ALIENS. Le Forme alienanti del Contemporaneo – Palazzo Freganeschi-Pirola – Gorgonzola

ALIENS. Le Forme alienanti del Contemporaneo – Palazzo Freganeschi-Pirola – Gorgonzola
dal 18 maggio al 10 giugno 2013

La galleria d’arte contemporanea E-lite studiogallery di Lecce approda nel milanese, con i suoi artisti di punta, per il progetto espositivo itinerante firmato Frattura Scomposta. A Palazzo Pirola dal prossimo 18 maggio.

I pugliesi Carlo Cofano, Jara Marzulli, Massimo Quarta e la milanese Anna Caruso, artisti di punta della galleria d’arte contemporanea leccese E-lite studiogallery, approdano dal 18 maggio al 10 giugno 2013 nelle splendide sale di Palazzo Freganeschi-Pirola (Gorgonzola, MI) per la quarta tappa della collettiva “ALIENS. LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO”, il progetto itinerante a cura di Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea Frattura Scomposta, che chiama gli artisti a esprimere, ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario, la tematica riguardante l’alienazione umana.

Contaminazione dei linguaggi artistici e creativi e convinzione che “la pratica artistica contemporanea si situi in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall’altra il diffondersi dell’esperienza della solitudine e dell’indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all’altro di sé (Sergio Curtacci)”, queste le caratteristiche di un progetto che non poteva che trovare in E-lite studiogallery, galleria sempre attenta alle nuove istanze del panorama creativo, un attivo e intraprendente compagno di viaggio. La collaborazione di E-lite avrà, infatti, seguito con l’organizzazione a Lecce (il prossimo luglio) della quinta tappa, che sarà ospitata presso il suggestivo spazio espositivo di Corte San Blasio e le magnifiche sale di Palazzo Vernazza.

Anna Caruso, Carlo Cofano, Jara Marzulli e Massimo Quarta in occasione della tappa a Gorgonzola presentano opere della produzione più recente e affrontano la tematica dell’alienazione umana mirando a farci riscoprire la realtà con occhi nuovi, occhi scevri da quella sorta di automatismo della percezione di cui la nostra civiltà delle immagini sembra averci resi schiavi. Quattro opere che puntano a restituire al pubblico la facoltà dell’immaginazione e, al tempo stesso, all’immaginazione, la perduta funzione di prezioso scrigno di forme ricevute attraverso i cinque sensi, di mediatrice tra corporeo e incorporeo. Per avere, così, qualcosa che ci leghi gli uni agli altri anche nella situazione di separazione generale degli individui come quella in cui viviamo.

Gli artisti invitati per questa quarta tappa sono quarantadue, di cui quindici presenti ad almeno un’edizione della Biennale Arti Visive di Venezia, tre segnalati dal Corriere della Sera come migliori artisti del 2012, uno presente con opere in permanenza presso il museo Mart di Rovereto – museo tra i migliori venti al mondo. Un progetto senza dubbio ambizioso quello di Sergio Curtacci, che ha avuto inizio con la prima mostra a Marghera (VE) nell’avveniristico Spazio Vega nel 2007, in concomitanza con la 52° Biennale di Venezia, e ripartito dopo sei anni, a seguito delle numerose richieste ricevute da più fonti, con la tappa di Como, alla MAG – Marsiglione Arts Gallery, per poi raggiungere lo Spazio San Giorgio di Bologna (dove la mostra sarà inaugurata il prossimo 11 maggio) e Palazzo Pirola a Gorgonzola (MI) dove inaugurerà sabato 18 maggio alle ore 18.30.