Giuseppe Di Piazza – I Quattro Canti di Palermo – Palermo

Giuseppe Di Piazza – I Quattro Canti di Palermo – Palermo
25 e 26 febbraio 2012

25 febbraio 2012, ore 18.30 – Fondazione Sambuca, via Alloro 36

Presentazione del libro di Giuseppe Di Piazza – I quattro canti di Palermo (Bompiani, 2012) – con Roberto Alajmo e Antonio Calabrò – Letture sceniche di Giusi Cataldo e Alessio Vassallo – Interviene  l’Autore

26 febbraio 2012, ore 10,30 – Libreria Modusvivendi, via Quintino Sella, 79 – Colazione in libreria con Giuseppe Di Piazza – Presenta Antonella Scandone

Una sorpresa. Un andamento narrativo che appassiona Camilla Baresani, Corriere della Sera

Uno struggente romanzo Renato Minore, Il Messaggero

Quattro storie nere e rosso sangue, come in un film di Scorsese Cinzia Leone, Il Riformista

Giuseppe Di Piazza racconta le donne che hanno salvato Palermo Raffaella Serini, Vanity Fair

Un sentimental-noir scritto con humor e con una sensibilità quasi femminile Maria Simonetti, L’Espresso

Puntavo lei perché puntavo alla  vita senza morte. E Palermo era perlopiù assassinio, strame di corpi, di idee,  di speranza. Vorrei dire che prendevamo dosi alte di amore e sesso per  sconfiggere la paura”

Arrivato in poche settimane alla terza edizione, I quattro canti di Palermo, arriva a Palermo. Il romanzo è ambientato nei primi anni Ottanta. Un  giovane cronista di ‘nera’ cerca di sopravvivere nella città della mattanza  mafiosa utilizzando le uniche armi che ha a disposizione: l’amore e il sesso.  Ha un doppio registro questo primo libro di Giuseppe Di Piazza: quello  noir, drammaticamente legato alla storia della città, e quello  generazionale.

La generazione è quella che negli anni Ottanta preferiva non  ascoltare la musica anni Ottanta ma Pink Floyd, King Crimson, Emerson Lake e  Palmer, continuando a vivere il sogno di una vita libera, fatta di rapporti  amorosi ‘reali’ senza progetti e doveri troppo istituzionali. Ma intorno a  questo centro vitale non c’è una città qualsiasi:  “diecimila persone  vennero assassinate durante la seconda guerra di mafia che scoppiò sul finire  degli anni Settanta e si concluse nel ‘93.”

Le giornate del protagonista  scorrono in equilibrio tra sangue pubblico – delitti, indagini, scoop – e  sentimenti privati – conquiste rapinose, notti di musica, letture. Intorno a  lui quattro storie nere che lo condurranno a immergersi in un mondo fatto di  violenza, speranze frustrate, illusioni: un mafioso che si ribella al suo  destino di  killer, una modella impreparata all’urto della vita, un padre  impastato d’odio, una figlia in cerca del proprio onore.

Quattro storie che  agli occhi del protagonista, "occhi di sonno" per via delle tante notti perse,  diventano canti di una città disperata e seducente. I quattro canti di Palermo  sono una piazza, o meglio un incrocio, tra via Maqueda e Corso Vittorio  Emanuele, il cuore della città. Ma il protagonista, con il suo racconto  appassionato sembra alludere a un quinto canto “impercettibile alla vista, il  più visibile per chi è andato via da Palermo: il canto  dell’assenza”.

Giuseppe Di Piazza ha cominciato la sua carriera  giornalistica nel 1979 al quotidiano L’Ora di Palermo. Dal 2007 dirige  Sette del Corriere della Sera e il mensile SetteGreen. In  precedenza ha lavorato al Messaggero e ha guidato l’agenzia Agr  e il mensile Max. Insegna all’università Iulm e nel 2011 ha esordito  come fotografo con la mostra Io non sono padano. Questo è il suo primo  romanzo.

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