Alessandro Zattarin – Anch’io voglio scrivere per musica – Palazzo Sormani Milano

pallinoAlessandro Zattarin – Anch’io voglio scrivere per musica – Palazzo Sormani – Milano
18 novembre 2014

A volte, le risposte più istruttive sulla carriera di un artista vengono dalle occasioni che l’artista fallisce. «Io ho un programma fin da ragazzo, e voglio compierlo, se prima non muoio di crepacuore», scrive Pascoli in una lettera del 1899. Sono trascorsi appena due anni da quando il poeta annunciava: «Io mi dedicherò, più che ad ogni altra cosa, al melodramma».

Eppure, il librettista d’eccezione parte dal vorrei ma non posso per assolversi con il potrei ma non voglio: perché «il pubblico d’Italia» non è pronto. In questo libro la lama della riflessione critica affonda proprio dove arte e intenzione artistica si contraddicono. Alessandro Zattarin interroga le carte d’archivio e ripercorre un secolo di bibliografia della critica pascoliana, per provare a stabilire che cosa sapeva, o meglio, che cosa capiva Pascoli di musica. Incrociando le fonti e ricombinando i versi di un corpus che si pretende un’unica Grande Opera, il libro indaga il debito di Pascoli con il teatro musicale – le suggestioni e le illusioni che il melodramma infonde al poeta – e il debito ancora poco riconosciuto che la librettistica contrae con Pascoli dal primo Novecento in poi. Ne esce un ritratto inedito del grande poeta, sorpreso a immaginare il futuro del melodramma per rimanere una voce inascoltata, donando tuttavia qualcosa di nuovo al mistero del canto.

alessandro-zattarinAlessandro Zattarin
Dottore di ricerca in Italianistica, diplomato in pianoforte e in musica vocale da camera, ha vinto il primo premio per la critica musicale nell’edizione 2006 del T.I.M. – Torneo Internazionale di Musica. Ha collaborato con l’Istituto Treccani per l’Enciclopedia dei Ragazzi. Ha tradotto narrativa angloamericana per Mondadori. Dal 2007 al 2009 è stato relatore di Musica in Facoltà, rassegna di lezioni-concerto per gli studenti dell’Università di Padova.

Nel 2011 ha vinto il Premio di poesia “Diego Valeri”. Dal 2012 collabora con la Società Veneziana di Concerti e con il Teatro La Fenice di Venezia per i progetti dedicati alle scuole. Ha ideato e curato le prime tre edizioni di Musikè, rassegna di musica, teatro e danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Ha scritto saggi di critica letteraria e musicale per «Studi Novecenteschi», «Per Leggere», «Il Nuovo Baretti», «Ad Parnassum». Ha pubblicato tre libri: Tre storie d’amore e di sonetti. Gozzano, Saba, Caproni (Venezia, Supernova, 2003); Le stanze di Venere. Poesia d’amore in forma di sonetto nel Novecento italiano (Venezia, Cafoscarina, 2004); «Anch’io voglio scrivere per musica». Pascoli e il melodramma (Lanciano, Carabba, 2014).

Selene Zanetti
27 anni, soprano, frequenta l’ultimo anno del corso di canto al Conservatorio di Padova nella classe di Cosetta Tosetti e Marina D’Ambroso. Laureata in Lettere moderne, è laureanda in Medicina all’Università di Padova. Ha fatto parte del coro “Pueri Cantores” di Vicenza. Ha vinto il XXXII Concorso Internazionale Lirico “Premio Boni 2014” di Brescia (la cui prima e seconda edizione premiarono il talento di Luciana Serra e Piero Cappuccilli). Ha partecipato a masterclass tenute da Paolo Vaglieri, Hans Michael Beuerle, Sem Cerritelli. Ha recentemente debuttato nel ruolo di Suor Angelica nell’omonima opera di Puccini al Teatro Comunale di Cagli, nelle Marche. Il suo repertorio spazia dalla liederistica all’opera, con particolare interesse per il canto verista.

Cecilia Molinari
24 anni, mezzosoprano, nel 2007 si è diplomata in flauto traverso al Conservatorio di Riva del Garda sotto la guida di Pierluigi Maestri. Nel 2013 si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Padova nella classe di Pamela Hebert e Marina D’Ambroso con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, dopo essere stata vincitrice assoluta della borsa di studio “Città di Montichiari”.

Sempre nel 2013 ha vinto, per la sezione Canto lirico, il Premio Nazionale delle Arti indetto dal MIUR e l’International Bel Canto Prize “Rossini in Wildbad”. Nel 2014 ha superato le selezioni del Concorso Internazionale “Regina Elisabetta” di Bruxelles e ha vinto il Premio “Luciano Pavarotti Giovani” alla 65ma edizione del Concorso Internazionale “Gian Battista Viotti” di Vercelli, dove è risultata la più giovane tra i finalisti e l’unica cantante italiana ammessa alla finale. Ha partecipato alle masterclass di Mietta Sighele, Veriano Luchetti, Sara Mingardo e Lorenzo Regazzo. Ha registrato La canzone dei ricordi di Martucci e alcuni Lieder di Brahms per Radio Vaticana e si è esibita al Teatro La Fenice di Venezia in un concerto in onore di Lorenzo Regazzo. Oltre agli impegni musicali, frequenta l’ultimo anno di Medicina all’Università di Padova.

Marina D’Ambroso
Il Lied è la passione del viandante solitario; ma per cantarlo bisogna essere in due. Premiata come miglior pianista al Concorso Internazionale di Lied “Walter Gruner” di Londra (unica interprete italiana a ottenere questo riconoscimento), Marina D’Ambroso si è formata alla scuola di grandi liederisti come Elly Ameling, Dalton Baldwin, Irwin Gage. Ha collaborato con numerosi cantanti della scena internazionale, tra cui Lucia Valentini Terrani, Leo Nucci, Lorna Windsor, Leonardo De Lisi, Nuccia Focile. Ha tenuto concerti per società musicali italiane e straniere (Società del Quartetto di Milano, GOG di Genova, Amici della Musica di Perugia e di Padova, Bratislav Cantans Festival, Cracovia Philharmonic, Autunno Musicale di Santander, London City Art Trust). Per la Nuova Fonit Cetra ha inciso musiche di Malipiero, Ullmann e Hartmann in collaborazione con Athestis Chorus; per Vocalia, melodie delle sorelle Lili e Nadia Boulanger. Insegna al Conser