Cinemadagascar – Palazzo Chiaramonte Steri – Palermo

Cinemadagascar – Palazzo Chiaramonte Steri – Palermo
14 ottobre 2011 – ore 18.30

CINEMADAGASCAR – “Alla scoperta di Claude Le Monsieur, regista geniale ed abusivo” – Venerdì 14 ottobre ore 18.30, Palazzo Chiaramonte Steri – piazza Marina, 61

Cinemadagascar” è il primo riconoscimento ufficiale in Europa dell’opera di Claude Le Monsieur, regista malgascio dell’etnia Merina che vive sull’altopiano africano, la cui vicenda è recentemente rimbalzata alle cronache internazionali come una delle più curiose nella storia del cinema mondiale.

Venerdì 14 ottobre a partire dalle ore 18.30, l’incontro vedrà la partecipazione di registi, critici e attori che hanno conosciuto di recente l’opera di Le Monsieur, artista da sempre avverso al circuito della mondanità: l’esclusiva anteprima europea oltre ad accogliere l’esposizione dei soggetti dei dieci suoi più importanti film tra cui “Maman Clarisse” e “Una vita sbocciata”, concederà la proiezione dell’unica videointervista che il regista abbia mai rilasciato.

L’evento si inaugura con il dibattito “Finzione e realtà nel cinema e nell’arte” una tavola rotonda che permette a critici e filologici di approfondire le ambivalenze interpretative caratterizzanti l’intero operato del regista “geniale ed abusivo” il cui ermetismo non nasconde una sensibilità disarmante: tra gli intervenuti l’antropologo e scrittore Franco La Cecla, Eric Biagi Direttore del Centro Culturale Francese  e l’attore cinematografico e teatrale  Vincenzo Crivello.

Durante la serata sarà possibile ammirare foto, backstage, oggetti di scena, originali stralci di story board, cui si affiancano le principali recensioni specializzate ai lavori dell’autore, con la possibilità di acquistare locandine originali a grandezza naturale, cataloghi e cd musicali con tracce dei temi principali dei film.

Su espressa richiesta di Claude Le Monsieur il ricavato della vendita dei materiali sarà interamente devoluto ad un progetto di sviluppo e cooperazione in Madagascar per l’aiuto di 30 bambini e delle loro famiglie che vivono  in condizioni di miseria assoluta in una bidonville di Antsirabe. Di tale progetto e di lavoro sociale parleranno brevemente , il Presidente dell’Apa Nicolay Catania ed  il Presidente dell’Associazione Interculturale Narramondi Concetta Oliveri.

La serata sarà impreziosita da ospiti musicali d’eccezione come gli Akkura, l’Orchestra In-stabile Dis-Accordo: le band proporranno inedite rivisitazioni di alcune delle più belle colonne sonore dei film di regista.  Un imprevedibile intervento finale rivelerà informazioni decisive ed esclusive sulla figura di del regista.

Attorno alla figura di Claude Le Monsieur, a tratti mitica e misteriosa, ruotano leggende ed aneddoti che bene ne esprimono la natura sfuggente e poliedrica. Il suo è uno sguardo nuovo, insieme poetico e scarno capace di restituire con precisione documentaristica, storie e voci dei più sperduti villaggi del Madagascar:  la quotidianità di persone comuni, di poveri, di contadini, di pescatori del luogo, innesca macchinazioni complesse rintracciabili anche nel suo  ultimo film “Una vita sbocciata”.

Il regista malgascio è giunto alla ribalta delle cronache quasi casualmente: un cooperante italiano che ha vissuto in Madagascar e con la passione del cinema, scopre le pellicole del regista fino ad allora note solo ad un pubblico di nicchia e dietro consenso dell’artista affida i lavori ad alcuni critici occidentali che ne hanno riconosciuto appieno il valore antropologico nonché la straordinaria ricchezza espressiva: le opere di Claude Le Monsieur raccontano gioie e dolori della sua terra, il Madagascar, sfuggendo alla retorica e ai facili esotismi.

