Hannu Palosuo – Like tears in rain – Palazzo Sant’Elia – Palermo

Hannu Palosuo – Like tears in rain – Palazzo Sant’Elia – Palermo
dal 20 settembre al 20 ottobre 2013

Nell’ambito della Settimana delle Culture la Fondazione Sant’Elia di Palermo, in collaborazione con il comitato Insieme per Palermo, venerdì 20 settembre 2013 inaugura la personale dell’artista finlandese Hannu Palosuo “Like tears in rain”, a cura di Marco Ancora. La mostra è stata realizzata grazie all’Arts Promotion Centre di Finlandia e ha il Patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia a Roma.
I lavori della mostra palermitana, una parte dei quali già presenti alla personale al Museo Andersen – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, esplorano in modo sorprendente bellezza e simbolismi, declinandoli attraverso due distinte tecniche artistiche di espressione: scultura e pittura.

Gli ultimi dipinti di Palosuo presentano delle immagini in cui persone, lampadari e fiori si mescolano in una densa foresta di simboli e in cui diversi significati e riferimenti scivolano insieme con una sorta di logica indistinta, come in un sogno. Indistinta nel senso che gli eventi e le cose sono chiari ma i loro rapporti richiedono un’interpretazione.  Nei sogni passato e futuro, realtà e desiderio e altri umori contrapposti si legano fra loro in maniera fluida e diretta. Nei sogni la complessità del mondo è rivelata. In questo senso il sonno è un cugino dell’Arte poiché entrambi condividono una complessità e una molteplicità di significati.

Se nelle tele l’annullarsi del soggetto avviene attraverso una vera e propria azione fisica dell’artista che finisce nel momento della realizzazione del dipinto, nelle sculture al contrario l’annullarsi del soggetto è affidato all’erosione naturale nel tempo del materiale utilizzato, iniziando il processo di sottrazione all’immagine reale a partire dal compimento tecnico dell’opera stessa.

I soggetti, lavorati quindi per sottrazione e cancellazione, intessono un rapporto strettissimo con le diverse tecniche e i diversi materiali che li esprimono. In queste opere di Palosuo il mondo pieno si contrappone al mondo vuoto e il mondo delle illusioni diventa proprio quello dell’osservatore che riceve imput e completa i soggetti in diverso modo accennati.  Se in passato Palosuo ha prediletto principalmente i colori pastello nelle sue opere, ora la sua tavolozza si è ravvivata, almeno temporaneamente. I pastelli creano un umore protetto; un soffio di affascinante sensibilità, o un intenso profumo di gigli sembra pervadere l’aria.

Nelle opere di Palosuo la bellezza è estorsiva in quanto il loro spirito è spesso legato ad una sorta di consiglio. Esse sembrano dire: “Guarda ancora, osserva e ripensaci”.

Palosuo continua a lavorare secondo modalità in cui la serializzazione ha un ruolo fondamentale. Nelle sue serie crea storie e allusioni a diversi significati culturali. Anche le immagini delle opere formano un interessante universo stratificato e denso di riferimenti. Le ultime opere di Hannu Palosuo sono in linea con la sua produzione precedente per il fatto di dipendere dal fascino e, simultaneamente e distintamente, dall’orrore della bellezza. Rispetto alle opere precedenti l’artista si è spinto verso significati ancora più liberi utilizzando simboli multi-direzionali come lampadari e fiori.

Questi dipinti sono legati più strettamente alla tradizione della storia dell’arte occidentale e contengono pochi o nessun riferimento alle nuove culture Nordiche o Finlandesi. Esse non rinnegano le origini dell’artista ma funzionano come dei paradossi riusciti, quasi come tele vuote su cui l’osservatore può proiettare i propri significati. La trasparenza è, tuttavia, solo la seconda metà del paradosso. Le opere sono piene di riferimenti, ma sono anche sale deserte di specchi, che ci tentano a prendere parte a rituali ed incontri segreti.

Hannu Palosuo
Hannu Palosuo nasce nel 1966 a Helsinki in Finlandia.
Ha vissuto a Stoccolma e Berlino. Nel 1989 è a Roma, con una borsa di studio, dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “La Sapienza” con l’indirizzo di “Storia dell’Arte Moderna” e l’Accademia Statale di Belle Arti. Dopo qualche anno si è trasferito stabilmente a Roma dove vive e lavora. Numerose sono le esperienze di lavoro artistico in Europa.

Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2009 su invito della Repubblica Araba-Siriana realizzando "None of them is the truth", un’installazione pittorica che ha ricoperto l’intero spazio a lui dedicato nell’intento di “inghiottire” lo spettatore all’interno del lavoro stesso. Palosuo diventa artefice di una moderna figurazione che rivela come una tematica ricorrente possa risultare di assoluta attualità. Sull’evocazione della memoria e del ricordo, l’artista erge a protagonista dei dipinti la quotidianità, con toni contrapposti ma concordanti per evidenziare il positivo e il negativo dell’immagine, la sua presenza e il suo vuoto.

LIKE TEARS IN RAIN
HANNU PALOSUO
a cura di Marco Ancora
20 settembre – 20 ottobre 2013
Palermo, Fondazione Sant’Elia
Palermo, Via Maqueda 81
INAUGURAZIONE:
VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2013, ORE 18.30

NOTIZIE UTILI

Sede
Fondazione Sant’Elia Palazzo Sant’Elia
Via Maqueda 81, Palermo

Orario  
Da martedì a domenica
h. 9.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30
Chiuso lunedì

Direzione artistica     
Marzia Spatafora

Biglietto d’ingresso               
3 euro