I Presepi e le Ceramiche di Burgio – Il Giardino di Ballarò – Palermo

I Presepi e le Ceramiche di Burgio – Il Giardino di Ballarò – Palermo
dal 6 al 23 Dicembre 2013

Dalla Biennale di Venezia a Palermo l’opera del laboratorio “Ceramiche d’arte La Gioiosa” Venerdì 6 Dicembre, alle ore 18.30, nella raffinata cornice de “Il Giardino di Ballarò” – Boutique B&B, inaugurazione della mostra “I presepi e le ceramiche di Burgio” giunta alla sua seconda edizione. La mostra darà occasione ai visitatori di ammirare una selezione delle ceramiche artistiche create dal laboratorio “La Gioiosa” di Burgio (AG).

L’esposizione delle ceramiche d’arte si protrarrà fino al 23 Dicembre 2013. L’inaugurazione, inoltre, sarà arricchita dalla partecipazione del Presepe Vivente di Cammarata  (AG) in alcune delle scene più caratteristiche del suggestivo paese dell’agrigentino. Il Presepe Vivente è organizzato dall’Associazione S.S. Crocifisso degli Angeli di Cammarata. I visitatori della mostra, durante l’inaugurazione, potranno godere anche della musica dal vivo dei musicisti Santino Nigrelli, pianista, e Tommaso Talluto, violinista.

Il laboratorio ceramico La Gioiosa nasce da un progetto dell’artista Carmelo Giallo che ha riunito intorno a sé un gruppo di giovani artiste alle quali ha trasferito tutta la sua esperienza, frutto di anni di ricerca e sperimentazioni nel campo della lavorazione della ceramica, il cui risultato è una ceramica che, assunta la tradizione burgitana, si traduce in nuove forme e tecniche che ne fanno opera d’arte l’avanguardia, così definita nel film Qui pro quo di Elisabetta Sgarbi.

L’opera del laboratorio la Gioiosa ha raccolto, nel tempo, innumerevoli consensi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero, ed è stata protagonista di importanti eventi espositivi, quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto del 2010, con la collettiva di arte moderna curata da Vittorio Sgarbi, e la 54° edizione della Biennale di Venezia.La partecipazione del Presepe Vivente di Cammarata arricchirà l’inaugurazione della suggestiva atmosfera propria della manifestazione che fa rivivere alcuni momenti della vita contadina cammaratese dei primi del ‘900 , anche grazie all’accuratezza dei costumi e delle scenografie.Dopo il successo della prima edizione della mostra, tenutasi lo scorso dicembre, Il Giardino di Ballarò apre nuovamente le porte a quanti hanno già goduto dell’esposizione e a chi vorrà accostarsi quest’anno per la prima volta alla conoscenza di un’importante testimonianza della maestria artigiana siciliana.

L’ apertura al pubblico della mostra è prevista tutti i giorni dalle 11.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.


Di seguito le indicazioni per raggiungerci:  

Da Via Maqueda:
Girare a destra per via Ponticello ,girare la seconda traversa a destra, arrivare sino a via Rua Formaggi e proseguire a sinistra fino ad arrivare a piazza Ballarò quindi imboccare la Via porta di Castro fino al n. 75/77;

Da piazza indipendenza:
proseguite e mantenete la sinistra per rimanere su Piazza Indipendenza, continuate su Corso Vittorio Emanuele, superate la Cattedrale sempre rimanendo su Corso Vittorio Emanuele e svoltate a destra per via del Protonotaro. Svoltate a sinistra e imboccate Piazza dell’ Origlione, svoltate a destra per Via Saladino, continuate su Via Benfratelli, svoltate a destra e imboccate Via Porta di Castro.

Oppure da Piazza Indipendenza:
arrivare al Palazzo d’Orleans e al semaforo girare a destra (verso corso Tukory, no direzione Via Basile), poi girare a sinistra e imboccare la prima a sinistra Via dei Benedettini, girare a destra per via Mongitore, percorrere tutta via Mongitore fino alla fine, girare a sinistra per via Barbieri e subito di nuovo a sinistra per Via porta di Castro.

Per il Parcheggio potete trovarlo su Via Mongitore, c’è una piazza alberata alla fine della via, e anche sulla Via Porta di Castro.  

Il Giardino di Ballarò – Boutique B&B
Via Porta di Castro, 75/77 –
90134 PalermoTel.
091/212215 –
Fax 091/7098066

Contatti Ufficio stampa:
eventiedesign.tea@gmail.com
ilgiardinodiballaropalermo@gmail.com

Rosalba Cavadi
pubbliche relazioni cultura
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