Teatro Garibaldi Aperto – Primo Giorno – Palermo

Teatro Garibaldi Aperto – Primo Giorno – Palermo
Le prime ventiquattr’ore del Teatro Garibaldi Aperto

Ogni gesto di responsabilità che parte dai liberi cittadini per la lotta per la riappropriazione per i beni comuni e per la riaffermazione della dignità dei lavoratori dello spettacolo, della cultura e dell’arte va supportato con tutti i mezzi possibili.

È per questa ragione che gran parte dei volontari del Teatro Coppola – Teatro dei Cittadini si trovano in questo momento dentro il Teatro Garibaldi Aperto.

Tutto quello che possiamo offrire agli amici palermitani è il nostro aiuto, il nostro supporto fisico e la nostra voce. Il merito per l’azione e la responsabilità con cui stanno gestendo una delle situazioni più critiche tra le esperienze degli spazi culturali e dei teatri liberati in Italia va a loro. È per questo che li ringraziamo e giriamo il loro resoconto delle prime ventiquattr’ore di presidio.

A breve, alle ore 17.00 (14 aprile ndr), si svolgerà un incontro tra il Teatro Coppola, il Teatro Valle e il Teatro Garibaldi Aperto per discutere delle pratiche di intervento da parte dei lavoratori dello spettacolo nei confronti della cultura e degli spazi a essa riservati. L’incontro è aperto al pubblico e invitiamo tutta la cittadinanza palermitana (e non) a prenderne parte.

Le prime ventiquattr’ore del Teatro Garibaldi Aperto

Sono passate ventiquattro ore dalla apertura del Teatro Garibaldi, il secondo terremoto a Palermo nel corso della mattina del 13 aprile 2012.

Un comitato di liberi cittadini, formato da lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, della cultura e dell’arte ha restituito alla città di Palermo un teatro, emblema degli spazi pubblici chiusi e negati ai cittadini.

Siamo stati accolti da un comitato di benvenuto in tenuta antisommossa, che ha subito chiarito come possa essere percepito il significato della nostra azione, attribuendogli un senso violenza che, invece, non appartiene a questo genere di protesta. Dopo una lunga trattativa, con un centinaio di persone dentro il teatro isolate dall’esterno da un cordone di forze dell’ordine, e diverse centinaia accorse fuori per esprimere la loro solidarietà, il comitato ha accettato di regolarizzare la propria presenza all’interno di questo spazio, con un’autorizzazione da parte del Commissario Straordinario valida fino alla mezzanotte di domenica 15 aprile.

Questa scelta è stata dettata dalla volontà di aprire il Teatro Garibaldi alla città, per offrirle la possibilità di confrontarsi e dibattere sui temi al centro di questa azione individuati all’interno del manifesto redatto dal Comitato Teatro Garibaldi Aperto.

Abbiamo puntato l’attenzione su un luogo simbolo del degrado e dello scempio determinato in campo culturale dalle politiche locali e nazionali, e sulla esigenza di un sistema di regole condiviso che si ponga come elemento di rottura con le logiche clientelari di spartizione delle risorse pubbliche e strumento di controllo del voto. Il nostro manifesto ha già raccolto più di 600 tra sottoscrizione e adesioni di personalità artistiche di spessore e cittadini solidali a questa protesta.

Dopo le tensioni e l’abbraccio liberatorio con la città della giornata di ieri, adesso si gioca la partita fondamentale: il coinvolgimento della cittadinanza tutta nella nostra lotta in adesione alle nostre ragioni.

Perchè questa è un’azione che riguarda tutti i cittadini.

 
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