Silvio Laviano – Salvatore – Favola triste per Voce Sola – Teatro Coppola – Catania

Silvio Laviano – Salvatore – Favola triste per Voce Sola – Teatro Coppola – Catania
domenica 23 dicembre 2012, ore 21.00

Salvatore – Favola triste per voce sola – di e con Silvio Laviano – trainer Sabrina Jorio – suono Federico Dal Pozzo – regia Tommaso Tuzzoli

“Salvatore – favola triste per voce sola” nasce dalla codificazione di una metodologia di lavoro su e con l’attore, incentrata sull’improvvisazione di un “percorso di vita del personaggio” .

Salvatore è la storia di un viaggio, una favola fatta di profumi, di colori e di respiri.

Una contaminazione di lingue, linguaggi e ritmo. Una discesa leggera verso il cratere centrale dell’ Etna, altro protagonista del testo. Novello Empedocle, Salvatore “racconta” e “vive” in 5 quadri la sua vita, tutti i personaggi in una sola voce, in un solo urlo fino all’assunzione in cielo come dimostrazione della propria divinità. Il punto di partenza è un grembo materno, il punto d’arrivo un non luogo, dove convivono la follia, il ricordo e la febbre. L’uso del dialetto siciliano, o meglio del Catanese, è l’unico mezzo espressivo dell’emozione; invece il racconto, in prima persona, in lingua italiana, detta i tempi dell’azione e crea il mondo del ricordo e del particolare.

I due linguaggi si fonderanno con un procedere “in avanti”, con una punteggiatura fatta di respiri… di interpunzioni fino alla piena coscienza, nel quadro finale, della propria rivoluzione umana. Cristianesimo, paganesimo, “esserci” oppure no… convivono in una quotidianità fatta di termini gergali e di un immaginario consumistico, fondendo “l’alto” e “il basso” e mischiando i colori fino al buio che è nero, di pietra lavica… fino ad appartenersi nella Speranza. Silvio Laviano

Ri-Comporre la memoria, per guardarla, per viverla, per raccontarla. L’attore si fa prima direttore d’orchestra delle ombre del proprio passato e poi strumento per farle suonare, per farle respirare. Il solo attore in scena si riempie di un magma di emozioni, di corpi e di voci diverse che esplodono attraverso quell’unico corpo, pronto nei gesti, nel sudore, nella voce e nel cuore ad essere abitato.

Le ombre/personaggi accompagnano la vita di Salvatore – favola triste per voce sola, di e con Silvio Laviano, dal giorno della sua nascita fino al giorno del suo trentesimo compleanno, in un vortice senza sosta, necessario, per afferrare le proprie gioie ed esorcizzare i propri dolori.

Salvatore è un racconto diviso in cinque quadri che rivive le atmosfere di una Catania, specchio di un mondo legato alle tradizioni religiose, ai sacri riti profani, al senso della famiglia, degli amici e degli amori, ma anche specchio di un mondo facilmente modificabile da una nuova “civiltà” dei consumi nata ricca di nuovi idoli e priva di ogni passato. Una nuova civiltà che “distruggendo le varie realtà particolari e togliendo realtà ai vari modi di essere uomini”, azzera ciò che “l’Italia ha prodotto in modo storicamente differenziato”.

I contorni di questo mondo così come i personaggi, immersi in un mondo quasi da favola, sono tracciati inizialmente con toni leggeri per poi pian piano divenire grotteschi e scendere così verso le zone oscure di una realtà che, schiacciando possibilità e desideri, conduce a nevrosi che rasentano la follia, rischiando di deviarci dai nostri sogni e trasformando questi in incubi. Riaprire le porte del passato per seppellire le paure, per sorridere delle lacrime versate, per tramutare le assenze in presenze e raccontare il tutto con quella gioia infantile di chi guarda davvero al tempo andato, senza mai smettere di correre verso il futuro, consapevole di se stesso e della propria origine. Tommaso Tuzzoli

 
Tutti gli spettacoli servono a finanziare la ricostruzione del Teatro

Ingresso libero con sottoscrizione volontaria

Teatro Coppola
via del Vecchio Bastione 9
Catania  

www.teatrocoppola.it  
info@teatrocoppola.it