Arti e Arti / pittura grafica e fotografia nell’800 – Pinacoteca cantonale Giovanni Züst – Rancate (Mendrisio)

Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino – Svizzera

A cura di Matteo Bianchi
in collaborazione con Mariangela Agliati Ruggia ed Elisabetta Chiodini

 

 

 

 

 

 

Quanto può influire un’invenzione tecnica sul modo in cui guardiamo il mondo?
Cosa è accaduto alla pittura e alla scultura quando, a metà Ottocento, la fotografia arriva a sconvolgere il concetto stesso di arte, come da secoli lo si era inteso?
Cosa ne è dell’opera d’arte “nell’epoca della riproducibilità tecnica”, arrivata oggi alle estreme conseguenze, in un mondo in cui siamo sommersi dalle immagini?
È nota la frase di Paul Gauguin: “Sono entrate le macchine, l’arte è uscita… Sono lontano dal pensare che la fotografia possa esserci utile”. Un pregiudizio aleggiò infatti per molti decenni nei confronti della nuova tecnica: con l’arte si crea, con la fotografia si riproduce solo meccanicamente. Essa darà invece origine a un nuovo modo di rapportarsi al reale e molti saranno i pittori che sapranno farne un uso originale.
La mostra propone un confronto serrato e stimolante tra fotografie, dipinti, incisioni, disegni, libri, permettendo di ricostruire il processo creativo seguito dagli artisti e di comprendere come quella di metà Ottocento fu una vera e propria rivoluzione, senza ritorno, nel modo di vedere la realtà e di diffondere conoscenze e informazioni.
Ed è a uno straordinario artista che di questa transizione fu protagonista, Jean-Baptiste Camille Corot, che viene riservato un omaggio particolare, con una suite d’eccezione di suoi cliché-verre, punto di trasmutazione tra fotografia e arte figurativa. Oggi rarissimi, sono letteralmente “immagini di vetro”, visioni dal grande fascino.
Attorno, sfilano opere di pittori attivi tra Arras, Barbizon e Fontainbleau. La mostra presenta inoltre una ricca carrellata di lavori dei più noti artisti ticinesi e italiani dell’epoca: Fontanesi, Carcano, Induno, Faruffini, Dell’Orto, Michetti, Pellizza da Volpedo e Morbelli, solo per citarne alcuni.
Tre approfondimenti sono inoltre dedicati a Luigi Rossi, Filippo Franzoni e ai Vela, Vincenzo, Lorenzo e Spartaco. Un’apposita sezione, infine, documenta tecniche e strumenti a supporto della riproduzione delle immagini: macchine fotografiche e lastre d’epoca, stereoscopio, pietra litografica, tavola silografica, rame.


Ufficio stampa
per la Svizzera:
Pinacoteca Züst – Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Tel. +41 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch

per l’Italia:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo – Padova, Italia
Tel. +39 049.663.499; gestione2@studioesseci.net (Raddi Simone)
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net; www.ti.ch/zuest


COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all’inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi a piedi, in 10 minuti, o con l’autobus (linea 524, Mendrisio-Serpiano).