Aritmie. Variazioni e Interferenze del Contemporaneo – Teatro Coppola – Catania

pallino2016Aritmie. Variazioni e Interferenze del Contemporaneo – Teatro Coppola – Catania
dal 27 marzo 2017

IL TEATRO COPPOLA PRESENTA “ARITMIE. VARIAZIONI E INTERFERENZE DEL CONTEMPORANEO” UNA RASSEGNA TEATRALE CHE COINVOLGE OPERE E ARTISTI ITALIANI DI FAMA MONDIALE

In uno spazio teatrale anomalo che mette in discussione i modelli senza farsi esso stesso modello ma incessante irregolarità, come il Teatro Coppola di Catania, a fine marzo si inaugurerà “Aritmie. Variazioni e Interferenze del Contemporaneo”: una rassegna dedicata ai più importanti e interessanti ‘battiti fuori tempo’ di questo nostro tempo, che hanno segnato e continuano a segnare il teatro contemporaneo nelle sue varie forme. Non solo spettacoli e performance teatrali, dunque, ma anche incontri, laboratori e ibridazioni con il linguaggio filmico che, per tre mesi, attraverseranno lo spazio occupato giunto già al sesto anno di programmazione.

Si comincia il 27 e il 28 Marzo con “La Merda”, il “brutale, disturbante e umano” flusso di coscienza poetico sulla condizione umana scritto da Cristian Ceresoli e interpretato da Silvia Gallerano, che ha scioccato e meravigliato al Festival di Edimburgo 2012, che da allora registra il tutto esaurito ovunque venga rappresentato e che viene accolto quasi fosse un concerto rock in giro per il mondo.

Il secondo appuntamento vedrà l’arrivo al Coppola dei “più clowneschi e radicali figli di Antonin Artaud” che il teatro italiano e internazionale conosca: Antonio Rezza e Flavia Mastrella, impegnati ormai da trent’anni nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive e set migratori. Il 29 Marzo il duo incontrerà il pubblico per un dialogo sul loro lavoro teatrale e cinematografico e presenterà il loro ultimo lungometraggio “Milano, Via Padova”, che già da qualche tempo sta girando in un circuito di spazi e cinema indipendenti.

aritmieIl 23 Aprile è la volta della compagnia ravennate di teatro di ricerca Fanny & Alexander, tra le più interessanti a livello europeo, che porterà sul palco del Coppola lo spettacolo “HIM”, primo di una lunga serie di opere da loro dedicate a “Il Mago di Oz”, ai suoi rimandi e alle sue possibili strade nascoste. In scena un istrionico Marco Cavalcoli nei panni di un Adolf Hitler dittatore-direttore d’orchestra che, in un sorprendente tour de force nel quale sembra di assistere a “qualcosa di surreale, di sciamanico”, si arroga l’intero doppiaggio della pellicola di Victor Fleming del 1939, usurpandone tutti i ruoli, in equilibrio tra straniante inquietudine e grottesca comicità.

A chiudere la rassegna un’intera settimana in compagnia di uno dei più importanti gruppi di teatro sperimentale del panorama mondiale, la Socìetas Raffaello Sanzio: Chiara Guidi (storica fondatrice della compagnia insieme a Claudia e Romeo Castellucci) condurrà infatti, dal 22 al 27 Maggio, un laboratorio teatrale di improvvisazione vocale intitolato “La Cattedrale Sommersa” che, partendo dal racconto “Il Guaritore Galattico” di Philip K. Dick, lavorerà sulle parole come note musicali di un sistema che fissa a priori la scala cromatica del parlato, per innalzare infine un corpo sonoro di fronte al pubblico nella performance finale prevista al Teatro Machiavelli di Catania la sera del 27 Maggio.

Le compagnie incontreranno inoltre il pubblico di Catania in appuntamenti dedicati a momenti di dialogo e approfondimento sui rispettivi linguaggi, percorsi e ricerche teatrali: il 28 Marzo alle 17:00 Cristian Ceresoli e Silvia Gallerano; il 22 Aprile alle 19:00 Marco Cavalcoli di Fanny & Alexander e il 21 Maggio alle 19:00 Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio.

Tre mesi, insomma, nei quali il Teatro Coppola diviene luogo di passaggio di ciò che il teatro contemporaneo ha di più rilevante e affascinante da offrire e che è quasi impossibile riuscire a vedere in Sicilia, con l’ausilio di una sottoscrizione minima più che accessibile a tutti, necessaria al sostegno dell’organizzazione di un progetto e di una proposta simile e decisamente inferiore al costo di qualunque biglietto per tali eventi in spazi convenzionali.

«Appartiene veramente al suo tempo, è veramente contemporaneo colui che non coincide perfettamente con esso né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale; ma proprio per questo, proprio attraverso questo scarto e questo anacronismo, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo»
[G. Agamben, “Che cos’è il contemporaneo?”]

Nella regolarità del flusso sanguigno del tempo presente, nel ritmo confortante e assopente dei suoi impulsi, nell’equilibrio anestetizzante dei suoi stimoli, l’aritmia interviene a sovvertire, nell’attimo inatteso, le idee stesse di regolarità, equilibrio e ritmo. Senza farsi equilibrio a sua volta, senza dettare un nuovo ritmo, ma efficace e potente proprio perché resta ciò che è capace di spezzare e perturbare, perché si fa davvero contemporaneo nella propria impossibilità d’accordarsi e armonizzarsi. In uno spazio teatrale anomalo che mette in discussione i modelli senza farsi modello ma incessante irregolarità, come il Teatro Coppola, nasce Aritmie.

Variazioni e Interferenze del Contemporaneo, una rassegna dedicata ai più importanti e interessanti battiti fuori tempo di questo nostro tempo, che hanno segnato e continuano a segnare il teatro contemporaneo nelle sue varie forme. Perché, sottratto alla prevedibilità del suo consueto scorrimento, il flusso sanguigno deviato dall’aritmia può imboccare – e imbocca – strade, percorsi e conformazioni differenti e imprevedibili.

teatro-coppolaÈ così che quest’irrompere del contemporaneo si fa, in Aritmie, non soltanto opere teatrali, ma incontri, laboratori, ibridazioni con il linguaggio filmico, per fare sì che il Teatro Coppola – con l’ausilio di una sottoscrizione minima più che accessibile a tutti, necessaria al sostegno dell’organizzazione di un progetto e di una proposta simile e decisamente inferiore al costo di qualunque biglietto per tali eventi in spazi convenzionali – possa farsi luogo di passaggio di ciò che il teatro contemporaneo ha di più rilevante e affascinante da offrire e che è quasi impossibile riuscire a vedere dalle nostre parti. Aritmie in uno spazio aritmico per vocazione, dunque, perché, come scrive Agamben, non è il contemporaneo a subire simili interferenze e variazioni, ma sono proprio queste variazioni e interferenze a configurarsi come il vero contemporaneo: questa interferenza nel presente che si fa anacronismo, questa variazione del ritmo attuale che si rende inattuale, questa irregolarità del tempo che ci permette di percepire, in tutta la sua forza inafferrabile, questo nostro tempo.

INFO:
facebook.com/aritmieteatrocoppola
info@teatrocoppola.it