Diversità di Segni per un solo Intento – martinArte – Torino

Diversit di Segni per un solo Intento – martinArte Torino
dal 10 al 24 novembre 2011

Autori: Piera Bessone Francesco Blagan Valeria Ciotti Salvatore De Donatis Gianfranco Galizio GioGia Marco Giammarinaro Mariana Papara Michele Pregno Giacomo Sampieri Egle Scroppo Gianni Maria Tessari Susanna Viale

Forse non del tutto vero che larte contemporanea debba per forza essere allavanguardia di tecnica, di soggetto, di materiale. Forse anche unarte che tiene ancora in considerazione valori come il gusto, la forma, la qualit dellimmagine possono ancora salire sul podio dellarte.

Abbiamo speso gli ultimi quarantanni a chiederci cosa larte contemporanea prima di renderci conto che la domanda non poteva avere risposta, o meglio: si poteva rispondere qualsiasi cosa! Pi stimolante invece porsi il problema di chi fa arte contemporanea: interessante vedere chi sono, oggi, gli artisti che propongono i lavori pi innovativi, la ricerca di maggior spessore, le tecniche pi attuali.

Anche per questo sono importanti le mostre collettive: in un unico spazio si possono vedere opere diversissime tra loro, ognuna con una propria originalit ed un proprio linguaggio, e si pu scegliere in totale libert quella pi affine al proprio sentire e, perch no?, anche quella decisamente meno conforme al proprio gusto.

Soprattutto se la collettiva, come in questo caso, non neppure dettata da un tema al quale gli artisti si sono dovuti attenere. E dunque affidato ad ununica opera la rivelazione di ogni artista, il suo rapporto con larte, la sua capacit comunicativa.

Il risultato finale una mostra in cui emergono le potenzialit singole, che non possono essere raggruppate e che, anzi, di proposito, sono disomogenee: artisti che, con diversa estrazione culturale e con varia sensibilit, hanno rivelato una inusuale abilit nellesprimere, attraverso le loro opere, la propria lettura della realt.

Ed eccoli quindi, uno dopo laltro, utilizzando come scansione lordine alfabetico.

Lintuizione estetica di Piera Bessone rilegge il fare pittorico secondo il ritmo e la scansione del colore. Nelle pennellate vorticose, di notevole forza espressiva, il gesto ed il segno dellartista, generano sulla superficie pittorica ritmi, scatti, pulsazioni, favorendo nellosservatore la visione da pi punti di vista.

Lespressivit di Francesco Blagan erompe con incisivit nella sua pittura, frutto di impegnate riflessioni su problematiche e situazioni di ampio respiro, caratterizzate in modo originale nellinterpretazione composita e tecnica, in cui convergono con efficacia la sua emozionalit e le sue capacit di elaborazione del pensiero.

Nella pittura di Valeria Ciotti levidenza del visibile si converte in una intensa resa delle immagini, con strutture peculiari ed energiche. La figura femminile diviene il tramite per significati connessi allesperienza dellesistenza e alla riflessione sul presente, che sconfina nelluniversale, grazie alla mediazione del linguaggio estetico.

Il ritmo serrato che Salvatore De Donatis imprime alle forme delle sue sculture, traduce efficacemente il fermento della sua creativit e lespressiva tensione che alimenta le sue scelte tematiche, sottolineate ancora di pi dal non finito delle sue figure.

Gianfranco Galizio dipinge citt e paesaggi immersi nella nebbia, dove la figurativit perde la descrizione fine a se stessa, per lasciare spazio ad una maniera in cui a volte il soggetto passa in secondo piano per lasciare spazio allevocazione, richiamando – e non rappresentando – un luogo, una memoria, una sensazione; una sorta di sfumato che non aggredisce e che consente allosservatore di andare anche oltre la raffigurazione.

Gli spazi, le linee, le morbidezze plastiche della scultura di GioGia riescono a dar vita alla materia, che perde completamente la propria staticit, in un gioco di volumi e di vuoti che si sciolgono in una struttura aperta. Grazie alla sua personale visione, la scultura si trasforma da oggetto in luogo di esperienza, moltiplicando le proprie componenti allinterno dello spazio.

Marco Giammarinaro un giovane artista che si occupa di fotografia, cercando di creare qualcosa di nuovo… di diverso… per non cadere nell’oblio della fotografia scontata . Si cimenta qui con la macro di uno spruzzo di schiuma da barba. Assolutamente irriconoscibile nel suo dato descrittivo, limmagine si decanta nellassunto estetico mettendo in luce unacuta capacit percettiva.

La chiave del lavoro di Mariana Papara la ricerca dellespressione di un impulso, di una intuizione, di una meditazione attraverso unattenta costruzione psicologica delle figure, che rifiutano la costrizione della gabbia mentale. Lartista dipinge, incolla, sovrappone, lega le forme, costruisce la visione, la scarnifica, la ricompone, portando lopera in una dimensione tra il reale e lastratto, lillusione e la matericit, licona e lenigma.

Michele Pregno porta listinto elementare del colore allinterno dellinformale. Lastrazione dalla figura non d luogo ad una pittura vuotamente concettuale, ma confluisce nel vitale superamento dei precetti tradizionali.

Le donne sono le protagoniste quasi indiscusse delle opere di Giacomo Sampieri, che parlano di quiete domestica pervasa da malesseri inconfessati oppure palpabili, di solitudini sensuali e a volte voluttuose. Tenendosi lontano dalla semplice illustrazione realistica fine a se stessa, lopera di Sampieri, con i suoi particolari tagli compositivi, emerge come un valido tentativo di conoscere poeticamente il reale.

Lopera astratta di Egle Scroppo colpisce subito per lequilibrio determinato dalla contrapposizione formale del lato caotico della composizione in opposizione al rigore della suddivisione degli spazi, che concorrono alla combinazione di una specie di mosaico pittorico elaborato con una meticolosa soluzione di continuit.

Le costruzioni severamente geometriche di Gianni Maria Tessari annullano la dimensione spazio/temporale, enfatizzando la relativit della condizione umana, costretta ad un continuo abuso tecnologico. Gli incomprensibili graffiti sembrano anelare ad un nuovo auspicabile linguaggio comunicativo.

Il tempo della memoria, del fluire dei giorni, e il tempo dei sogni, della solitudine, diviene tangibile nellopera di Susanna Viale, che riesce, nello spazio chiuso della tela, ad esaltare la mobilit del trascorrere della vita.

Una mostra ricca di stimoli, dunque, che ha valore soprattutto come misurazione culturale, perch larte, come la vita, un continuo relazionarsi con se stessi e con gli altri. Willy Darko

Inaugurazione:
gioved 10 novembre 2011 – ore 18,00 / 22,00
A cura di Willy Darko
Catalogo in Mostra

orari : luned 15,30 – 19,30 marted gioved 10,00 – 12,30 / 15,30 – 22,00 mercoled
venerd 10,00 – 12,30 / 15,30 – 19,30

ingresso libero Arte contemporanea

martinArte di Paola Barbarossa C.so Siracusa 24a Torino
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