L’uomo: parte del Tutto – Daniela Savini – Ex Chiesa dell’Annunziata di Este – Padova

Presso la Ex Chiesa dell’Annunziata di Este (PD), recentemente tornata fruibile dopo un lungo restauro, si terrà l’esposizione di incisione e pittura “L’uomo: parte del Tutto” di Daniela Savini.

L’esposizione, promossa dall’Associazione La Medusa – Centro di Cultura, verrà presentata da Arianna Crescenzio sabato 19 marzo alle ore 18.00.

Quale introduzione poetica alla mostra possono essere intesi i versi di Friedrich Hölderlin: «Sono discordie di amanti / le dissonanze del mondo. / Dal grembo di tutti i contrasti, / germoglia un accordo novello: / e tutto, che un giorno si scisse, / ritorna congiunto. / Diraman dal cuore le vene, / ma tornano al cuore. / E tutto, nel mondo, / è un unico ardore di vita perenne».

Daniela Savini, artista originaria di Teramo, ma residente in San Giorgio Bigarello (MN), porta avanti da diversi anni i suoi studi e la sua ricerca sulla Verità. Dopo la mostra allestita nel 2014 presso il Museo Diocesano di Mantova, presenta ad Este un nuovo capitolo del suo lavoro, esponendo una selezione di opere inedite.

«Noi non siamo il corpo, o non solo corpo – spiega Daniela Savini. Esso è l’involucro, lo strumento che ci permette di fare esperienza di vita, e dobbiamo essere grati di averlo qualunque forma abbia. Il corpo, la sua stessa forma è significante, i nomi degli organi e delle membra hanno una funzione biologica ma anche simbolica segreta, il corpo stesso è una lingua e, nella gioia o nel dolore, ha un linguaggio. Come dice Annick de Souzenelle, “Il corpo umano è chiamato infatti a raggiungere il proprio modello, il che vuol dire che è programmato dentro una precisa finalità: fare di noi degli uomini […], attingere alla parte più intima il nucleo divino per diventare pienamente il frutto il figlio dell’uomo”. Il corpo che è espressione dell’anima, fatto della sostanza dell’anima un “corpo-alito”, come dice James Hillmann, un’anima non staccata ma un tutt’uno ed in relazione con le altre e quella del mondo; l’anima è l’archetipo della vita stessa, è ciò che vive nell’uomo, ciò che vive di per sé e che dà vita; attira dentro la vita l’inerzia della materia che non vuole vivere. Combustibile del fuoco dell’amore e suo bersaglio, l’anima è “scintilla di essenza stellare” (Eraclito). L’anima è figlia del cielo, e il suo viaggio è una prova».

Arianna Crescenzio nella sua presentazione riporta: «Osservando questi lavori è possibile notare un andamento verticale che li accomuna. Questo andamento simula una spinta, l’andare verso qualcosa; in questo caso, la ricerca della dimensione divina. La verticalità è movimento naturale, caratteristica quindi della Natura, altra tematica fondamentale per l’artista, anch’essa presente nella maggior parte delle opere, soprattutto in quelle pittoriche. Troviamo quindi una coincidenza tra natura e divino. La dimensione divina è necessaria per l’uomo; per staccarsi dalla dimensione terrena ed elevarsi. […] Per questo motivo, vediamo soggetti singoli, senza volto e senza riferimenti all’appartenenza di un determinato gruppo sociale. La coincidenza tra spirito e natura, inteso come senso profondo e aulico, si trasfigura nella coincidenza tra uomo e donna: due elementi opposti ma complementari, che necessitano una ricerca di unione, dialogo. Rappresentare figure androgine e senza volto o alcune parti del corpo, è per l’artista sia una scelta estetica che formale: porta l’osservatore a porre attenzione non sul singolo soggetto raffigurato ma su un discorso sostanziale dell’Uomo».

L’esposizione, patrocinata dal Comune di Este, sarà visitabile fino al 3 aprile 2022, da lunedì a sabato con orario 17.00-19.30, domenica ore 20.30-12.30 e 17.00-19.30. Ingresso gratuito con Green Pass rafforzato, nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni: +39 366 3505700, centrodiculturamedusa@gmail.com. Per approfondimenti sul lavoro dell’artista: +39 349 4562703, savini.daniela@gmail.com, www.savinidaniela.it.