Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro – Placido Rizzotto – Cinisi

Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro – Placido Rizzotto – Cinisi
13 Aprile 2018

BCsicilia – Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali

Nell’ambito dell’iniziativa di BCsicilia 30 Libri in 30 Giorni si presenta a Cinisi il volume di Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro “Placido Rizzotto. Dai Fasci siciliani dei lavoratori alla strage dei sindacalisti”

Nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si presenta venerdì 13 Aprile 2018 alle ore 18,00, presso l’Aula Consiliare del Palazzo comunale di Cinisi, il volume di Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro: “Placido Rizzotto. Dai Fasci siciliani dei lavoratori alla strage dei sindacalisti”. La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con l’Associazione “Clio” e l’Associazione “Creazione”.

Dopo i saluti di Giangiacomo Palazzolo, Sindaco di Cinisi e Giuseppe Manzella, Presidente del Consiglio Comunale di Cinisi, l’introduzione di Maria Anastasi, Presidente Associazione “Clio”, di Francesco Biundo, Presidente Associazione “Creazione”, di Franco Biundo, Presidente BCsicilia Sede di Cinisi e di Antonino Pulizzotto, della Presidenza regionale BCsicilia, è previsto l’intervento di Michelangelo Ingrassia, Docente di Storia contemporanea presso l’Università di Palermo. All’incontro saranno presenti gli autori.


Per informazioni: Email: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 – Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia.


Il libro: In Sicilia la lotta per l’emancipazione e la riforma dei rapporti di lavoro dei contadini è stata essenzialmente lotta contro la mafia. In questo saggio, attraverso la ricostruzione storica dello sviluppo del movimento contadino dai Fasci Siciliani dei Lavoratori sino alla fine degli anni Quaranta del Novecento, si ripercorrono le tappe salienti delle lotte dal basso contro un sistema feudale-latifondista-mafioso che per secoli in Sicilia ha voluto assoggettare e vessare un laborioso, generoso e coraggioso popolo di lavoratori.

Le lotte contadine e bracciantili sono strettamente intrecciate con i tentativi legislativi di una riforma agraria che disciplinasse i rapporti di lavoro e la concessione delle terre incolte, abbandonate o malcoltivate, come i Decreti Visocchi e Falcioni rispettivamente del 1919 e del 1920, ma soprattutto i Decreti Gullo-Segni del 1944-1945.

In questo contesto storico-economico-sociale si muove il lavoro di ricerca storica del volume. E nel settantesimo anniversario della morte di Placido Rizzotto, trucidato dalla mafia di Corleone, si vuole ricordare la vicenda esaltante e tormentata di questo giovane partigiano siciliano, sindacalista, combattente dell’antimafia, che ha generosamente offerto alla lotta per la terra, per il lavoro e per la dignità di un popolo di lavoratori, gli anni migliori della propria vita fino al sacrificio estremo. La figura di Placido Rizzotto diventa simbolo dei sessanta dirigenti sindacali e delle centinaia di contadini “senza nome” trucidati in Sicilia dall’efferata violenza della mafia per il loro impegno politico e sociale, per la scelta coraggiosa di assumere l’identità di un popolo che preferisce “morire in piedi, piuttosto che vivere in ginocchio”.

La storia di Placido Rizzotto si intreccia con la vicenda di altre due figure fondamentali della lotta contro la mafia come quella di Pio La Torre e quella di Carlo Alberto Dalla Chiesa, martiri di una Sicilia resistente.  Questo volume si presenta come atto di amore verso un popolo la cui storia urla il diritto di essere strappata dall’oblio, per ricordare che un movimento contadino e sindacalista, lontano dallo spirito di sottomissione e rassegnazione cui si è voluto per secoli consacrarlo, dalla metà del 1800 alla seconda metà del 1900, ha lottato per una società libera da vincoli feudali, dalla tirannia baronale, da ogni forma di oppressione mafiosa, per la libertà e la democrazia.


Gli autori: Francesca Lo Nigro vive e lavora a Palermo. E’ Dirigente scolastica. Ha sempre lavorato in scuole collocate in area a rischio, impegnandosi in percorsi formativi e didattici relativi ai diritti umani, al recupero del disagio adolescenziale, alla legalità. E’ consigliere dell’associazione “Scuola e Cultura Antimafia”. Ha pubblicato articoli e saggi d’inchiesta su riviste e periodici. Ha scritto testi di didattica della storia . Per Navarra Editore ha già pubblicato: “Il sogno negato della libertà. I Fasci siciliani e l’emancipazione dei lavoratori (2015). “La dura memoria della Shoah” (2017). “La Sicilia liberata e la lotta dei contadini per il possesso della terra (1943-1947) in Mario Calivà, Portella della ginestra. Primo maggio 1947″(2017).

Carmelo Botta è docente di Filosofia e Storia nei licei. Ha realizzato importanti progetti didattico-educativi nell’ambito della tutela dei diritti umani e della lotta per la legalità. Ha orientato prevalentemente il suo studio e le sue ricerche nel settore della didattica della storia. E’ consigliere dell’associazione “Scuola e Cultura Antimafia”. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e periodici. Ha scritto testi di didattica della storia. Collabora per le attività di studio, documentazione e ricerca con il Centro per la ricerca, lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, istituito dal Coordinamento Regionale delle Società Operaie di Mutuo Soccorso. Per Navarra Editore ha già pubblicato: “Il sogno negato della libertà. I Fasci siciliani e l’emancipazione dei lavoratori (2015) “La dura memoria della Shoah” (2017). “La Sicilia liberata e la lotta dei contadini per il possesso della terra (1943-1947) in Mario Calivà, Portella della ginestra. Primo maggio 1947″(2017).