Note sull’autore
Nato ne l1948, in un villaggio del Madagascar, Le Monsieur rimane solo già in età adolescenziale e arranca nella povertà più estrema lavorando nelle risaie e vendendo per le strade i “mofo gasy”, tipico piatto povero della regione.  Partito alla ricerca della madre che di sé non aveva più dato alcuna notizia, inizia un viaggio che lo conduce verso Nord dove si ritrova a lavorare in enormi piantagioni di cacao e dove  incontra un missionario da cui apprende l’italiano e che lo aiuterà a conseguire un titolo di studio, dimostrando competenze e volontà fuori dalla norma.

Nel 1971, lavorando presso uno dei pochi alberghi per ricchissimi turisti occidentali in una piccola isola al nord del Madagascar, Le Monsieur  riesce a salpare per la Francia dove, seppure sopravviva grazie a mansioni mediocri – dal lavapiatti, allo spazzino, dal venditore ambulante all’operaio in una ditta per detersivi – riesce ad inserirsi all’interno dell’underground parigino in pieno fermento creativo e artistico.

Nel 1972 si iscrive alla  Scuola di Cinematografia Sperimentale a Parigi innamorandosi  di questa magia artistica fino ad allora a lui sconosciuta.  Nel 1974 intraprende anche l’attività di attore, ma sono gli anni tra il 1976 al 1980 a racchiudere il mistero esistenziale di Le Monsieur, periodo del quale il regista dichiara di non ricordare assolutamente nulla, penalizzato anche dalla totale assenza di alcuna traccia o prova che ne possa ricostruire il vissuto. 

Nel 1980 Claude riappare nella sua terra natale: l’amnesia non gli permette di dimenticare il suo principale interesse e nel 1982 crea il primo gruppo cinefilo malgascio “Tena Marina”  che lo porterà alla realizzazione del lungometraggio “La moneta” che in Francia, sebbene per i cultori di nicchia del cinema antropologico, diventa un piccolo oggetto di cult.

Sull’onda del successo del primo film riesce a costruire una delle sue opere più complesse sotto il profilo della ricerca etnografica, “L’acqua amara”. Profondamente segnato dalla morte di uno dei suoi figli realizza “Il ramo segreto”  pellicola in cui i problemi sociali e dell’infanzia vengono scandagliati con un misto di dolcezza e ruvido realismo. Seguono anni di intensa attività produttiva e di impegno sociale e politico nei quali avvia corsi di alfabetizzazione per i poveri e appoggia il colpo di stato del 1992.

Gira “Candele e bugie” e nel 1999 esordisce con il suo primo libro di poesia “Indiscrezioni sulla vita di un mediocre” che gli vale il premio della critica in Francia. Ritornato in Europa ha modo di conoscere l’Italia, appassionandosene oltremodo. È del 2011 l’ultima sua pellicola, “La vita sbocciata” non ancora in distribuzione.

Dal 2006 il regista collabora con l’Organizzazione Nazionale Governativa A.P.A di Palermo per un progetto di aiuto per bambini e famiglie di un bidonville di Antsirabe e a sostegno di tale progetto, Le Monsieur decide di affidare alcuni materiali dei suoi film a Martino Lo Cascio, scrittore, regista teatrale e video maker, cha ha ideato e progettato l’evento. Da alcuni mesi Claude Le Monsieur è irrintracciabile. Pare che negli ultimi giorni prima della scomparsa abbia smesso di parlare. Dopo aver sposato una parrucchiera di Yosi e dell’etnia Bara, ha fatto perdere ogni traccia di sé.

L’esposizione  delle locandine, foto ed oggetti di scena  dedicata a "Claude Le Monsieur" rimarrà aperta fino a domenica 30 ottobre. L’ingresso all’evento è libero.

Organizzazione BQUADRO eventi e comunicazioni
Progetto grafico a cura di Manuela Di Pisa
                                                                
Ufficio Stampa
Elisa Chillura
e.chillura@gmail.com
327.4658128