mondo, dal Teatro alla Scala di Milano all’Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco,

Hamburgische Staatsoper, Opernhaus di Lipsia, Teatro Colón di Buenos Aires, Maggio Musicale Fiorentino, “Carlo Felice” di Genova, Regio di Torino, Massimo di Palermo, Arena di Verona, Regio di Parma e Festival Pucciniano di Torre del Lago.  Il suo repertorio include titoli quali Madama Butterfly, La Bohème, Gianni Schicchi di Puccini, Rigoletto, Macbeth, Simon Boccanegra, Un Ballo in maschera, I Lombardi alla prima crociata, La Traviata di Verdi Les Contes d’Hoffmann di Offenbach, Roberto Devereux, L’Elisir d’amore e Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha collaborato con direttori d’orchestra, Antonello Allemandi, Bruno Bartoletti, Riccardo Chailly, Kazushi Ono, Daniel Oren e Stefano Ranzani.

Luca Salsi – baritono – Germont
Nato a San Secondo Parmense, Luca Salsi si è diplomato in canto al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma sotto la guida del soprano Lucetta Bizzi, in seguito si è perfezionato con il baritono Carlo Meliciani. Ha debuttato giovanissimo al Teatro Comunale di Bologna nella Scala di seta di Rossini (1997). Vincitore, nel 2000, del concorso “Gian Battista Viotti” di Vercelli, ha iniziato un’intensa attività che l’ha condotto su palcoscenici del Metropolitan, della Scala, Washington Opera, Los Angeles Opera, New Israeli Opera di Tel Aviv, Staatsoper di Berlino.

Ha lavorato sotto la bacchetta di Mark Elder, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Pier Giorgio Morandi, Donato Renzetti, Emanuel Villaume e Alberto Zedda, nonché con registi quali Daniele Abbado, Robert Carsen, Hugo De Ana, Anthony Minghella. Nelle ultime stagioni ha interpretato Il Corsaro al Festival Verdi di Parma, I Pagliacci al Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro Lirico di Cagliari, Ernani a Piacenza, La Traviata (Germont) al Teatro Donizetti di Bergamo e al Maggio Musicale Fiorentino, Falstaff (Ford) all’Opéra de Liège e al Teatro dell’Opera di Roma. Ha inaugurato la stagione 2010/11 interpretando Un ballo in maschera (Renato) alla Washington Opera, quindi La traviata (Germont) al Petruzzelli di Bari e al “Carlo Felice” di Genova, Il Corsaro (Seid) a Bilbao, I due Foscari (Fracesco) al Verdi di Trieste, Il barbiere di Siviglia (Figaro) al Regio di Parma, La battaglia di Legnano (Rolando) e La bohème (Marcello) al Teatro dell’Opera di Roma. Fra i suoi prossimi impegni, Madama Butterfly (Sharpless) al Metropolitan of New York, Falstaff (Ford) al Teatro Regio di Parma, L’elisir d’amore (Belcore) a Bilbao e La traviata (Germont) all’Opéra de Montecarlo.

Alberto Veronesi – direttore
Alberto Veronesi è nato a Milano dove ha studiato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” diplomandosi a pieni voti in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra e ha cominciato a dirigere concerti quando era ancora studente. Nel 1999 è stato nominato direttore artistico e musicale del Festival Pucciniano di Torre del Lago per il quale ha diretto il ciclo completo delle opere del compositore (Manon Lescaut, Bohéme – con le scene di Folon, ha ottenuto il Premio Abbiati della critica italiana nel 2003 – , Tosca, Madama Butterfly, Turandot, Fanciulla del West, Il Trittico, La Rondine, Turandot) contribuendone al rilancio su scala europea.

Dall’agosto 2008 ne è direttore musicale stabile. Nel 2001 è direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana con la quale ha affrontato il ciclo completo delle Sinfonie di Mahler, Beethoven, Bruckner e Shostakovich. In campo operistico ha debuttato al BAM di New York nel 1998 con Falstaff di Antonio Salieri, dirigendo poi opere in tutto il mondo. Dal novembre 2008 è direttore artistico della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, e dal 2010, direttore musicale, secondo italiano dopo Arturo Toscanini, dell’Opera Orchestra di NewYork. Infine, è stato nominato di recente  direttore stabile dell’orchestra del teatro Petruzzelli di Bari.

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