Ettore Favini vince DHG Art Factory – Prize for contemporary art

Ettore Favini vince DHG Art Factory – Prize for contemporary art 
 
Ettore Favini vince il concorso internazionale "DHG Art Factory, Prize for contemporary art", finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea ed alla valorizzazione del legame tra arte, industria e territorio, nel nome della ricerca e della creatività.

Il suo progetto, che ha raccolto il consenso unanime dei giurati, verrà realizzato sulla facciata esterna di un grande edificio aziendale (Main Street Srl) non lontano dal centro di Prato, adibito a magazzino, showroom e luogo di rappresentanza.

La Giuria era composta da Gaia Gualtieri (Amministratore Delegato Main Street Srl), Francesco Funghi (Direttore Galleria d’arte contemporanea Vault), Lorenzo Giusti (Curatore EX3 Centro per l’arte contemporanea Firenze), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte Contemporary Art Magazine) e Massimiliano Tonelli (Direttore Artribune), nomi di assoluto rilievo nel panorama contemporaneo, chiamati a rappresentare le diverse professionalità dell’arte, anche in relazione al contesto culturale della città di Prato.

«Ettore Favini» – dichiarano i giurati – «approfondendo la tematica legata alla spazialità che contraddistingue il suo lavoro, tesse le trame di un ordito multicolore in cui il filo funge da trait d’union tra passato e presente, tradizione e innovazione, memoria e ricerca.

Nel porre in essere il variegato elemento installativo che campeggia sulla facciata dell’Azienda, l’artista crea manualmente, e senza l’ausilio di un telaio, un tessuto immaginario dove confluiscono le specificità operative di DHG, le molteplicità cromatiche delle materie prime utilizzate, il sapere della tradizione che alimenta l’originalità dell’innovazione. Un’opera che diventa emblema della volontà da parte dell’Azienda di unire ambiti diversi tramite un elemento che la tradizione pratese conosce molto bene: il filato».

Un’esperienza che Main Street Srl ha portato avanti con convinzione ed entusiasmo, accarezzando anche l’idea di proporre future collaborazioni ad alcuni degli artisti che hanno partecipato al concorso.

"DHG Art Factory, Prize for contemporary art" costituisce, infatti, solo la prima di una serie di iniziative che vedranno il marchio DHG – dyeinghousegallery (www.dyeinghousegallery.com) abbinato al mondo dell’arte e della cultura, alla ricerca di nuove idee e possibili commistioni tra industria e creatività.

Ettore Favini (Cremona, 1974), artista manipolatore di idee e di oggetti, di pensieri e di spazi, costruisce il suo lavoro in relazione alla storia e all’attualità. Lettore ed interprete del contesto sociale, realizza opere e installazioni di forte valenza poetica e simbolica. La sua ricerca si avvale di diversi linguaggi, che spaziano dalla fotografia alla scultura.

I suoi interventi mutano nel tempo e nello spazio in cui si trovano a reagire, senza alcuna modifica meccanica. Vincitore di numerosi premi e concorsi, non ultima la residenza presso la sede italiana della Civitella Ranieri Foundation a Umbertide (Pg), ha preso parte ad importanti mostre personali e collettive.

Tra le principali esposizioni personali si ricordano: "Sun Ra" (Marsèlleria, Milano, 2012), "Ogni cosa a suo tempo" con David Adamo (Basilica Maggiore, Bergamo, 2011), "Paesaggio da Bere" (Museo Riso, Palermo, 2011), "Metodo Walden" (MAR, Museo della Città di Ravenna, 2010) e "La Verde Utopia" (PAV, Torino, 2010), Tra le esposizioni collettive si ricordiamo: "Il Teatro delle Esposizioni" (Villa Medici, Academia di France, Roma, 2011), "Time to be Green" (Mart, Rovereto, 2011), "Premio Moroso" Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone, 2010), "Italian Artist in New York" (ISCP, New York, 2009), "Green Platform" (CCCS Strozzina,

Palazzo Strozzi, Firenze, 2009), "The Buffer Zone" (American Academy, Roma, 2009), "Soft Cell: Space Dynamics in Italy" (Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone, 2008) e "Greenwashing. Ambiente: pericoli, promesse e perplessità" (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008). In programma, nel 2012, una mostra negli spazi di Futura a Praga e un lavoro pubblico durante "Manifesta". Sue opere sono conservate presso importanti collezioni, sia pubbliche che private.