Omaggio dell’Arte alla Libertà di Espressione – Palazzo dei Cardinali Pallotta – Caldarola

Omaggio dell’Arte alla Libertà di Espressione – Palazzo dei Cardinali Pallotta – Caldarola (MC)
dal 9 settembre al 2 ottobre 2011

“Omaggio dell’arte alla libertà di espressione” – Mostra di opere contemporanee – Caldarola(MC) – 9 settembre – 2 ottobre 2011 – Palazzo dei Cardinali Pallotta

Artisti invitati:
Mario Agostinelli-Vittorio Amadio- Renzo Barbarossa- Ezio Bartocci- Sirio Bellucci -Guelfo Bianchini-Mauro Brattini-Patrizia Calovini- Gaetano Carboni – Carlo Cecchi -Sauro Ciuffolotti-Luciano Collamati-Silvio Craia -Isabella Crucianelli-Giovanni Di Francesco-Anna Donati -Maria Cristina Fioretti-Ferdinando Franguelli-Giuliano Garattoni-Melita Gianandrea-Andrea Granchi – Carlo  Iacomucci – Floriano Ippoliti – Cristina Kanaan – Giannetto Magrini – Bruno Mangiaterra – Marisa Marconi-Alessandro Marcucci Pinoli-Franco Morresi-Leonardo Nobili – Corrado Olmi- Luigi Pennacchietti- Riccardo Piccardoni – Annalisa Piergallini-Nazareno Rocchetti-Mario Sasso -Luca Sguanci- Stefano Tonti – Franco Torcianti – Josè Van Roy Dalì -Luca Zampetti-Franco Zingaretti .
 
C’è un filo comune che unisce artisti e giornalisti: l’ostilità, l’avversione e il rifiuto verso tutto ciò che limita la libertà di espressione. Per la verità è un bene di tutti i cittadini che artisti e giornalisti sentono più di altri perché è l’essenza stessa del loro lavoro. Ebbene partendo da questo valore è nata una collezione d’arte, unica nel suo genere, che da venerdì prossimo (9 settembre) comincia un viaggio itinerante che toccherà le cinque province marchigiane e due città simbolo dell’arte, Roma e Firenze.

Otto tappe dal 9 settembre fino a maggio 2012. Prima mostra a Caldarola, nella prestigiosa sede di Palazzo dei Cardinali Pallotta (fino al 2 ottobre), poi Ascoli Piceno (dal 7 al 23 ottobre), nella galleria d’arte contemporanea Osvaldo Licini. Queste le altre tappe: Fermo, Palazzo dei Priori, sala degli stemmi (dall’ 11 al 27 novembre);  Ancona, Mole vanvitelliana, sala Seritery (dal 2 al 18 dicembre); Senigallia, Chiesa dei cancelli (dal 6 al 29 gennaio 2012); Pesaro, Prefettura, sala Laurana (dal 10 al 26 febbraio 2012); Firenze, Sede ancora da definire (marzo 2012) e infine Roma, Palazzo Lina Cavalieri sede Banca delle Marche (aprile 2012).

Una cinquantina gli artisti e le opere; unico il tema: la libertà di espressione. E’ in pericolo o è in discussione questo diritto? Senza pensarci molto dovremmo rispondere di no. Con tutte le affermazioni di principio, partendo dalla Costituzione,  dovremmo sentirci ampiamente garantiti e tutelati. Invece non è così. Non lo è per i giornalisti ai quali si vorrebbero imporre “bavagli” in nome e per conto di altre presunte libertà. Non lo è neppure per gli artisti che spesso subiscono condizionamenti o sono costretti a scelte non volute con armi e arti ben più subdole e sottili.

Perché proporre una riflessione su questo tema attraverso l’arte? Perché gli artisti, come i giornalisti, interpretano gli umori, le aspettative, le speranze e i sogni della gente. E gli artisti, più dei giornalisti, ne rappresentano i sentimenti e li esprimono senza i vincoli dell’obiettività ai quali sono tenuti gli operatori dell’informazione.

Partendo da questi sentimenti e valori comuni (cioè la libertà di poter esprimere qualsiasi concetto, sentimento, intuizione, idea ed emozione) è nata l’idea di questa collezione. Una chiacchierata fra amici, uno scambio di opinioni sul peso sempre più opprimente della politica e dei poteri in genere, sul giornalismo come sull’arte. In pochi mesi è stata creata una collezione particolarissima e unica; un piccolo patrimonio di creatività ed espressività che è esposto in maniera permanente nella Sede dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, nel Centro di Ancona.

Ma un messaggio così significativo e forte non poteva restare circoscritto nelle mura di una sede istituzionale. Ecco l’idea della mostra itinerante realizzata in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine, Banca Marche e una serie di Enti e Fondazioni. Qui a Caldarola la spinta determinante è arrivata dalla Comunità montana dei Monti Azzurri e dal suo Presidente Giampiero Feliciotti.  

Gli artisti che hanno accolto l’invito dell’Ordine dei giornalisti rappresentano stili e tendenze diverse; si esprimono con tecniche tradizionali o innovative e si distinguono per i valori formali. Il tema (la libertà) favorisce l’approccio fra chi lancia il messaggio (l’artista) e il fruitore (lo spettatore). Giornalisti e artisti con questa mostra non propongono ricette o soluzioni, ma invitano a ragionare e riflettere, a recuperare il senso della partecipazione collettiva alla vita pubblica.